A Canneto di Caronia ritorna il fuoco!
Dopo un lungo periodo di calma, ritornano i misteriosi incendi nella piccola frazione messinese
Gli esperti, solerti e interessati, avevano lasciato gli abitanti (che erano stati allontanati dalle loro case), con buone speranze e tante parole di conforto. Era stato detto loro, da ingegnieri e studiosi, che dopo essere stato indetto lo stato di calamità naturale bastava munire di parafulmini ogni casa, che tutto si sarebbe messo a posto, e che a Canneto si sarebbero potuti dormire sonni tranquilli.
"Si tratta solo di fenomeni naturali", quindi bastava scoprirne la causa e tutto si sarebbe risolto.
I giornalisti, arrivati niente meno che dalla Danimarca, hanno fatto ritorno a casa, delusi che a Canneto non ci fosse di mezzo il diavolo
Se a tranquillizzare c’è pronto uno studioso, per quale motivo si deve continuare a dubitare?
Se a dire che "si tratta di semplici fenomeni naturali" è uno esperto in materia, perché mai si dovrebbe continuare a pensare chissà a quali magagne da attribuire all’Enel, alle compagnie telefoniche o alle ferrovie?
Il problema è che a Canneto di Caronia, ieri pomeriggio sono divampati nuovamente degli incendi in maniera inspiegabile nonostante le abitazioni siano ancora scollegate dalla rete elettrica. Inoltre si sono verificate anomalie sui telefoni cellulari, con la comparsa sui display di strani simboli grafici, e sono scattate da sole le chiusure automatiche di alcune autovetture, tutto sotto gli occhi dei carabinieri.
L’altro problema è che l'ipotesi della causa elettrostatica dei fenomeni (quella degli "aculei", se vi ricordate, ndr) non è stata definitivamente avvalorata dagli scienziati, che continuano a esaminare i risultati dei lunghi e complessi rilievi compiuti a Canneto nei giorni immediatamente successiva alla prima comparsa dei roghi spontanei.
Il sostituto procuratore di Mistretta, Enza Napoli, che aveva già aperto un fascicolo di atti relativi sugli incendi di Canneto, ha ordinato il sequestro dell'area della via del mare dove sorgono le case in cui divampano focolai. Per le abitazioni vige ancora l'ordinanza di sgombero del sindaco Pedro Spinnato. Il magistrato ha concesso a uno solo dei proprietari delle abitazioni di rimanere in casa per presidiare in caso vi fossero altri incendi. "Aspettiamo di capire meglio - ha detto il sindaco Spinnato - I fenomeni erano scomparsi naturalmente, e non ci spieghiamo cosa abbia causato la loro improvvisa ripresa. Il ritorno dei fenomeni ci dà probabilmente qualche elemento in più, però è fondamentale che venga rispettato l'impegno di sistemare le centraline 24 ore su 24".
Il professor Giuseppe Maschio, docente della facoltà di Ingegneria dell'Università di Messina e componente della commissione regionale Grandi Rischi incaricato di studiare il fenomeno sta tornando a Caronia su incarico della Protezione Civile. "Vado a Canneto - ha detto - per capire che cosa sta accadendo. Noi ci eravamo fermati in attesa dell'esito dell'inchiesta giudiziaria, aperta dalla Procura di Mistretta, e del monitoraggio della Protezione Civile. Adesso bisognerà capire quali sono le novità".
A questo punto sorgono spontanee alcune domande:
Cosa si è fatto, quindi, per tutto questo tempo a Canneto di Caronia?
Si lavora ancora solo ed esclusivamente sulla teoria degli aculei?
Basta sul serio armarsi di parafulmine per eliminare il misterioso problema?
E’ mai possibile che una commissione chiamata "Grandi Rischi", incaricata di studiare il fenomeno, abbia ritenuto opportuno fermarsi ed aspettare?
Insomma, tutti aspettano qualche risposta… ma a dare qualche risposta seria…