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A Gaza i bambini muoiono di paura

Israele ha lanciato l'offensiva di terra: ''Durerà molti, lunghi giorni''. La popolazione è allo stremo

05 gennaio 2009

"In questi giorni due bambini sono morti di paura, uno dopo aver visto bombardare una casa, aveva 12 anni, l'altra ne aveva 16, era in casa, ha sentito arerei sganciare missili... Sono morti di spavento. La situazione per loro qui è infernale".
E' questo l'agghiacciante racconto di monsignor Manawel Musallam, parroco di Gaza, che descrive quanto sta succedendo in questi giorni a Gaza City.
Il Medio Oriente è di nuovo, ancora, in guerra... Sabato, nell'ottavo giorno dell'operazione 'Piombo Fuso' è iniziata l'offensiva di terra israeliana a Gaza. Un'operazione che durerà "molti giorni", ha detto un portavoce militare israeliano alla rete televisiva Channel 2. "Non sarà una gita scolastica - ha affermato il portavoce Avi Benayahu - durerà molti lunghi giorni". La rete televisiva Channel 10 ha informato invece che il governo israeliano ha autorizzato il richiamo di altri riservisti.
"L'obiettivo è distruggere l'infrastruttura terroristica di Hamas nell'area delle operazioni", ha aggiunto il portavoce dell'esercito Avital Leibovitch commentando l'inizio dell'incursione.

Un primo pesante scontro a fuoco fra soldati israeliani e militanti di Hamas è avvenuto nella Striscia di Gaza poco dopo l'inizio dell'operazione di terra, che è stata preceduta da un massiccio e prolungato bombardamento dell'artiglieria. I cannoni israeliani hanno colpito obiettivi lungo tutta la linea del confine, mentre unità della marina hanno sparato dal mare contro il quartier generale di Hamas a Gaza. L'utilizzo dell'artiglieria è stato accompagnato da un'intensificazione dei raid aerei. Nella sola giornata di sabato sono stati colpiti più di 40 obiettivi di Hamas. Centrata anche una moschea nel nord della Striscia: 11 i morti e 50 le persone ferite, 24 delle quali in maniera grave.

Ieri, nel secondo giorno dall'inizio dell'offensiva di terra israeliana e dopo l'occupazione della parte nord di Gaza, la truppe dello Stato ebraico sono arrivate nel centro della città. Secondo fonti mediche palestinesi l'esercito israeliano ha colpito un'area commerciale nel cuore di Gaza provocando diverse vittime tra i civili.
Hamas ha riferito di aver catturato durante gli scontri due soldati dello Stato ebraico. Israele ha subito smentito la notizia, un portavoce militare israeliano ha assicurato: "Non ci è giunta al momento nessuna informazione di questo tipo". L'esercito israeliano ha confermato invece che 30 dei suoi soldati sono rimasti feriti in modo grave durante l'attacco di terra, smentendo però l'uccisione di nove soldati annunciata da Hamas. E un portavoce militare israeliano ha riferito che decine di militanti di Hamas sono stati colpiti durante i primi combattimenti a Gaza.
Infine, nel raid di questa notte, l'aviazione israeliana ha attaccato 130 obiettivi, mentre le forze terrestri hanno continuato ad avanzare nella Striscia di Gaza.

Secondo fonti mediche citate dalla tv satellitare araba al Jazeera, sarebbero 18 i palestinesi uccisi stamane a causa dei raid israeliani su vari settori della striscia di Gaza. Tra le vittime dell'azione dell'esercito ci sarebbero tre bambini palestinesi, rimasti uccisi nell'attacco di un carro armato israeliano, mentre erano nella loro casa nella parte orientale di Gaza City. Stando alle stesse fonti, diversi altri palestinesi sono rimasti feriti nello stesso episodio accaduto nel quartiere Zeitoun di Gaza. Testimoni locali riferiscono anche di una famiglia (padre, madre e cinque figli) morti per una cannonata della marina israeliana contro una casa nel campo profughi della spiaggia di Gaza. Fonti di Gaza hanno inoltre riferito che sono più di 50 i palestinesi uccisi e 200 i feriti da quando è partita l'operazione di terra.



In totale i morti palestinesi sono almeno 520 e i feriti 2.500 dall'inizio dell'operazione «piombo fuso», scattata sabato 27 dicembre. Tra le vittime si contano 87 bambini, secondo il bilancio fornito dal capo dei servizi di pronto soccorso locali, Muawiya Hassanein.
E mentre la diplomazia internazionale cerca una via d'uscita con scarsi risultati, la situazione umanitaria già precaria nella Striscia si fa sempre più grave. L'elettricità è stata interrotta nella maggior parte delle località e la penuria di carburante si fa sempre più grave. A Gaza City, sorvolata da aerei militari israeliani, chiusi i negozi e gli edifici pubblici. Strade vuote, a eccezione delle file davanti alle panetterie in previsione di un assedio prolungato. La rottura di condutture idriche e sistemi fognari ha allagato molte strade. La Compagnia telefonica palestinese ha comunicato che nella Striscia il 90% della rete di telefonia mobile è fuori servizio come numerose linee terrestri, a causa delle frequenti interruzioni dell'elettricità e dell'impossibilità dei tecnici di raggiungere le sedi di lavoro.
"Tremiamo come i nostri figli - hanno raccontato alcuni abitanti del quartiere di Zeitoun - prima di quest'offensiva era l'embargo che ci uccideva. Questa situazione è insopportabile". Il Pam (Programma alimentare mondiale) ha denunciato una situazione alimentare "spaventosa".
Sono molti civili di Beit Lahyia (nel nord della Striscia, da dove è iniziata l'operazione di terra israeliana) che hanno lasciato le loro case per rifugiarsi nelle abitazioni di parenti e amici nella zona considerata più sicura di Jabaliya. Ad informare di tale esodo il sito israeliano Ynetnews, aggiungendo che la gente è partita a piedi nel timore che le automobili vengano prese di mira dagli aerei israeliani.

Nonostante tutto l'offensiva israeliana non ha fermato i missili Qassam di Hamas. Tre razzi sono stati sparati stamane dalla Striscia di Gaza contro il Negev israeliano, senza causare vittime né danni. Al Jazeera riferisce anche di "violenti combattimenti tra elementi della resistenza palestinese e le truppe israeliane" a est della Striscia. Il ministro della Sanità di Hamas, Bassem Naeem, ha ordinato al personale sanitario di proibire ai combattenti armati di salire sulle ambulanze in modo "da non dare agli israeliani una scusa per attaccare i veicoli".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Repubblica.it, Corriere.it]

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05 gennaio 2009
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