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118 a perdere...

Nove milioni di euro dalla Regione ad un centinaio di dipendenti del 118 che stavano a casa

24 luglio 2013

Per due anni la Regione siciliana ha pagato in media 160 dipendenti, assunti dalla società Seus che gestisce il servizio 118 in Sicilia, che invece di lavorare stavano a casa, per una spesa pari a 9 milioni di euro. Non solo, questi lavoratori pagati ma che in realtà non lavoravano avrebbero maturato anche 274 mila ore di ferie non godute, altri 3 milioni di euro.
A denunciare il nuovo scandalo è ancora il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, che ieri ha chiamato a raccolta i giornalisti per una conferenza stampa a Palazzo d’Orleans, a Palermo.

"Per il 118 è bastato che decadessero il comitato di sorveglianza e quello di gestione e nominassimo alcuni funzionari interni perché venissero fuori cose di una gravità incredibile, che abbiamo inserito in una relazione che invieremo alla Corte dei Conti e alla Procura. Nove milioni di euro di giornate lavorative non effettuate ma pagate a 160 dipendenti che, in media, per due anni sono rimasti a casa a non lavorare, nel 2011 e nel 2012". "Mentre questi stavano a casa, il 118 realizzava lavoro straordinario per 154 mila ore, ovviamente con carenze di personale - ha aggiunto Crocetta -. Inoltre questi dipendenti, pur stando a casa, maturavano e godevano le ferie. Ma non finisce qua: hanno ricevuto anche 900 euro ciascuno come premio di produzione. E la questione più drammatica è che il consiglio di gestione precedente approvava anche le procedure di gara pur non avendone il potere politico: succedeva, in pratica, che invece di razionalizzare i costi e l’organizzazione del lavoro, magari avviando piani di mobilità o contratti di solidarietà, quando le Asp sono andate in crisi economica si continuavano a pagare tutti i benefit e i premi di produzione come se niente fosse".

"Abbiamo trovato cose inaudite, dipendenti del 118 che, pur in esubero, ricevevano lo stipendio anche se restavano a casa - ha aggiunto l’assessore Lucia Borsellino -. Le sole ferie non godute sono costate tre milioni di euro. Dobbiamo riorganizzare tutto il sistema, c’è molta disomogeneità anche nell’ottimizzazione delle risorse e della distribuzione di personale sul territorio, per evitare che ci siano eccedenze in alcune zone e carenze in altre, anche di concerto con le organizzazioni sindacali. Noi intendiamo operare in questi termini, anche con i nuovi organi di gestione che sono in linea con la nostra volontà, così come i sindacati. Il sistema di gestione deve essere monitorato costantemente per verificare - ha aggiunto l’assessore - che abbia a cura le risorse erogate per questo servizio: il ricorso alle esternalizzazioni è stato troppo frequente".
Secondo il governo "la cattiva gestione della Seus costa alla Regione 20 milioni di euro", mentre eliminando le anomalie appena scoperte sulla gestione del personale il risparmio sarebbe di oltre 10 milioni, ha aggiunto il presidente della commissione Sanità dell'Assemblea siciliana, Pippo Digiacomo (Pd).

Crocetta ha poi parlato di Villa San Teresa, l’ospedale di Bagheria. "E’ arrivato il provvedimento di confisca di Villa Teresa la clinica di Michele Aiello. Siamo preoccupati per la destinazione del bene. Ieri sera abbiamo fatto una delibera chiedendo all’assessore Borsellino di perseguire con il ministero l’obiettivo di dare questa struttura al sistema sanitario pubblico regionale. Riteniamo pericolosa la privatizzazione perché temiamo eventuali infiltrazioni mafiose". "L’opzione dell’affidamento pubblico sarebbe valida anche in caso di autogestione dei dipendenti: sappiamo che ci sono progetti anche all’interno della struttura per formare cooperative, ma noi ci diciamo contrari - ha aggiunto Crocetta -. L’assegnazione al sistema pubblico significa affidare questa struttura ai cittadini, perché finora è stata in mano alla mafia. I privati nella sanità applicano spesso tariffe altissime a danno dei cittadini. Siamo convinti che il Ministero e il Prefetto saranno d’accordo con la nostra impostazione. Questa clinica è simbolica di una battaglia che ci vedrà in prima fila", ha concluso il governatore.

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24 luglio 2013
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