''Weltanschauung - Visione del Mondo nel nuovo Millennio''. Palazzo Belmonte Riso, Palermo

Il 26 giugno scorso, presso gli spazi espositivi del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Belmonte Riso a Palermo, è stata inaugurata la mostra ''Weltanschauung - Visione del Mondo nel nuovo Millennio''.
La mostra, che proseguirà sino al 26 agosto, è realizzata dal Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Belmonte Riso in coproduzione con Giuseppe Montalto.
All'inaugurazione hanno presenziato il Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite Shashi Tharoor e Mikhail Gorbaciov. A parte la presenza di personaggi di tale levatura, la mostra in sé rappresenta un evento senza precedenti per la città di Palermo.

Il progetto, nato nel 1993 dalla mente dell'art designer Silvio Artero, dello scrittore Andrea Balzola e dell'artista Johannes Pfeiffer, è stato realizzato da Paul Eubel, direttore del Goethe Institut, e per la prima volta viene mostrato al pubblico proprio a Palermo, grazie soprattutto al lavoro e alla tenacia della direttrice del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea, Giovanna Cassata, che ha proposto i locali di Palazzo Belmonte Riso per l'allestimento della mostra, nonostante i lavori di preparazione della sede museale siano ancora in corso, bruciando sul tempo un'istituzione del livello del Guggenheim Museum di New York, sede in cui la mostra verrà inaugurata il 5 ottobre, alla presenza del Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan.
L'allestimento presenta l'esposizione di circa 150 tasselli, realizzati da alcuni tra gli artisti più rappresentativi del panorama dell'arte contemporanea, come Tom Wesselmann, Ilja Kabakow o Piero Gilardi, all'interno di un planisfero, a formare una ''World Portrait Gallery'', un autoritratto del mondo all'alba del nuovo millennio. E proprio la forma dell'autoritratto molti di questi artisti hanno scelto per codificare la propria visione del mondo, dando così vita a opere che costituiscono un unicum nel panorama artistico contemporaneo.
Le opere sono inoltre accompagnate da testi creati appositamente da scrittori, poeti e filosofi del calibro di Imre Kertèsz, Milan Kundera e Dario Fo.