6 mesi di cig in deroga per le tute blu di Termini Imerese

È stato siglato tra sindacati, Fiat, Regione Sicilia e Ministero dello sviluppo, l'accordo per la concessione della cassa integrazione in deroga ai lavoratori di Termini Imerese. L'intesa scongiura così il rischio dell'apertura della procedura di mobilità per i 1.200 dipendenti di Termini, considerato che la cig sarebbe scaduta il 31 dicembre prossimo.
La cassa in deroga, ha spiegato al termine dlel'incontro Gianluca Ficco della Uilm, sarà concessa per 6 mesi a partire dall'1 gennaio 2014, "fermo restando naturalmente la possibilità di chiedere in seguito una proroga, se ricorreranno i requisiti e le condizioni di legge".

Per la salvaguardia dei lavoratori dell'indotto, la Regione aprirà un apposito tavolo in sede territoriale mentre il prossimo incontro, al ministero dello Sviluppo economico, è previsto per i primi di novembre. Obiettivo: illustrare lo stato di avanzamento dei progetti di reindustrializzazione che sono al momento ancora in alto mare.
Tre progetti sarebbero in fase avanzata: Biogen per la produzione di energia da oli vegetali, Mossi e Ghisolfi nel comparto dei biocarburanti e Landi Renzo che produce impianti a gas e gpl. Complessivamente le tre aziende darebbero lavoro a 500 persone. Sempre nell'ambito del nuovo accordo di programma saranno attivati i tavoli di confronto, a livello locale, con le ditte dell'indotto, con lo scopo, intanto, di prorogare anche per questi lavoratori (sono circa 400) la cassa integrazione in deroga per sei mesi.

La Fiom non è soddisfatta per l'esito del vertice. "Abbiamo assistito a prove tecniche di licenziamento degli operai di Termini Imerese: la Fiat ci ha dato dei segnali precisi, o si fa l'accordo o partono le lettere di licenziamento e questo è inaccettabile". Lo dice il segretario della Fiom di Palermo, Roberto Mastrosimone, presente alla riunione al ministero.

[Informazioni tratte da Corriere del Mezzogiorno, LiveSicilia.it]