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60 milioni di euro per l'alluvione

Dopo il dolore e la commemorazione, adesso si attendono interventi ed opere concrete

12 ottobre 2009

Sabato scorso per Messina è il giorno del dolore. In migliaia hanno partecipato ai funerali delle vittime dell'alluvione. In città scuole e negozi sono rimasti chiusi, le bandiere a mezz'asta: i cittadini, nel giorno del lutto nazionale, hano pianto i 28 morti della tragedia del fango.
Tra i 21 feretri dell'alluvione nel Duomo non c'erano quelli delle vittime di Scaletta Zanclea. I parenti hanno infatti preferito celebrare le esequie nel proprio paese. Strazianti le scene dei parenti disperati vicini ai feretri dei propri cari.

Il funerale è iniziato con l'elenco dei nomi e relative età, seguiti da lunghissimi applausi. L'elenco con tutti i morti, che comprendeva anche i dispersi, è stato aperto con Pasquale Simone Neri che, prima di morire, ha salvato otto persone e al quale verrà assegnata la medaglia d'oro al valor civile.
Un applauso particolarmente lungo e intenso è stato riservato dalle migliaia di fedeli alla piccola Ilaria De Luca, la bambina di 5 anni ritrovata soltanto pochi giorni fa nel fango pietrificato.

In un messaggio letto all'inizio della funzione, Benedetto XVI si è unito "al dolore della popolazione italiana, particolarmente dell'amata Sicilia". Papa Ratzinger ha fatto giungere ai familiari delle vittime e dei dispersi "l'espressione della sua intensa vicinanza insieme all'auspicio di un comune impegno per superare le difficoltà e le sofferenze causate dal tragico evento".
Il solenne rito funebre è stato celebrato dall'arcivescovo di Messina monsignor Calogero La Piana. "Soffriamo, e non poco, per la carente gestione di un patrimonio unico e prezioso, questo nostro territorio", ha detto l'arcivescovo durante l'omelia. "Un patrimonio, nostro territorio - ha aggiunto - troppo spesso però sfregiato e deturpato, incredibilemente e insopportabilmente violentato dal peccato dell'uomo: negligenza e non curanza, interessi privati ed egoistici, logiche perverse e speculazioni di ogni ordine e grado".
Nella tragedia di Messina "si è voluto polemizzare, giudicare e condannare con sufficienza e presunzione", ha accusato monsignor Calogero La Piana. "Ciò che non riusciamo a tollerare - ha detto - è il reiterato tentativo di strumentalizzare, per l'ennesima volta, il dramma di questa nostra terra e di questa nostra amata gente". "Si è parlato di tragedia annunciata - ha detto ancora l'arcivescovo - di stato di calamità. Troppe parole sono state dette. Ma la parola più bella che abbiamo ascoltato è quella pronunciata attraverso gesti concreti ed eroici, parola gridata silenziosamente da numerose forze umane, dalla loro grande generosità e dal loro coraggioso e ammirevole impegno". "Il vostro silenzio - ha detto l'arcivescono - miei cari fratelli defunti, è il grido più eloquente di ciò che tutti noi oggi osiamo sperare, chiedere e gridare ai responsabili della cosa pubblica: restituiteci la serenità".
"Dateci la garanzia di un piano di sicurezza - è stato l'appello dell'arcivescovo alle istituzioni - fatto di opere concrete e non di carte o di parole vuote e di circostanza, perché simili targedie non abbiamo più ad accadere".

"Faremo tutto in pochissimo tempo", ha assicurato il presidente del Consiglio Berlusconi rivolgendosi alle persone che gli si sono avvicinate all'uscita dalla cattedrale di Messina. "Bisogna fare un censimento per sapere chi vuole una casa nuova o chi preferisce aspettare la ricostruzione", ha detto ancora il premier parlando con alcuni sindaci dei piccoli comuni colpiti dal nubifragio della scorsa settimana.
"Messina aspetta l'intervento del governo e il governo è già arrivato, è stato pronto nella risposta e lo sarà ancora di più nei giorni che seguiranno", ha detto il ministro della Giustizia Angelino Alfano , che ha partecipato alle esequie in cattedrale.
Per il presidente del Senato, Renato Schifani, che ha rappresentato anche il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, quella siciliana "è una tragedia dalla quale i siciliani sapranno venir fuori con grande orgoglio. Confido nell'immediatezza dei lavori di ricostruzione, così come si è fatto per l'Abruzzo".
Il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, al termine della celebrazione dei funerali delle vittime dell'alluvione di Messina, ha  incontrato il presidente del Consiglio Berlusconi per fare il punto sulla situazione. Fermandosi con i giornalisti all'ingresso della cattedrale Lombardo ha spiegato: "Martedì prossimo riferirò in aula all'Assemblea regionale sicilana così comincerà il confronto sul dopo tragedia".

E in attesa che Raffaele Lombardo si insedi come commissario straordinario per l'emergenza Messina (l'incarico dovrebbe essere formalizzato entro questa settimana), si cominciano a profilare le prime ipotesi per dare un tetto agli sfollati delle aree colpite dal nubifragio.Il numero dei senza casa, attualmente, è di circa 950; ma la cifra, man mano che i tecnici vanno avanti nei controlli di stabilità degli edifici, cresce di giorno in giorno.
L'idea di costruire insediamenti in nuove aree, avanzata all'indomani del disastro dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, si scontra innanzitutto con la resistenza di parte della popolazione colpita (a Giampilieri si è costituito un comitato per la ricostruzione e la messa in sicurezza del territorio) e con la scarsità di luoghi pianeggianti nella zona jonica di Messina.
Le sole aree, parzialmente libere, che si prestano per la loro orografia a ospitare le nuove case, fanno notare i tecnici comunali, sono a Santa Margherita, zona dove sorge un campo sportivo, utilizzato in questi giorni come eliporto; e Galati, un territorio pianeggiante ma alluvionale, che richiederebbe interventi di bonifica. Tra i due siti, quello di Santa Margherita è meglio attrezzato e dispone già di opere d'urbanizzazione secondaria.
Ma l'ipotesi di nuovi insediamenti, sul modello L'Aquila, trova avversari anche a livello politico: se il presidente della Regione si è detto favorevole a un confronto, che sarà avviato a partire dalla seduta di domani all'Ars, c'è chi, come l'assessore ai Lavori pubblici Antonio Beninati, insiste per l'acquisto di appartamenti sfitti per sistemare gli sfollati, attualmente ospitati in alcuni alberghi di Messina.

Intanto è stato ripristinato nella notte il traffico ferroviario sulla Messina-Catania, nella tratta compresa fra la città dello Stretto e Santa Teresa Riva, che era stato interrotto l'1 ottobre scorso in seguito alle frane e ai numerosi smottamenti provocati dalla disastrosa alluvione. Fino ad oggi, i collegamenti erano stati assicurati dalle ferrovie con pullman sostitutivi lungo la tratta interessata. E la Protezione civile ha diffuso un allarme meteo per le prossime 24 ore nelle zone interessate dal nubifragio, dove prosegue il lavoro delle squadre dei vigili del fuoco e dei soccorritori.

