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4 italiani su 10 temono di perdere il lavoro

Secondo un sondaggio di Confesercenti per una grossa percentuale di italiani il peggio deve ancora arrivare

21 novembre 2011

Quattro italiani su dieci (42%) sono molto preoccupati per il proprio lavoro, secondo l'Osservatorio Confesercenti-Ispo. La percentuale era del 27% a giugno. E i più spaventati sono i giovani. Tra gli intervistati dal sondaggio di Confesercenti prevale la paura e il pessimismo. Il 96%, non pensa che la crisi stia finendo e i più preoccupati sono i giovani. Per il 2012 solo un italiano su cinque (il 19%) intravede una ripresa economica, mentre uno su tre vede addirittura rischi di peggioramento. E il 49% degli italiani pensa che la situazione economica del proprio nucleo familiare peggiorerà nel corso del prossimo anno.

Per questo, secondo Confesercenti, il messaggio al nuovo Governo è "quello di fare presto. Servono risposte urgenti per tornare a crescere, rilanciando le imprese per creare lavoro e per far ripartire i consumi". L'Italia, si legge nel rapporto, "vive con grande preoccupazione le difficoltà economiche attuali e guarda con pessimismo al futuro. Da giugno a oggi, balza dal 57% al 71% la quota di italiani assolutamente convinta che il peggio non sia passato". La stragrande maggioranza degli intervistati (96%) non pensa che la crisi stia finendo. Tra questi, da segnalare l'aumento degli spaventati: la percentuale di persone che non sono assolutamente d'accordo con l'idea che il peggio sia alle nostre spalle sale dal 57% di giugno al 71% di oggi.
A temere di più il protrarsi della crisi sono i giovani: soprattutto quelli di età compresa tra i 18 e i 24 anni (88%) e chi nella propria famiglia ha vissuto la perdita del lavoro o situazioni di cassa integrazione (84%). Tra i pessimisti anche chi ha un titolo di studio elevato (75%) e i giovani adulti tra i 35 e i 44 anni (75%).
Secondo l'indagine, sono le piccole aziende a soffrire di più: per 8 italiani su 10 (81%) la "crisi ha messo in ginocchio le aziende di piccole dimensioni più di quelle grandi". Significativamente, il timore è più alto 86%, nel Nord-Est. A livello nazionale, sono più che convinti della crisi della piccola impresa il 38% degli intervistati e abbastanza convinti il 43%. E sono appena il 2% gli italiani che si dicono "poco preoccupati" per la situazione economica dell'Italia. [Informazioni tratte da Repubblica.it, Il Fatto Quotidiano]

- "Paese spaventato. Rassicurare giovani e imprese" (pdf Confesercenti.it)

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21 novembre 2011
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