Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

50 colpi sparati da armi fisse

Per il Ris di Messina i proiettili che hanno centrato il motopesca Ariete sarebbero stati sparati da armi fisse in dotazione alla motovedetta

17 settembre 2010

Si fa sempre più complessa la vicenda del peschereccio Ariete mitragliato dalla vedetta libica. Alle discordanze nella ricostruzione dei fatti ora si aggiunge il 'giallo' legato alle armi che hanno sparato contro il motopesca. I primi esiti degli accertamenti tecnici eseguiti dai carabinieri del Ris di Messina, al lavoro per preparare la perizia balistica delegata dalla Procura di Agrigento, parlano di fori di 10 millimetri esplosi da armi fisse in dotazione alla motovedetta libica. Non è possibile, invece, stabilire la nazionalità delle armi. "Secondo quanto risulta dagli accordi italo-libici - hanno detto dalla Procura di Agrigento - l'Italia avrebbe fornito alla Libia solo le imbarcazioni e non le armi. Ma sul punto intendiamo interrogare i sei finanzieri che erano a bordo durante l'attacco all'Ariete".
Un particolare, quello delle armi fisse, centrale, che tra l'altro, solo apparentemente, non coinciderebbe con la ricostruzione ufficiale del caso riportata nel rapporto steso due giorni fa dal Viminale. Ma la Guardia di finanza, che a suo tempo ha ceduto per conto dell'Italia sei unità navali a Tripoli, assicura che le imbarcazioni sono state disarmate prima della consegna e che "i colpi esplosi in direzione del peschereccio italiano provenivano da armi portatili di bordo, non montate su supporto fisso, di proprietà della Guardia Costiera libica". Armi di calibro modesto, che potrebbero essere usate anche con supporti temporanei, come un bipiede. "Le motovedette che l'Italia ha ceduto alla Libia erano originariamente dotate di armamento navale di tipo mitragliera Breda calibro 30mm e sono state cedute alla guardia costiera libica prive di qualsiasi armamento fisso e/o portatile" ha affermato in una nota il Comando generale della Guardia di finanza.

Per l'episodio, al momento, i magistrati siciliani ipotizzano il reato di tentato omicidio plurimo a carico di ignoti. L'inchiesta è coordinata dal procuratore della Repubblica Renato Di Natale e dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo, condotta dal sostituto procuratore Luca Sciarretta.
Intanto, i componenti dell'equipaggio del peschereccio sono tornati a casa, a Mazara del Vallo. La brutta esperienza vissuta é ancora fresca. Lo si percepisce chiaramente dai toni ancora concitati del comandante Gaspare Marrone, che, insieme ai suoi dieci uomini, era a bordo dell'Ariete. L'imbarcazione, crivellata sul fianco sinistro, da oltre 50 colpi di mitra, è ormeggiata a Porto Empedocle sotto sequestro. "Abbiamo raccontato tutta la verità - dice Marrone - I colpi di mitragliatrice sono durati per circa tre ore a intervalli di un quarto d'ora-venti minuti, poi la motovedetta ci ha per così dire 'scortati' per un'altra ora, finché non siamo usciti dalle acque che i libici considerano di loro pertinenza".

Dal Ministero degli Esteri libico è arrivata una nota che ha informato della sospensione dal servizio del comandante della motovedetta libica che ha sparato al peschereccio italiano. L'ufficiale è stato anche messo 'sotto interrogazione dai magistrati libici' e, assieme a tutti gli altri componenti libici dell'equipaggio imbarcato su una ex metovedetta italiana, è in stato di fermo. "Il Comitato generale per le comunicazioni estere e la cooperazione internazionale - si legge nella nota - dichiara che la Commissione speciale istituita per indagare sullo spiacevole incidente che riguarda gli spari contro il peschereccio italiano da parte di una motovedetta libica domenica 12 settembre ha iniziato il suo lavoro, e che il comandante della motovedetta libica è stato sospeso dal servizio e messo sotto interrogatorio".

[Informazioni tratte da Ansa, La Siciliaweb.it, Repubblica.it, Corriere.it]

- Ma da che parte sta il governo italiano? (Guidasicilia.it, 16/09/10)

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

17 settembre 2010
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia