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2,2 miliardi per l'agricoltura siciliana

L'Unione europea dà il via libera al Programma di Sviluppo Rurale della Sicilia

25 novembre 2015

Via libera della Commissione europea al programma di sviluppo rurale (PSR) della Sicilia, che potrà contare su 2,2 miliardi di fondi per il periodo 2014-2020: 1,3 miliardi di euro dal bilancio Ue e 874 milioni di euro di cofinanziamento nazionale.
Il programma di sviluppo rurale per la Sicilia punta in particolare su interventi dedicati alla competitività del settore agricolo e forestale, oltre che alla conservazione e valorizzazione degli ecosistemi, ma anche ad attività mirate a promuovere l'inclusione sociale e lo sviluppo economico nelle zone rurali.

Una priorità dell'isola è quella del biologico: secondo il nuovo PSR, circa 140mila ettari riceveranno un sostegno finanziario per convertirsi all'agricoltura 'bio' e altri 758mila ettari riceveranno finanziamenti per mantenere la loro produzione biologica.
Per favorire il biologico il nuovo Piano stanzia 400 milioni di euro nel quinquiennio. Con le misure del Psr, l'assessorato stima di favorire la creazione di 5 mila nuove imprese e dare lavoro a 1.655 giovani, oltre a incentivare la nascita di 1.066 start-up extragricole per servizi innovativi al sistema agricolo. Inoltre, è prevista l'estensione della banda larga alle isole di Pantelleria, Ustica e Stromboli e la trasformazione in extra-larga dei 785 Km di banda larga già creata. Per i comuni partiranno 16 piano di sviluppo locale, previsti 47 interventi sull'energia rinnovabile attraverso una sinergia tra agricoltura e turismo. Oltre 1.799 aziende agricole dovrebbero ottenere aiuti per la ristrutturazione e l'ammodernamento. Inoltre, il 2,6% degli investimenti del PSR sono destinati ad azioni che promuovano l'innovazione, la cooperazione e lo sviluppo della base di conoscenze.

Il via libera di Bruxelles ha colto un po’ di sorpresa il dipartimento Agricoltura che si aspettava l'ok a metà dicembre. "E invece - ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura, Antonello Cracolici - stamattina ci è arrivata la buona notizia. Il merito va alla strututra del dipartimento che ha lavorato senza risparmiarsi prima che io diventassi assessore, e al dirigente Barresi. Assieme al Psr siciliano è stato approvato anche quello della Puglia, il nostro è quello con il budget più alto d'Italia".
Cracolici, che in conferenza stampa assieme al dirigente generale Rosaria Barresi ha spiegato linee e obiettivi del piano, ha espresso soddisfazione "anche perché il nuovo Psr viene approvato proprio mentre stiamo per chiudere il vecchio piano", anticipando che tutti i fondi disponibili saranno certificati entro la fine dell'anno, per cui non saranno perse risorse. Rispetto al precedente piano, il nuovo Psr ha una dotazione maggiore di 27 milioni di euro.

Anticipando la decisione della commissione Ue, il dipartimento Agricoltura già si era messo al lavoro da mesi e ad aprile sono stati pubblicati i primi due bandi sul biologico e sulle indennità compensative.
"A febbraio contiamo di definire le graduatorie in modo da effettuare i pagamenti nel mese di aprile", ha annunciato Barresi. Col Psr sarà ulteriormente estesa la superficie a coltura biologica, fiore all'occhiello della Sicilia che è la prima regione in Italia.
"A febbraio - ha aggiunto Cracolici - si riunirà il Comitato di sorveglianza per l'approvazione definitiva dei criteri di attuazione del Psr, intanto prevediamo delle modifiche sulla semplificazione e anche alla luce della notifica a Bruxelles da parte del ministero per l'Ambiente del piano di gestione delle risorse idriche, per cui prevederemo interventi a supporto delle imprese".
Il Psr "è uno strumento mastodontico, ben 1.026 pagine - ha affermato Barresi - La commissione ci aveva chiesto un piano snello e noi lo avevamo presentato, ma come avviene da prassi ormai, il lavoro voluto e fatto con la commissione Ue ha portato all'attuale piano". "È una buona notizia, forse non fa piacere ai nemici della cuntintizza", ha ironizzato l'assessore Cracolici, riferendosi a chi evidenzia sempre gli aspetti negativi.

Per l'eurodeputato del Pd e componente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Michela Giuffrida "c'è certamente da essere soddisfatti perché il nuovo Piano di Sviluppo Rurale è il primo Psr tra le regioni italiane per disponibilità finanziaria potendo contare su oltre 2,2 miliardi di euro". "Nel nuovo Psr - continua Giuffrida - ci sono oltre 210 milioni di euro destinati all'agricoltura biologica, un comparto in grande e costante sviluppo, ancor di più in Sicilia che vanta il primato di regione più bio d'Italia".
Tra le misure di maggior interesse per gli agricoltori spicca quella sui regimi di qualità dei prodotti alimentari, che prevede oltre 3.000 euro all'anno. Fondamentale, per un effettivo rilancio del comparto, è poi la misura N.9, che prevede fino a 100.000 euro per le organizzazioni di produttori, e la 6.1, che stanzia fino a 40.000 euro per l'insediamento dei giovani agricoltori e per lo sviluppo delle piccole aziende agricole.
Per Giuffrida "il PSR, che gode di 1,3 miliardi di finanziamento europeo e di 874 milioni di euro di cofinanziamento nazionale, sarà il pilastro sul quale fondare il rilancio, e in molti casi, la rinascita dell'agricoltura siciliana e dunque un impulso importantissimo per l'intera economia, considerato che il Pil dell'Isola è a forte connotazione agricola".

- www.psrsicilia.it

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25 novembre 2015
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