A Berlino ''Pittura tra Poesia e Teatro'', in mostra le opere del maestro siciliano Piero Guccione

All'Istituto Italiano di Cultura di Berlino la mostra di uno dei più importanti pittori viventi

Mare verticale, mare addormentato, mare morente, mare ondoso, mare irritato. Dappertutto ritroviamo questa sorta di ossessione nella pittura di Piero Guccione.
E poi le montagne siciliane, tondeggianti, aspre, bruciate, accecanti nella loro cromia fatta di gialli forti come il sole di Sicilia.
E le vallate, vasti spazi bruni lumeggiati da improvvise luci, e ombre dai contorni netti, come ritagliate, oppure ombre come vapori pieni d'afa.
La sua terra.

I segni di Guccione sono linee di orizzonte tracciate sul mare, definiti dal profilo delle montagne e dalle concave vallate. Forme che si confondono e che fanno sognare, riflettere. E anche quando ricorda i dipinti classici, Guccione non dimentica né da dove viene, né dove ritornerà.
E alla fine si torna al tempo. Il tempo di Caravaggio, di Michelangelo, di Cézanne, di Matisse e di Bacon, dell'attualità crudele ossia della Tecnica.

Di immagini della sua terra sarà composta la mostra dal titolo "Pittura tra poesia e teatro", organizzata e ospitata dall'Istituto Italiano di Cultura di Berlino, che sarà inaugurata oggi.

Piero Guccione nasce nel 1935 a Scicli, in provincia di Ragusa. E' uno dei più importanti pittori italiani viventi. Sue mostre personali si sono tenute in Italia e all'estero nelle più prestigiose gallerie d'arte tra cui: "Il Gabbiano" a Roma, "Claude Bernard" a Parigi, "James Goodman" a New York. Ha partecipato ad importanti esposizioni pubbliche, nazionali e internazionali come la Biennale di Venezia dove è stato cinque volte tra il 1966 e il 1988. Vastissima la sua biografia. Di lui hanno scritto letterati, critici e poeti. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni private e pubbliche italiane ed internazionali. Vive e lavora a Modica, Sicilia.