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350 feriti ma nessun morto...

Nessuna vittima quest'anno per i "botti" di Capodanno: non accadeva dal 2010

02 gennaio 2014

La cosa che fa riflettere è che ci si meraviglia. Ieri, primo giorno del 2014, guardando il telegiornale e aspettando l’annuale "bollettino di guerra" della nottata, siamo sicuri che in molti abbiamo esclamato: "Ma tu guarda, non è morto nessuno..."
E, infatti, quest'anno per l'uso di artifizi pirotecnici non c’è stata nessuna vittima. Qualcosa che non accadeva dal 2010. Invece, resta stabile, rispetto allo scorso anno, il numero dei feriti che sono stati poco più di 350.
Nel capodanno 2012 i feriti erano stati quasi 600. Diminuisce sensibilmente - rileva la polizia - il numero dei feriti oltre i 40 giorni di prognosi (si tratta di lesioni particolarmente gravi e con danni spesso permanenti) che scende a 16 a fronte dei 29 nel 2013.

I dati relativi agli incidenti verificatisi nel corso dei festeggiamenti della notte del 31 dicembre 2013 - 1 gennaio 2014 evidenziano, ancora una volta, come gli episodi più gravi debbano essere ricondotti all'uso sconsiderato di prodotti pirotecnici illegali. Tra i feriti si evidenzia in diminuzione il dato relativo ai minori di 12 anni che è di 43 (53 lo scorso anno) per un totale di 89 minori a fronte dei 93 complessivi dell'anno precedente.
Un altro dato che merita di essere sottolineato è quello relativo alla produzione estemporanea di veri e propri prodotti esplodenti realizzati da soggetti che si improvvisano autentici "bombaroli" rendendo più difficili i controlli ed esponendo se stessi e gli altri a gravissimi pericoli. Un richiamo forte - raccomanda la polizia - viene fatto affinché si vigili anche in queste ore per evitare che eventuali botti inesplosi, lasciati incautamente per le vie, vengano maneggiati, specie dai bambini più piccoli.

Napoli è la provincia con più feriti (50) seguita da Bari (26), Roma (23), L'Aquila (15), Salerno (15), Reggio Calabria (13), Caserta e Torino (10). Tra gli incidenti più gravi, quello occorso a Tivoli vicino a Roma: sette persone sono state ricoverate in gravissime condizioni dopo aver fatto esplodere, nel tardo pomeriggio di ieri, petardi e fuochi d’artificio che avevano ammassato assieme a delle foglie secche. Due persone hanno subito l’amputazione delle mani e ustioni al volto, mentre una terza ha subito una grave lacerazione dell’addome. I feriti sono sette: il più grave ha 23 anni; gli altri giovani feriti hanno 31, 17 e 16 anni. Il padre del diciassettenne, che ha 46 anni, è tra i più gravi ed è stato sottoposto a un’operazione. E’ rimasta ferita più lievemente anche la parente di uno dei ragazzi che era sul posto assieme alla madre di un altro dei feriti, che è stata soccorsa per malore a causa dello shock.

In Sicilia - anche qui si è registrata una flessione, rispetto al passato, del bilancio degli incidenti verificatisi in seguito ai festeggiamenti per la fine dell'anno -  il fatto più grave a Palermo, dove un ragazzo di 14 anni è stato raggiunto da un proiettile, probabilmente sparato da un balcone, nel quartiere palermitano di Villagrazia. L’episodio è avvenuto la sera del 31 intorno alle 20. Il proiettile ha attraversato il mento e poi lo sterno. Il giovane è stato operato all'ospedale Civico e avrà 8 giorni di prognosi. La traiettoria del proiettile lascia pochi dubbi sul fatto che il colpo sia partito dall'alto.
Sempre a Palermo, un quindicenne è stato invece sottoposto a un delicatissimo intervento di chirurgia plastica perché ferito alla mano sinistra dall'esplosione di un petardo.
Un uomo di 29 anni, sempre a Palermo, è stato ricoverato al Civico per una ferita alla mano causata dallo scoppio di un petardo. Un diciassettenne è dovuto ricorrere alle cure dell'ospedale Buccheri la Ferla, sempre prima di mezzanotte, per un'ustione da botti.

A Catania il bilancio è di due feriti lievi alle mani con prognosi comprese tra i 3 e i 7 giorni, per piccole ustioni medicate negli ospedali Garibaldi e Vittorio Emanuele. I due sono stati subito dimessi dopo le cure. L'uomo con sette giorni di prognosi si è ferito con un piccolo petardo esploso dopo averlo tolto dalle mani del figlio minorenne. Dopo la mezzanotte, 4 persone, tra cui due minorenni, hanno fatto ricorso a Siracusa alle cure dei sanitari per lievi ferite alle palpebre, al cuoio capelluto e alla mano, causate dai botti. Un bambino di 12 anni ha riportato ustioni alla mano e al volto per lo scoppio di un petardo a Trapani. Il ragazzino è stato ricoverato in ospedale, con una prognosi di dieci giorni.

A Messina, 5 persone sono rimaste ferite lievemente maneggiando i giochi pirotecnici: due sono state medicate al Papardo e tre al Policlinico. Un'altra persona è rimasta ferita a Milazzo.
Sono invece gravi le condizioni delle due persone ferite da colpi di pistola nel quartiere di Villa Lina, a Messina, poco dopo la mezzanotte. Sono ricoverate in prognosi riservata la scorsa notte all'ospedale Papardo di Messina. Secondo le prime indagini della polizia, la pista più accreditata sarebbe quella di un regolamento di conti. Uno di loro è stato colpito al capo, l'altro al torace e al gluteo. Inizialmente si era creduto che i due fossero stati colpiti da proiettili vaganti sparati per festeggiare l'arrivo del nuovo anno.

Per quanto riguarda l'opera di contrasto condotta dalle forze dell'ordine, tre persone sono state denunciate dalla polizia a Palermo, nell'ambito di controlli effettuati dagli agenti dei commissariati di San Lorenzo, Porta Nuova e delle volanti, che hanno portato al sequestro di botti illegali nella zona della Marina, in viale delle Scienze, piazza Guadagna, piazza San Domenico e corso Tukory. I denunciati sono D.S.A. 30 anni, D.P.R. 54 anni e V.L., 34 anni.
A Messina, la polizia ha sequestrato in via Socrate 35 chili di botti illegali coperti da un cartone e nascosti sotto un camion abbandonato.

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02 gennaio 2014
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