A Febbraio in Sicilia si terrà il III Seminario sull'Internazionalizzazione delle Imprese siciliane locali
Dopo il successo delle due precedenti edizioni del convegno-fiera, quest'anno l'Istituto Isas di Palermo organizza il terzo ''Workshop per l'internazionalizzazione delle imprese siciliane'', con importanti novità. L'evento, organizzato assieme al consorzio Med Europe Export di Confindustria e che vede fra gli sponsor istituzionali il Banco di Sicilia, si svolgerà dal 7 al 10 febbraio prossimi.
41 i buyers presenti a questa edizione provenienti da Australia (3), Repubblica Slovacca (2), Polonia (2), Malta (2), Algeria (1), Cina (1), Russia (1), Canada (1), Germania (1), Belgio (1), Francia (2), Inghilterra (1), Irlanda (1), Spagna (2) e Stati Uniti d'America (20).
Per sviluppare i risultati della sperimentazione effettuata nel corso del progetto ''Sicily World'' e dei due precedenti convegni-fiera, l'Isas, tramite il buyer siculo-americano Giuseppe Carollo di Brooklyn, ha inviato a 3.325 aziende di import-export di Usa e Canada un questionario sull'interesse per i prodotti ''Made in Sicily''.
''Il modello messo a punto dall'Isas - spiega il presidente dell'istituto, Giuseppe Noto - e descritto nel volume 'Economia e internazionalizzazione' di Antonio Purpura e Massimo Paoli, edito da Franco Angeli, prevede un lungo periodo di preparazione delle imprese siciliane al rapporto con i mercati internazionali. Ne abbiamo formati alcune centinaia (c'è in corso la preparazione di 70 aziende della provincia di Trapani) e li abbiamo riuniti in associazioni provinciali denominate 'Spes' (Specialità di Sicilia). Nel corso dei workshop l'incontro con i buyers è servito, e servirà anche quest'anno, ad avere da loro prima di tutto un giudizio sulla qualità dei prodotti, sulla loro rispondenza alle normative vigenti nei Paesi d'esportazione e sulla capacità delle nostre imprese di garantire forniture, affidabilità e costanza di requisiti. Finora - ha spiegato ancora - abbiamo ottenuto ottimi risultati nel 75% dei casi, e il 50% delle aziende ormai esporta con regolarità. Per questo abbiamo deciso di estendere l'attività dei workshop ad altri settori che, secondo le nostre analisi, hanno notevoli potenzialità verso i mercati esteri''.
Il modello dell'Isas, infine, prevede, al termine del percorso, la creazione di un ''consorzio ombrello'' regionale capace di esportare i prodotti aderenti sotto un unico marchio di riconoscimento.