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60mila vetture annue e investimenti per 110 mln

La Dr Motor ha presentato il piano industriale per lo stabilimento di Termini Imerese. Ancora stretto il nodo occupazionale

06 ottobre 2011

Sessantamila vetture annue a regime nel 2017; investimenti per 110 milioni di euro; 1.312 occupati nel 2016 con assunzioni a partire dal 2012.
E' quanto prevede, secondo fonti sindacali, il piano industriale di Dr Motor per lo stabilimento Fiat di Termini Imerese, che l'imprenditore molisano Massimo Di Risio ha mostrato ieri ai sindacati nel corso del tavolo al ministero per lo Sviluppo economico.
Il primo lancio sul mercato avverrà nel 2013, secondo quanto hanno riferito i sindacati, mentre, nel 2012 verranno assunti 241 dipendenti. "Venerdì - hanno detto ancora i sindacati - Dr incontrerà le aziende dell'indotto per verificare la possibilità di stabilire contratti di fornitura, che evidentemente, se andassero in porto, garantirebbero la continuità dell'indotto".
Lunedì prossimo ci sarà un nuovo incontro tra i sindacati e Dr Motor che servirà a condividere il punto di vista dei lavoratori con i quali i sindacati si sono confrontati oggi, ancora in sciopero. Secondo l'amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri "ci sono stati passi in avanti nella direzione auspicata. Il problema è sull'indotto: abbiamo chiesto di condividere cos'è l'indotto (di quali aziende si compone)".

I numeri presentati da Di Risio hanno convito l'assessore alle Attività produttive della Regione siciliana, Marco Venturi, secondo il quale "l'azienda ha i piedi giusti per camminare". Confermando i dati riferiti da fonti sindacali durante l'incontro, Venturi ha ritenuto "abbastanza accettabili" i numeri relativi al volume produttivo pari a 60 mila auto l'anno e "soddisfacente" il numero degli occupati, pari a 1.312 a regime nel 2016. L'assessore della Regione siciliana ha inoltre annunciato di aver convocato per venerdì alle 11 l'azienda dell'imprenditore molisano per un incontro con l'indotto. "La nostra valutazione è sempre stata positiva e l'azienda sembra avere le gambe per camminare", ha aggiunto Venturi precisando che "la Regione Sicilia interviene con 150 milioni di euro per investimenti in infrastrutture su tutta l'area di Termini Imerese mentre 200 milioni sono stati già autorizzati dal Cipe per gli investimenti, per tutte le manifestazioni di interesse".

Meno convinti i sindacati, secondo i quali Rimangono diversi aspetti da chiarire nel piano industriale di Dr Motor per Termini Imerese. In particolare, i nodi riguardano i lavoratori delle aziende dell'indotto, gli ammortizzatori sociali e i lavoratori pensionabili.
"Ci sono ancora molti aspetti da approfondire relativi alla struttura del piano industriale e finanziario, alle condizioni che dovranno essere applicate ai lavoratori, al sistema di ammortizzatori sociali da utilizzare", ha commentato il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, che insiste: "non è accettabile che Fiat faccia semplicemente da spettatrice: il fatto che ci siano soluzioni certe per tutti gli occupati, sia di Termini che delle aziende dell'indotto, è un punto che rimane su cui anche la Fiat deve giocare il suo ruolo".
I sindacati chiedono numeri chiari sull'indotto (al momento si parla di 600 persone), mentre, il segretario nazionale della Uilm, Eros Panicali, chiede di incontrare anche il Lingotto "per chiarire in che condizioni Fiat lascia lo stabilimento, quanti sono quelli che possono andare in pensione con i requisiti e cosa mette in campo per incentivare questa soluzione". Anche per Bruno Vitali della Fim "sono necessari nuovi approfondimenti sull'indotto e sui dipendenti Fiat". Quindi, "non si può ancora dire la parola fine". Sulla stessa linea l'Ugl.

Alla fine, comunque, Fim Fiom e Uilm sono disponibili ad aprire una trattativa con la Dr Motor ma pongono cinque condizioni. Innanzitutto che Stato e Regione investano parte dei fondi pubblici messi a disposizione nel capitale della nuova società; Fiat metta in atto un'operazione solidarietà accompagnando alla pensione i lavoratori che hanno i requisiti e si faccia carico delle procedure di cassa integrazione per tutti i lavoratori coinvolti nel piano; salvataggio dell'intero bacino compresi dunque gli operai dell'indotto; applicazione da parte della nuova società del contratto nazionale di lavoro ma anche degli accordi aziendali in modo che i lavoratori non perdano salario e anzianità.

"Il Piano industriale della Dr Motor va sostenuto e rafforzato. Il governo nazionale deve fare la sua parte con investimenti e ammortizzatori sociali per garantire il rilancio dello stabilimento fiat, delle aziende dell’indotto e l’occupazione di tutti i lavoratori". Queste le parole del senatore del Pd Giuseppe Lumia. "I tavoli che seguiteranno da qui alle prossime settimane - ha aggiunto - servano per stabilire un piano dettagliato di impegni concreti da rispettare tappa dopo tappa. Non si può più perdere tempo, c’è bisogno di fatti se si vuole assicurare un futuro sano e produttivo per l’area industriale di Termini Imerese".

 

 

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06 ottobre 2011
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