2016, per la Sicilia è l'anno della crescita
Secondo le previsioni del rapporto Diste, il Pil nell'Isola dovrebbe aumentare dello 0,7%
In questo 2016 la Sicilia tornerà alla crescita. Lo dice il secondo rapporto del 2015 del Diste - Fondazione Curella presentato ieri mattina a Palermo nella Sala Carapezza dello Steri. Secondo le previsioni il pil nell'Isola dovrebbe crescere dello 0,7% a fronte di una previsione di crescita dell'1,4-1,6% a livello nazionale.
La cautela continuerà a dominare i comportamenti delle famiglie nei confronti dei consumi, nonostante l'abolizione della tassa sulla prima casa e la stabilità dei prezzi. Per questo motivo l'aumento della spesa per i consumi non dovrebbe andare oltre uno 0,6% al contrario degli investimenti previsti in graduale tonificazione. Per macchinari e attrezzature e mezzi di trasporto si prevede un incremento del 2%, stimolato anche dalla necessità di sostituire gli impianti obsoleti.
Gli investimenti in costruzioni sono previsti in aumento (0,9%) dopo nove anni di contrazione. L'attività produttiva si muoverà in connessione con il valore aggiunto dell'industria in moderato progresso (+1,2%) alla stessa maniera di altri rami dell'economia con incrementi del 2% per l'agricoltura, dello 0,9% per le costruzioni e dello 0,6% per i servizi.
L'occupazione è prevista in aumento dello 0,8% (10 mila posti di lavoro in più) mentre il tasso di disoccupazione subirà una ulteriore e lieve diminuzione, scendendo al 21,2%.
"Il 2016 segna l'anno del cambio del ciclo, si sta modificando in positivo", ha detto Pietro Busetta, presidente della Fondazione Curella, "usciamo fuori da un periodo paragonabile a quello di una guerra. Ci sono delle prove di ripresa, ovvero dei tentativi di crescita sia nel pil che nel mercato del lavoro".
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]