A Fontanarossa (CT) passeggeri in calo del 12,2%
Il novembre scorso si è chiuso con un flusso di 204.693 passeggeri, vale a dire un "meno" 12,2 per cento rispetto allo stesso mese del 2000 (con 233.040 viaggiatori).
Il dato negativo si evidenzia maggiormente- sempre nel novembre scorso - con il numero dei movimenti velivoli, 3.177, cioè un "meno" 16,6 per cento rispetto al novembre 2000, quando si sono registrati 3.811 movimenti velivoli.
Anche l'aeroporto di Catania, dunque, sta subendo, se pure in maniera fortunatamente contenuta, la crisi del comparto aereo che sta investendo tutto il mondo dopo i tragici attentati dell'11 settembre scorso a New York, Washington e Pittsburgh: l'"effetto Bin Laden", il timore di attentati indiscriminati, ha raggiunto Catania, e probabilmente si avvertirà maggiormente nel futuro.
Adesso si vola più per necessità, che per piacere.
Il trend positivo, oscillante dal 2,6 di gennaio al 9,4 di giugno, si è interrotto nei mesi estivi per cause che non riguardano il terrorismo: l'inversione di tendenza nel flusso passeggeri si è registrata, infatti, nei mesi di luglio ed agosto, dovuta esclusivamente alla chiusura dell'aeroporto per periodi alternati e a volte di lunga durata, provocata dalla nube e dalla cenere vulcanica per l'eruzione dell'Etna.
Questo mese di dicembre non solleverà purtroppo le sorti del traffico dell'aeroporto di Fontanarossa, e a fine anno il "tetto" dei quattro milioni di passeggeri difficilmente sarà superato. Allo scalo catanese ha nuociuto pure la chiusura della linea Catania-Roma-Catania effettuata dalla National Jet Italia-British Airways, l'abbandono della Compagnia di bandiera belga Sabena, la diminuizione dei voli dell'Air Malta, la disdetta di molti voli charter.