Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

''Vi daremo le case come in Abruzzo''

Silvio Berlusconi agli sfollati del Messinese: ''Ricostruiremo interi quartieri nel giro di 4-5 mesi''

05 ottobre 2009

"Con l'intervento della Regione e del governo si potranno ricostruire i quartieri dove la comunità di 520 persone che ha avuto danneggiate le case potrà riformarsi". Così il premier Silvio Berlusconi, intervistato stamane dal Giornale Radio Rai, conferma la volontà dell'Esecutivo di procedere rapidamente alla ricostruzione dell'area del messinese devastata dal maltempo. Ieri mattina il premier ha sorvolato la zona a bordo di un elicottero della Protezione civile e poi si è recato nell'hotel Capo Peloro e nel villaggio turistico Le Dune, dove sono ospitati gli sfollati. "Quello che ho visto dall'elicottero è davvero impressionante. Meno male che siete scampati. Sono felice di vedervi qui. Per poco non veniva giù l'intera montagna. Coraggio state tranquilli. Non vi lascerò soli e come sono tornato in Abruzzo tornerò anche da voi".
Il premier dai microfoni del Girnale Radio ha detto ancora: "L'esperienza dell'Aquila è unica al Mondo e ci dà la possibilità di prevedere che questi quartieri potranno essere realizzati in 4-5 mesi", aggiunge ribadendo le agevolazioni per cittadini colpiti dall'alluvione: stop al pagamento di tasse e mutui e agevolazioni per chi intenda trovarsi una nuova abitazione.
"Nessun cittadino può ritenere di essere stato abbandonato", ha detto ancora chiarendo che c'é ora molto da fare. "Abbiamo ereditato la situazione che conosciamo e guarderemo avanti per cercare di operare concretamente e rimuovere i pericoli più gravi".
Berlusconi ha fatto anche una valutazione dell'alluvione e ha commentato: "Pensando al numero delle vittime, siamo stati molto fortunati perché potevano essere molte di più".
Rispondendo poi ad una domanda sulla necessità, rimarcata da Guido Bertolaso, di stanziare 25 miliardi di euro per mettere in sicurezza il territorio, Berlusconi ha risposto: "È una provocazione che il capo della nostra Protezione civile ha ritenuto di dover fare per rendere consapevoli tutti noi che c'é molto da fare". Da qui l'assicurazione del premier che sarà stanziata una "cifra importante" da destinare, per cominciare, alle zone più pericolose da un punto di vista idrogeologico.

I provvedimenti - "Il governo nel prossimo Cdm farà uno stanziamento di fondi, che si aggiungerà a quello della Regione", ha dichiarato Berlusconi, ricordando che la Regione Sicilia ha già stanziato 20 milioni di euro per far fronte all'emergenza. Il premier ha indicato nel governatore della Regione Raffaele Lombardo il commissario straordinario che si occuperà di gestire il post-emergenza.
L'obiettivo, ha spiegato Berlusconi, è quello di partire con gli interventi nelle zone più a rischio, come la provincia di Messina, dove il 63% del territorio è a rischio idrogeologico. "Faremo come a L'Aquila. Vi saremo vicini con tutti i mezzi. Qui ci sono due negatività: i tempi e la sicurezza. Abbiamo la grande esperienza dell'Abruzzo, nel tempo necessario vi daremo le case. Quelle zone non sono più abitabili. Costruiremo nuovi quartieri come quelli fatti a L'Aquila. Gli enti locali dovranno occuparsi di individuare le nuove aree edificabili. Creeremo strutture abitative con giardini, ma anche con negozi per far ripartire il piccolo commercio. Bloccheremo le tasse e i mutui".

Il disastro previsto - Il disastro "era stato previsto" dagli esperti che avevano dato l'allarme "per tempo", anche se poi si è verificato qualcosa di "veramente eccezionale, con precipitazioni più intense del previsto, che hanno fatto sì che accadesse oggi quello che avrebbe sempre potuto accadere" e che ha cambiato per sempre l'aspetto di borghi, montagne e costa. Dunque, ha detto Silvio Berlusconi, i villaggi distrutti dal fango alle porte di Messina non saranno ricostruiti, perché farlo "costa troppo e non è sicuro", ma gli abitanti che hanno perso tutto avranno una nuova casa, completamente arredata e dotata delle più moderne tecnologie, come quelle in cui stanno entrando i terremotati dell'Aquila.
Quindi, il premier sostiene che il "disastro" sarebbe stato previsto e che gli "esperti" avrebbero dato per tempo l'allarme. Ma il documento della Protezione civile, in realtà, non prevedeva alcun "disastro" e nel bollettino emanato si parlava di "rischio ordinario". (Leggi "Il documento della Protezione civile smentisce il premier" di Alessandra Ziniti, Repubblica.it, 5 ottobre 2009)

[Informazioni tratte da Ansa.it, La Siciliaweb.it]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

05 ottobre 2009
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia