Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

10 giorni in più di caccia

Compromesso sulla caccia alla Camera dei deputati: il calendario venatorio sarà più lungo solo di 10 giorni

22 aprile 2010

Ieri la Camera ha approvato l'art. 43 della legge Comunitaria del 2009, relativo alla caccia. Alla fine è stato trovato un compromesso e la contestata norma, battezzata 'caccia no limits', si è ridimensionata. Il testo licenziato prevede infatti che i calendari della stagione venatoria potranno essere prolungati dalle Regioni che ne faranno richiesta "non oltre la prima decade di febbraio" previo parere obbligatorio dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) che fa capo al ministero dell'Ambiente.
In precedenza, con un'intesa bipartisan, era stato infatti dato il via libera al subemendamento che estende di 10 giorni, a determinate condizioni, il calendario.

Nei giorni scorsi, il subemendamento approvato la scorsa settimana dalla Commissione agricoltura aveva destato una vera e propria levata di scudi, in quanto non veniva fissato un limite temporale all'estensione della stagione della caccia oltre il 31 gennaio (LEGGI). E perfino una trentina di parlamentari del Pdl aveva dichiarato il proprio dissenso alla norma scrivendo al premier. Oltre naturalmente ad animalisti e ambientalisti che hanno presidiato piazza Montecitorio da quando è iniziato l'esame del testo, non solo dall'opposizione.
In materia di caccia, la Commissione europea ha aperto una procedura d'infrazione contro l'Italia per cattivo o incompleto recepimento della Direttiva sulla protezione degli uccelli selvatici, ma in sostanza per l'uso reiterato e non regolato di deroghe alla chiusura della stagione venatoria da parte delle Regioni.
Il testo che è arrivato all'Aula della Camera consegna comunque un ruolo istituzionale all'Ispra: "Ferme restando le disposizioni relative agli ungulati - si legge - le Regioni possono posticipare i termini in relazione a specie determinate e comunque non oltrepassando, come termine conclusivo della stagione venatoria, la prima decade di febbraio; allo scopo, sono obbligate ad acquisire il preventivo parere di validazione delle analisi scientifiche a sostegno delle modifiche da apportare, espresso dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), sentiti gli equivalenti Istituti regionali ove istituiti e riconosciuti dalla Commissione europea, al quale dovranno uniformarsi. Il preventivo parere dovrà essere reso entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta". [Adnkronos/Ing]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

22 aprile 2010
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia