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58° Festival cinematografico di Cannes

Una 58esima edizione che vede in concorso tanti celebri autori

12 maggio 2005

Florance Aubenas e Ingrid Betancourt. Ci sono il volto della giornalista di Liberation rapita in Iraq l'11 marzo, quello del suo autista-interprete (rapito con lei) Hussein Hanoun, e quello della leader del movimento colombiano "Oxigeno Verde", candidata alle presidenziali del suo Paese e sequestrata nel 2002, che campeggiano su tre gigantografie piazzate sul Palais du Cinema, proprio sopra la scalinata coperta di guide in velluto rosso sulla quale si è consumato il rito della Montée des Marches - ovvero la "risalita" della scalinata medesima - del 58esimo Festival di Cannes.

L'edizione 2005 del Festival di Cannes (dall'11 al 22 maggio)  si è aperta con una performance degli artisti del Cirque du Soleil in omaggio al gusto estetico e musicale del presidente della giuria, il regista Emir Kusturica (vincitore a Cannes di due Palme d'Oro): una cerimonia d'apertura breve e all'insegna dell'eleganza, poco più di venti minuti per presentare la giuria e dichiarare aperto il Festival.
Poi, il film ''Lemming'', di Dominik Moll, con il cast al completo, Laurent Lucas, Charlotte Rampling, Andrè Dussollier e Charlotte Gainsbourg.
Emozionata, con un filo di voce, la giovane attrice belga Cecile de France ha presentato la giuria internazionale, con la scrittrice afro-americana Toni Morrison, gli attori Salma Hayek, Javier Bardem e Nandita Das, i registi Benoit Jacquot, John Woo, Agnes Varda, Fatih Akin.
La star indiana Aishawarya Rai e il regista Alexander Payne, presidente della giuria di "Un Certain Regard", hanno dichiarato aperto ufficialmente il Festival.

Grandi autori quest'anno sulla Croisette: Wenders, Jarmusch, Gus Van Sant, Lars von Trier, Cronenberg. Ma anche Woody Allen e l'ultimo episodio di Guerre stellari. La 58esima edizione
L'edizione 2004 vide il trionfo del film-verità Fahrenheit 9/11 di Michael Moore, ma ebbe un posto tra i grandi anche l'orco Shrek. "L'anno scorso volevamo testimoniare l'importanza del documentario e del film d'animazione, quest'anno c'è il ritorno a un certo classicismo e dei grandi autori, molti dei quali sono già stati in gara", ha spiegato il direttore artistico Thierry Fremeaux.
Anche l'Italia ha strappato un posto nell'elenco dei venti film in concorso per la Palma d'Oro grazie a uno dei suoi autori più amati: Marco Tullio Giordana. Premiato nel 2003 nella sezione ''Un Certain Regard'' per ''La meglio gioventù'', il regista milanese porta sulla Croisette ''Quando sei nato non puoi più nasconderti''.
Fuori concorso Woody Allen con ''Match point'' e Georges Lucas con ''La vendetta dei Sith'', anteprima mondiale del terzo e ultimo capitolo della saga di Guerre stellari.

Cannes 2005 - nelle sue diverse sezioni - presenterà complessivamente 53 film, provenienti da 28 Paesi. In totale si assisterà a 50 prime mondiali. In competizione per la Palma d'Oro ci saranno 20 lungometraggi, che rappresentano 13 Paesi.
Fra le curiosità, il primo film da regista dell'attore americano Tommy Lee Jones, ''The three burials of Melquiades Estrada''. Nei venti film selezionati ci sono anche dei temi comuni ''talvolta in modo esplicito - ha osservato Fremaux - e talvolta in modo nascosto. Per esempio il tema della paternità, presente anche nel film di Giordana, o quello della violenza nel mondo''. Fremaux ha parlato del film italiano in concorso come di ''un'opera sociale in cui forma e fondo sono intimamente legati''.
Alla rassegna Un Certain Regard saranno invece presentati una ventina di film, fra quali nove opere prime, provenienti da 15 Paesi.
Oltre al film in concorso di Marco Tullio Giordana, un altro film italiano sarà a Cannes: ''L'orizzonte degli eventi'' di Daniele Vicari, selezionato alla Semaine de la Critique. Si tratta della seconda prova di Vicari che con ''Velocità massima'' vinse a Venezia il premio per l'opera prima.


