20 punti per uscire dal buio
Il MoVimento 5 Stelle terza forza politica del Paese e Grillo scrive agli italiani...
Il leader del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo, che secondo alcuni sondaggi pubblicati oggi sarà la terza forza politica in Parlamento dopo le elezioni di fine mese, è convinto che si tornerà a votare entro sei mesi.
"E' solo questione di tempo: se non facciamo il botto subito, lo facciamo in autunno. Restando così la situazione, torniamo alle urne fra sei mesi", ha detto il comico e polemista genovese in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano "Il Secolo XIX".
I sondaggi indicano in genere che il centrosinistra del candidato premier Pier Luigi Bersani vincerà le elezioni alla Camera dei deputati, dove c'è un premio di maggioranza nazionale, mentre non riuscirà ad avere il controllo pieno del Senato, dove il premio in seggi è ripartito invece su base regionale.
L'ipotesi di un'alleanza di governo tra centrosinistra e i centristi guidati dal premier uscente Mario Monti non è stata esclusa da Bersani, ma trova invece contrario il suo alleato Nichi Vendola, leader del partito di sinistra Sel. I sondaggi d'opinione pubblicati tra ieri e oggi danno al M5S dal 14,3 al 16,8%.
Nell'intervista Grillo ha anche ricordato i punti principali della sua campagna elettorale, tra cui reddito di cittadinanza e un tetto massimo per le pensioni e la riduzione della Rai a un solo canale tv. Secondo il "Secolo XIX", che non cita fonti, i noti fiscalisti Victor Ukmar e Gianni Marongiu "stanno ultimando per M5S una serie di proposte fiscali".
Grillo è tornato anche a riproporre la candidatura del premio Oscar per la letteratura Dario Fo a prossimo presidente della Repubblica. [Reuters.it]
E Beppe Grillo scrive una lettera agli italiani - "L’Italia deve diventare una comunità, nessuno deve essere lasciato indietro. E’ intollerabile, inumano, vedere le file di esodati, sfrattati, disoccupati alle mense della Caritas mentre chi ha sprofondato il Paese nella miseria si muove con la scorta, l’auto blu, senza alcuna preoccupazione economica. I partiti sono i primi responsabili di questa situazione, hanno occupato lo Stato, lo hanno svenduto, spolpato da dentro. Ora, queste persone si presentano, grazie ai giornali e alle televisioni che controllano, come i salvatori della patria, proprio loro che l’hanno affossata, usata per i loro interessi.
L’Italia ha le tasse tra le più alte del mondo, uno dei maggiori debiti pubblici, un tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, che ha fatto emigrare in pochi anni un milione e mezzo di ragazzi italiani, diplomati, laureati con il sacrificio dei loro genitori.
E’ ora di dire basta, questa commedia deve finire o finirà il Paese. Non abbiamo più tempo, dobbiamo mandarli tutti a casa. Tutti coloro che fanno parte di questo marcio sistema, devono andarsene, sparire, ma prima devono giustificare il loro eventuale arricchimento. Io non chiedo il tuo voto, non mi interessa il tuo voto senza la tua partecipazione alla cosa pubblica, il tuo coinvolgimento diretto, se il tuo voto per il M5S è una semplice delega a qualcuno che decida al tuo posto, non votarci. Questo Paese lo possiamo cambiare solo insieme, non c’è alternativa. Usciamo dal buio e torniamo a rivedere le stelle. Lo Stato deve proteggere i cittadini o non è uno Stato, per questo va istituito il reddito di cittadinanza. Io sono Stato, tu sei Stato, noi siamo Stato. Riprendiamoci l'Italia." (Beppe Grillo)
20 punti per uscire dal buio:
1. Reddito di cittadinanza
2. Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa
3. Legge anticorruzione
4. Informatizzazione e semplificazione dello Stato
5. Abolizione dei contributi pubblici ai partiti
6. Istituzione di un "politometro" per verificare arricchimenti illeciti dei politici negli ultimi 20 anni
7. Referendum propositivo e senza quorum
8. Referendum sulla permanenza nell’euro
9. Obbligo di discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese
10. Una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti
11. Elezione diretta dei parlamentari alla Camera e al Senato
12. Massimo di due mandati elettivi
13. Legge sul conflitto di interessi
14. Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica
15. Abolizione dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali
16. Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza
17. Abolizione dell’IMU sulla prima casa
18. Non pignorabilità della prima casa
19. Eliminazione delle province
20. Abolizione di Equitalia