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A Catania si respira la stessa aria della facoltà di Farmacia

Il gip di Catania ha disposto il dissequestro della sede della facoltà di Farmacia dell'università etnea

18 maggio 2009

La settimana scorsa il gip di Catania, Antonino Fallone, ha disposto il dissequestro della sede della facoltà di Farmacia dell'università etnea alla quale l'8 novembre del 2008 erano stati posti i sigilli nell'ambito di un'inchiesta per disastro ambientale e gestione di discarica.
Restano però sequestrati i laboratori, e le stanze attigue, dove, secondo l'accusa, i rifiuti speciali sarebbero stati eliminati gettandoli nei lavandini. Nell'ambito della stessa inchiesta, in cui sono indagate nove persone, è stato aperto un fascicolo sulla morte sospetta di ricercatori che lavoravano nella struttura.

Il provvedimento del gip Fallone arriva dopo la richiesta presentata dal legale dell'università, Guido Ziccone, secondo il quale i locali esaminati dai periti "sarebbero fruibili in condizioni di assoluta sicurezza ambientale". La Procura aveva espresso parere negativo al dissequestro.
Il rettore Antonio Recca aveva sottolineato che la richiesta era stata avanzata con l'intento di "fare procedere l'inchiesta e l'incidente probatorio disposto dal gip ma senza mantenere lo stato di grave disagio in cui attualmente versano studenti, professori e impiegati".
"Allo stato attuale non esistono sostanziali diversità tra l'aria ambiente della città di Catania e quella all'interno dei locali della palazzina universitaria oggetto del monitoraggio", affermano i periti nominati dal gip in un'anticipazione della sintesi del loro esame.
La perizia, che è alla base della decisione di dissequestro parziale della struttura, rileva come dai controlli eseguiti emerga che "rimare la necessità di svolgere indagini nel seminterrato dell'edifico, dove si trovano i laboratori, che pertanto devono rimanere sequestrati".

Sono nove le persone indagate dalla Procura della Repubblica di Catania nell'ambito dell'inchiesta. Tra loro c'è anche l'ex rettore e attuale parlamentare della Camera dei deputati del Mpa Ferdinando Latteri. Gli altri indagati sono i componenti in carica nel 2005 della commissione permanente per la sicurezza, un medico addetto alla sicurezza e l'ex direttore amministrativo dell'università. L'università si è costituita come parte lesa nel procedimento avviato dalla Procura. [Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, Ansa.it]

- Quelle morti sospette alla facoltà di Farmacia (Guidasicilia.it, 29/11/08)

- La facoltà cancerogena (Guidasicilia.it, 13/12/08)

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18 maggio 2009
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