L'ordinanza della Protezione civile per la realizzazione dei primi interventi - E dovrebbero presto arrivare 60 milioni di euro per la realizzazione dei primi interventi di superamento dell'emergenza per l'alluvione di Messina. A prevederlo è un'ordinanza di Protezione Civile, firmata da Berlusconi. Il provvedimento assegna alle famiglie che hanno avuto la casa distrutta un contributo fino ad un massimo di 600 euro mensili.
GOVERNATORE SICILIA COMMISSARIO DELEGATO - L'ordinanza nomina il presidente della Regione Siciliana a Commissario delegato per il superamento dell'emergenza nei Comuni di Itala, Scaletta Zanclea e Messina, limitatamente alle frazioni di Giampilieri, Briga, Molino, Santa Margherita Marina, Altolia e Pezzolo. Il Commissario delegato si avvale del sindaco di Messina in qualità di soggetto attuatore a cui saranno attributi specifici compiti con apposito provvedimento del medesimo Commissario, così come per gli ulteriori tre soggetti attuatori previsti dal provvedimento. Il Commissario delegato deve provvedere al rimborso delle spese sostenute dai Comuni per i primi interventi di soccorso ed assistenza alla popolazione, debitamente documentate; all'accertamento dei danni ed alla rimozione delle situazioni di pericolo; alla predisposizione di un piano degli interventi, indifferibili e urgenti, relativi al ripristino degli edifici e dei beni mobili privati distrutti o danneggiati dalla catastrofe, nonché alla complessiva risistemazione dell'area coinvolta dagli eventi, con relativo crono programma.

CONFRONTO CON COMUNITA' LOCALI - Per il piano degli interventi di ripristino degli edifici privati, il Commissario delegato, avvalendosi del confronto con le comunità locali coinvolte, definisce: le condizioni per il ripristino o la ricostruzione, o anche la delocalizzazione degli immobili in base alle prescrizioni normative vigenti, all'economicità dell'intervento da attuare ed alle esigenze derivanti dal mantenimento della coerenza edilizia complessiva dell'area colpita dagli eventi, purché in regola con la vigente normativa edilizia. Sarà compito del Commissario anche la definizione del fabbisogno finanziario necessario per la concessione di contributi in favore della popolazione le cui unità immobiliari siano state distrutte o danneggiate dagli eventi.

RIMUOVERE RISCHI, PREVENIRE DISASTRI - Gli interventi previsti dal piano devono, comunque, si legge nell'ordinanza, comprendere anche le opere necessarie a rimuovere i rischi e a prevenire il ripetersi di danni per la popolazione e le infrastrutture, nel caso di eventi analoghi a quelli dello scorso 1 ottobre, nonché le più urgenti indagini e attività progettuali per avviare il riassetto idrogeologico delle aree interessate.

FINO A 600 EURO/MESE A FAMIGLIE - Il Commissario delegato, anche avvalendosi dei sindaci, è autorizzato ad assegnare ai nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta o sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità, un contributo per l'autonoma sistemazione fino ad un massimo di 600 euro mensili, comunque nel limite di 100 euro per ogni componente del nucleo familiare abitualmente e stabilmente residente nell'abitazione; nel caso si tratti di un nucleo familiare composto da una sola unità, il contributo è stabilito in 300 euro. Inoltre, il Commissario delegato è autorizzato, laddove non sia stata possibile l'autonoma sistemazione dei nuclei familiari, a disporre per il reperimento di una sistemazione alloggiativa alternativa.

60 MILIONI PER EMERGENZA - Per la realizzazione dei primi interventi relativi all'attuazione dell'ordinanza, il Commissario delegato si avvale della somma complessiva di 60 milioni di euro: 20 a carico delle risorse assegnate alla Regione Siciliana, 20 del ministero dell'Ambiente e 20 del Fondo della protezione civile appositamente integrato dal ministero dell'Economia e delle finanze.

SITI STOCCAGGIO MATERIALI - Il provvedimento, inoltre, prevede la necessità che il Commissario delegato individui, d'intesa con l'Agenzia regionale per i rifiuti e le acque, gli appositi siti di stoccaggio provvisorio per il definitivo recupero o per lo smaltimento dei materiali provenienti dal crollo degli edifici, nonché quelli provenienti dalle demolizioni degli edifici danneggiati dagli eventi calamitosi. Per la parte relativa alla sospensione dei tributi sarà adottato uno specifico provvedimento da parte del ministero dell'Economia.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Ansa.it, La Siciliaweb.it]

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12 ottobre 2009
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