A Lampedusa è tutto apposto... oppure no?
Secondo il governo la situazione sull'isola è sotto controllo. Opposto il parere dell'opposizione
"La situazione a Lampedusa è sotto controllo". Ieri dalla Sardegna, il premier Silvio Berlusconi ha rassicurato così i cittadini dell'isola sull'allontanamento in massa degli extracomunitari dal Centro di prima accoglienza. Al presidente del Consiglio ha fatto eco in un secondo momento il ministro dell'Interno Roberto Maroni: "La situazione è sempre stata sotto controllo". Berlusconi ha parlato di "crisi contingente" e ha cercato di rassicurare gli abitanti di Lampedusa. "I cittadini devono stare tranquilli - ha detto il premier - perché la situazione è sotto controllo. Faremo delle cose per compensarli ("Ho già parlato con l'Eni per il prezzo del petrolio per i pescherecci" ha annunciato in un secondo momento il premier) e martedì Maroni incontrerà a Tunisi il ministro dell'Interno tunisino e il presidente Ben Alì per stabilire le modalità per far rientrare i 1.200 tunisini".
Maroni nel frattempo ha rivendicato la scelta di creare a Lampedusa il nuovo centro per le espulsioni. E sugli episodi di sabato ha precisato: "Il fatto che i clandestini fossero tenuti a Lampedusa ha impedito che potessero scappare, come sarebbe potuto avvenire in un altro posto". "Motivo in più - ha aggiunto - per confermare la decisione che abbiamo preso: dall'isola dovranno essere tutti rimpatriati".
Il senatore della Lega Nord Roberto Castelli, sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, da parte sua ha chiesto al ministro Maroni di "tenere duro nella politica di rigore nei confronti dei clandestini". L'altro esponente del Carroccio, il ministro Roberto Calderoli propone di fare di Lampedusa un porto franco "come Livigno". "Dobbiamo dare - ha spiegato il ministro leghista - qualcosa in più a Lampedusa e vedremo nel prossimo consiglio dei ministri. Lampedusa vive una situazione di isolamento e i servizi devono essere rafforzati". "Inoltre visto che a Livigno è stato fatto un porto franco - sottolinea ancora Calderoli - credo che il porto franco possa essere fatto anche a Lampedusa".
"Tutti a casa. Deve scattare una immediata operazione di rimpatrio dei clandestini che sbarcano a Lampedusa. Fermezza e decisione sono le uniche risposte per chi invade le piazze delle nostre città con presunte preghiere-minaccia o manifesta sull'isola", ha infine affermato Maurizio Gasparri presidente dei senatori del Pdl. "L'emergenza immigrazione è peraltro una questione europea. E invece - prosegue - l'Ue sta a guardare. Lampedusa è frontiera d'Europa. E l'Unione deve dare sostegno e risorse all'Italia. L'azione del Governo, che sarà rapida e decisa, merita pieno appoggio. Chi non ha diritto deve andare via dall'Italia. Subito".
"A Lampedusa - ha detto il vicesegretario del Pd Dario Franceschini - il governo ha violato i più elementari diritti umani".
"Il governo è in difficoltà su tutto, a cominciare da sicurezza e immigrazione, ma non riesce a riconoscerlo" ha affermato il senatore Pd Roberto Di Giovan Paolo. "Il governo italiano - gli ha fatto eco Giusto Catania - è del tutto incapace di gestire un fenomeno migratorio di dimensioni irrisorie rispetto al flusso di arrivi estivi e viola le più basilari norme internazionali ed europee per l'accoglienza di migranti e richiedenti asilo". "Chiedo - ha aggiunto l'europarlamentare di Rifondazione Comunista - al vicepresidente della Commissione europea, Jacques Barrot, di accelerare i tempi per la sua visita sull'isola, prevista per i prossimi mesi".
[Informazioni tratte da Ansa.it, Corriere.it, La Siciliaweb.it]