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100 euri l'un per l'altra. Il Comune di Palermo mette all'asta 88 auto elettriche costate 3,4 miliardi di Lire

19 giugno 2007

Nel 1998 il Comune di Palermo, un comune attivo, un comune ''moderno'', acquistò con fondi elargiti dalla Comunità Europea comunitari, ottantotto Fiat Seicento elettriche con lo scopo di farle circolare in centro città per abbattere il tasso d'inquinamento. Insomma, un acquisto moderno, fatto da un comune attivo.
La spesa, fatta dall'allora giunta Orlando, fu di 3,4 miliardi di vecchie Lire (1,76 milioni di euro), poco meno di 40 milioni di lire per ogni vettura. Una spesa considerevole ma motivata, utile e... sperimentale.
Le 88 automobili vennero così affidate soprattutto ai dipendenti comunali. Questi evidentemente avevano un po' di commissioni da sbrigare, e muoversi in mezzo il traffico di Palermo con un'auto elettrica, per arrivare, ad esempio, a Monreale sarebbe stato un azzardo improponibile.
Tante, tantissime le commissioni da fare, troppo poca la carica di una macchinina che si attacca alla presa di corrente.
Cessato il contratto di manutenzione con la Fiat dopo un paio d'anni dall'acquisto, le spese per le riparazioni da effettuarsi in Campania risultarono troppo gravose per il Comune. Inoltre le 600 elettriche erano andate fuori produzione già dal 2002. Insomma, problemi su problemi che hanno portato alla decisione di lasciare le automobiline in un autoparco.

Abbandonare... ops, posteggiare un auto in un autoparco ha i suoi costi, e le 88 Seicento sono parcheggiate da ben due anni. Il ''che fare?'' è stato presto deciso: metterle all'asta. Fin qui niente di straordinario, solo che la base d'asta è stata fissata a 100 Euro cadauna, a fronte delle ventimila con le quali furono acquistate.
All'autoparco sono giunte finora 111 offerte, tra le quali quelle di piccoli comuni, ma soprattutto di tanti cittadini interessati alle auto. ''Si tratta di vetture che così come sono non possono essere usate - dice però Giovanni Avanti, ex assessore all'Ambiente del comune nella precedente giunta Cammarata - Furono comprate nell'ambito del progetto 'Zeus' dall'allora giunta di Leoluca Orlando e utilizzate in via sperimentale''.
Avanti ricorda che ''l'amministrazione smise di utilizzarle due anni fa''. ''Abbiamo cercato di cederle in permuta - conclude - ma non le ha volute nessuno, allora è stato deciso di metterle all'asta. Chi le compra probabilmente lo farà per la carrozzerie, riparare l'impianto elettrico ha un costo elevato''.

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19 giugno 2007
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