A Marsala il primo Festival del Giornalismo d'Inchiesta
Tre giorni per la libertà d'informazione. Ad inaugurarlo sarà Roberto Saviano
Nei giorni 8, 9, 10 maggio si terrà a Marsala (TP) il primo Festival del Giornalismo d'Inchiesta organizzato dal Comune di Marsala, in collaborazione con Sosia & Pistoia, Mismaonda e Communico.
Tre giorni con giornalisti, fotoreporter, scrittori, video operatori. Ad inaugurare il festival sarà Roberto Saviano, con un video registrato per l'occasione a cui seguirà il conferimento della cittadinanza onoraria a Giuseppe Gualtieri, il questore che ha arrestato Bernardo Provenzano.
Giornalismo d'inchiesta vuol dire libertà d'informazione, ricerca della verità, nessuna appartenenza a partiti o schieramenti politici, distanza da potentati economici o religiosi. Per stare dalla parte di chi vuole semplicemente sapere. E' quanto cercano di fare molti giornalisti, anche italiani, anche giovani, pur in una situazione di generale difficoltà e che saranno ospiti e protagonisti di questo festival.
A fare da corollario a questa rassegna, di cui si spera in molti sentano l'esigenza, ci saranno anche David Riondino, Neri Marcorè, Franz Di Cioccio e gli Slow Feet, Ascanio Celestini. Quindi non solo seminari e incontri sul giornalismo, ma anche musica, teatro, cinema e tutti quei linguaggi che si sforzano, appassionandosi, di rappresentare la vita intorno a noi.
Nei tre giorni, che avranno come cornice il bellissimo centro storico di Marsala (strade e piazze saranno messe a disposizione per l'evento), saranno affrontate le questioni riguradanti l'informazione in Italia a partire dal giornalismo d'inchiesta, in relazione anche alla attuale crisi dei quotidiani e al prepotente sviluppo dell'informazione on line.
E saranno tanti e avvincenti i temi che giornalisti professionisti, free lance, scrittori, reporter, documentaristi, testimoni della società civile (molti di essi autori recenti di libri inchiesta di successo) proveranno a scandagliare e raccontare, alla ricerca di un'Italia più sana, più civile e più libera: dalle mafie e la criminalità alla stagione del terrorismo e delle stragi, dallo Stato parallelo e i servizi segreti alla riapertura del caso Pasolini, dal lavoro di oggi tra precariato, nuove opportunità e stipendi d'oro all'informazione come strumento di democrazia e libertà contro censure, bavagli e leggi liberticide.
E se tanti saranno i temi, altrettanti saranno i protagonisti. Tra gli altri: Antonella Mascali (autore di "Lotta civile, testimonianze di familiari di vittime delle mafie"), Nando dalla Chiesa (autore del recente "Album di famiglia"), Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza (autori di "Profondo nero", libro che ha fatto riaprire il caso Pasolini e di un documentario per la regia di Paolo Maselli con intervista inedita a Pino Pelosi, che sarà proiettato), Giovanni Fasanella e Gianfranco Pannone (autori entrambi del film "Il Sol dell'avvenire" sulla nascita delle Br, offerto in visione), Gianni Dragoni e Giorgio Meletti ("La paga dei padroni", inchiesta sul sistema retributivo degli imprenditori italiani), Luca Rastello ("Il mercato sono io", testimonianza sul traffico di cocaina), Ferruccio Sansa e Marco Preve ("Il partito del cemento", inchiesta sulla speculazione edilizia in Liguria), Raffaele Oriani e Riccardo Staglianò ("I cinesi non muoiono mai"), insieme al fotografo Michele Borzoni, Antonio Castaldo ("Un Paese di baroni", inchiesta condotta con Davide Carlucci sull'università e i concorsi truccati), Sandro Provvisionato ("Doveva morire", sul caso Moro, con Ferdinando Imposimato). Inoltre Marco Travaglio, Vauro, Tano Gullo e Beatrice Borromeo presenteranno in anteprima "Italia Annozero", e Oliviero Beha.
Ai dibattiti interverranno i magistrati Roberto Scarpinato (autore con Saverio Lodato de "Il ritorno del principe"), Antonio Ingroia e l'ex Procuratore aggiunto a Torino Bruno Tinti ("Toghe rotte" e "La questione immorale"). Uno spazio specifico sarà dedicato all'incontro per promuovere la costituzione di un Centro per il Giornalismo libero, su proposta di Andrea Cairola, già funzionario dell'Unesco a Parigi per la libertà di stampa nel mondo. Per la sezione "Professione Reporter" sarà presentato in anteprima parte del documentario inedito sul traffico di armi e le guerre, a cura di Gianfranco Pangrazio e, in omaggio a Giorgio Fornoni, valoroso fotoreporter e giornalista freelance, un video a lui dedicato.
Infine gli spazi serali saranno riservati agli spettacoli di Franz Di Cioccio e la sua band (Slow Feet) con la riproposta del repertorio di Fabrizio De André, al monologo di Ascanio Celestini "Le parole si vendono", a gruppi musicali locali, allo spettacolo di Neri Marcorè, al reading finale di David Riondino e al concerto jazz del duo Fabrizio Bosso e Irio De Paola.