FILM IN CONCORSO
Lemming di Dominik Moll (Francia)
Sin City di Frank Miller e Robert Rodriguez (USA)
Last Days di Gus Van Sant (USA)
Manderlay di Lars von Trier (Danimarca / Svezia)
Where the Truth Lies di Atom Egoyan (Canada / Gran Bretagna / USA)
Quando sei nato non puoi più nasconderti di Marco Tullio Giordana (Italia / Francia / Gran Bretagna)
Caché di Michael Haneke (Francia)
A History of Violence di David Cronenberg (USA)
The Best of Our Times di Hou Hsiao-Hsien (Cina)
Election di Johnny To (Hong Kong)
Broken Flowers di Jim Jarmusch (USA)
The Three Burials Of Melquiades Estrada di Tommy Lee Jones (USA / Francia)
Bashing di Masahiro Kobayashi (Giappone)
Batalla en el cielo di Carlos Reygadas (Messico / Belgio / Francia / Germania)
Kilometre Zero di Hiner Saleem (Armenia)
Shangai Dreams di Wang Xiaoshuai (Cina)
Peindre et faire l'amour di Arnaud Larrieu e Jean-Marie Larrieu (Francia)
L'enfant di Jean-Pierre e Luc Dardenne (Belgio / Francia)
Don't Come Knockin' di Wim Wenders (Germania / Francia)
Free Zone di Amos Gitai (Israele / USA)
Tale of cinema di Hong Sangsoo (Corea del Sud)

FUORI CONCORSO
Chromophobia di Martha Fiennes (Gran Bretagna)
Match Point di Woody Allen (USA / Gran Bretagna)
Star Wars ep. III - La vendetta dei Sith di George Lucas (USA)
Joyeux Noël di Christian Carion (Francia / Germania / Gran Bretagna)
Kiss, Kiss, Bang, Bang di Shane Black (USA)
Dal kom han in-saeng di Kim Ji Woon (Corea del Sud)
Midnight Movies: From the Margin to the Mainstream di Stuart Samuels (USA)
Crossing the Bridge di Fatih Akin (Olanda)
The Power of Nightmares: The Rise of the Politics of Fear di Adam Curtis (Gran Bretagna)
Nekam achat mishtey eynay di Avi Mograbi (Francia)
Les artistes du theatre brûlé di Rithy Panh (Francia)
C'est pas tout à fait la vie dont j'avais rêvé di Michel Piccoli (Francia)
Operetta tanuki goten di Seijun Suzuki (Giappone)

SELEZIONE 'UN CERTAIN REGARD'
Sangre di Amat Escalante (Messico)
Cinema, aspirinas e urubus di Marcelo Gomes (Brasile)
Schlafer di Benjamin Heisenberg (Austria / Germania)
Falscher Bekenner di Christoph Hochhäusler (Germania)
Down in the Valley di David Jacobson (USA)
Voksne Mennesker di Dagur Kári (Danimarca)
Yek Shab di Niki Karimi (Iran)
Hwal di Kim Ki-duk (Corea del Sud)
Jewboy di Tony Krawitz (Australia)
Cidade Baixa di Sérgio Machado (Brasile)
The King di James Marsh (USA)
Johanna di Kornél Mundruczó (Ungheria)
Sulanga enu pinisa di Vimukthi Jayasundara (Sri Lanka)
Moartea Domnului Lazarescu di Cristi Puiu (Romania)
Yellow Fella di Ivan Sen (Australia)
Nordeste di Juan Diego Solanas (Argentina / Francia / Spagna)
Delwende di Pierre Yaméogo (Burkina Faso)
Le temps qui reste di François Ozon (Francia)
Le filmeur di Alain Cavalier (Francia)
Zima and Co. di Pierre Jolivet (Francia)
Habana Blues di Benito Zambrano (Spagna)
Eli, Eli, Lema Sabachtani? di Aoyama Shinji (USA)
Marock di Laïla Marrakchi (Francia / Marocco)

SEMAINE DE LA CRITIQUE 
Les invisibles di Thierry Jousse (Francia)
L'orizzonte degli eventi di Daniele Vicari (Italia)
Me and You and Everyone di Miranda July (USA)
A Stranger of Mine di Uchida Kenji (USA)
The Great Ecstasy of Robert Carmichael di Thomas Clay (USA)
Grain in Ear di Zhang Lu (USA)
La petite Jerusalem di Karin Albou (Francia)
Orlando Vargas di Juan Pittaluga (Francia)
Junebug di Phil Morrison (USA) 
 

- La Croisette di Tullio Kezich

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12 maggio 2005
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