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A Canicattì (AG) intimidazioni a cooperativa Arci che gestisce terreni confiscati alla mafia

15 marzo 2006

Settanta piantine estirpate e un cane soffocato con una corda e abbandonato all'ingresso dei capannoni. L' intimidazione è stata compiuta nei terreni della cooperativa ''Lavoro e non Solo'' dell'Arci che a Canicattì (Agrigento) gestisce 19 ettari di campi confiscati alla mafia. Proprio l'altro ieri nei terreni della cooperativa che aderisce a Libera, dovevano essere piantati i paletti del nuovo vigneto e da alcuni giorni il campo era pieno di persone.
''Non è la prima volta che qualcuno si introduce di notte nei terreni anzi c'è stata un crescendo di atti contro la cooperativa - dice Calogero Parisi, presidente della cooperativa - nell'agosto 2005 durante il campo di lavoro per estirpare il vecchio vigneto, abbiamo trovato la serratura del capannone scassinata. A febbraio, invece, ci sono state rubate alcune attrezzature. E ora quest'altro episodio. È chiaro che la nostra attività dà fastidio''.

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15 marzo 2006
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