A beautiful day
Paolo Patané e la nuova primavera gay palermitana. Un successo Il Pride LGBT di Palermo
Riceviamo e pubblichiamo da Piero Montana il resoconto della giornata conclusiva del Sicilia Pride 2010...
Dal 1976, anno in cui fondai con altri compagni la prima associazione politica degli omosessuali in Sicilia, il FUORI di Palermo, ho sognato una manifestazione come quella che si è svolta nel capoluogo siciliano giorno 19 giugno scorso con il Sicilia Pride LGBT.
Questo sogno si è realizzato grazie a Paolo Patané, nuovo presidente dell’Arcigay nazionale, che nativo di Giarre, ha subito realizzato una manifestazione nella sua città per ricordare la morte di due giovani omosessuali, Giorgio e Tony, che furono trovati ammazzati trent’anni fa nella campagna della sua città in provincia di Catania (LEGGI).
Figlio dei drammatici fatti accaduti a Giarre nel 1980, Patané può essere considerato come la persona più idonea su cui riporre la speranza per una nuova primavera gay siciliana.
Il Sicilia Pride svolto a Palermo si è infatti rivelato un successo inaspettato, su cui contare per altre eventuali e future manifestazione di piazza. Più di diecimila sono stati i partecipanti in gran parte giovanissimi, ultime leve della realtà LGBT palermitana, che con coraggio hanno sfilato in prima fila aprendo il corteo del Pride con il sottoscritto, la madrina della manifestazione, Vladimir Luxuria e Vanni Piccolo.
Un corteo lungo più di mezzo chilometro ha sfilato, sia pure per un breve tratto, per le vie del centro, con sei carri coloratissimi stracarichi di giovanissimi gay e lesbiche. Un carro tutto per loro hanno avuto Massimo Milani e Gino Campanella, la storica coppia gay palermitana da più di trent'anni insieme, in una vita coniugale, non riconosciuta dallo Stato.
Esibizionistica la comparsa al Pride dell'ex sindaco di Gela Rosario Crocetta, che dopo le foto di rito e l’incontro con la stampa ha disertato la manifestazione.
Delusione anche per il sindaco di Bagheria Biagio Sciortino, che dopo aver annunciato la sua presenza al Pride palermitano, si è guardato bene dal farsi vedere in giro con i manifestanti.
Intervistatissimo e fotografatissimo il sottoscritto che sfila con un cartello assai colorato raffigurante un eminente uomo di chiesa che inforca l’anima di un gay.
Responsabile dell’unico registro delle unioni civili in Sicilia, il sottoscritto ancora, pur non essendo tra gli organizzatori del Pride, è stato invitato a parlare dal palco. L’intervento seppure breve, come richiesto dalla segreteria del Pride, è uno dei più calorosi e viene accolto con molti applausi.
Presente al Pride palermitano Sara Crescimone dell’Open Mind di Catania, leader coraggiosa dei gay e lesbiche catanesi. Tra le presenze più significative ancora quella di Sergio Rovasio, segretario di Certi Diritti assieme a quella dei molti simpatizzanti e dei militanti della sua associazione provenienti da Milano, Roma e Catania e quelle di Alba Montori, Claudio Mori, Riccardo Peloso fondatori tra l’altro della Fondazione Massimo Consoli.
Quest’ultimi erano presenti anche a Giarre nella manifestazione indetta da Arcigay nazionale e dal comune della stessa città per ricordare Giorgio e Tony il 16 giugno scorso. Tra le presenze vanno pure segnalate quella dell’assessore comunale Pietro Pagano dell’amministrazione della Città di Bagheria che si è fatto volentieri fotografare con un gruppo di giovani dell’area socialista e radicale della nostra città.
Va detto pure che bravissimi sono stati nei loro interventi dal palco Vladimir Luxuria, Paolo Patané, Vanni Piccolo, uno dei fondatori del Circolo Mario Mieli di Roma, e Luigi Carollo (esponente di spicco dell'associazione palermitana Articolo Tre), vera rivelazione della serata e protagonista, assieme agli altri prima citati, della serata conclusiva del Pride palermitano.
Piero Montana
Responsabile del registro delle unioni civili di Bagheria