Venerdì scorso il procuratore generale di Palermo Ettore Costanzo ha chiesto condanne per oltre 4 secoli di carcere nei confronti dei 40 imputati del processo Gotha, in corso col rito abbreviato davanti alla IV sezione della Corte d'appello di Palermo. La requisitoria è durata oltre cinque ore. Il pg ha chiesto la conferma della sentenza pronunciata dal Gup Piergiorgio Morosini il 21 gennaio del 2008 (LEGGI), con lievi riduzioni di pena in favore di una decina di imputati.
Nell'atto di accusa, il procuratore Costanzo ha ripercorso l'inchiesta della Squadra mobile di Palermo, che sfruttò le intercettazioni effettuate grazie alle microspie piazzate in un capanno del residence in cui il boss Nino Rotolo viveva agli arresti domiciliari, a lui concessi per motivi di salute.
Il blitz scattò il 20 giugno del 2006 e portò a oltre cinquanta fermi. Nell'operazione, pochi giorni dopo, il 10 luglio 2006, fu coinvolto anche l'allora deputato regionale di Forza Italia Giovanni Mercadante, poi condannato col rito ordinario, in tribunale, a 10 anni, l'estate scorsa.
Con l'abbreviato le pene più pesanti toccarono e a due dei capi, Nino Rotolo, boss di Pagliarelli, e Franco Bonura, dell'Uditore: per loro Costanzo ha chiesto di confermare vent'anni ciascuno. La richiesta di condanna a 15 anni riguarda anche il boss latitante Giovanni Nicchi, considerato il braccio destro di Rotolo, Andrea Adamo, per il quale la richiesta è di confermare 12 anni, e Nunzio Milano, di Porta Nuova, 10 anni. [ANSA]
- Quelli segnati sui "pizzini" (Guidasicilia.it, 20/06/06)
