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A Messina un nuovo caso di influenza A

Ed essere ricoverato un 17enne. E nel liceo da lui frequentato l'intera classe ha disertato le lezioni

24 settembre 2009

A Messina si è registrato un altro caso di influenza A. Questa volta si tratta di uno studente di 17 anni che è stato ricoverato nel policlinico di Messina. La notizia è stata diffusa dal sindaco Giuseppe Buzzanca. Il giovane è stato ricoverato sabato scorso, lo stesso giorno nel quale al nosocomio Papardo, è morta Giovanna Russo, la donna di 46 anni prima vittima in Italia del solo virus A/H1N1 (LEGGI). Proprio secondo quanto reso noto dal sindaco, il giovane sarebbe compagno di istituto della figlia della donna morta sabato.
Il ragazzo è uno studente del liceo "La Farina" di Messina. "Si deve sottolineare - ha aggiunto il sindaco - che il preside del liceo molto diligentemente mi ha subito avvertito, visto anche il mio ruolo anche di massima autorità sanitaria della città. A mia volta ho avvertito il direttore generale del Policlinico, Giuseppe Pecoraro, che si è subito messo a disposizione con tutta la struttura sanitaria attivandosi nel modo migliore".
Nel prossimo incontro con la unità di crisi che si svolgerà il prossimo lunedì al Comune, il sindaco chiederà che venga mandato a Messina un kit per eseguire gli esami per verificare la presenza del virus in loco. "Ho parlato con il vice ministro Fazio - ha concluso Buzzanca -, che ha concordato che non bisogna creare allarmismi e stare tranquilli".

Il ragazzo è stato prima visitato al Pronto soccorso e poi ricoverato nel reparto di malattie infettive perché secondo i sanitari aveva dei sintomi che potevano far ipotizzare la presenza del virus influenzale. "Abbiamo subito svolto gli esami del caso - ha detto il professor Giuseppe Sturniolo, direttore dell'unità operativa di malattie infettive - Subito è stato sottoposto ad una una tac, ai raggi al torace e abbiamo somministrato antibiotici. Poi abbiamo prelevato dei campioni con un tampone che abbiamo spedito al centro di riferimento di Palermo".

Nonostante gli inviti alla tranquillità e alla calma, questa mattina la 2E del liceo classico "G. La Farina" di Messina, la classe del 17enne ricoverato al Policlinico di Messina, è rimasta pressoché deserta.
Tra gli studenti c'è qualche timore. "Sono un compagno di classe di Marco, sappiamo che sta bene e siamo contenti. I miei compagni erano preoccupati e non sono venuti a scuola, io sono stato più coraggioso" dice S.B., 18 anni, l'unico alunno della 2E che oggi si è presentato in classe. "Lunedì - assicura - tutti i miei compagni saranno presenti".
Di fronte al portone dell'istituto il preside, Pio Lo Re, ha dovuto faticare non poco per convincere gli alunni ad entrare a scuola. "Qualche preoccupazione c'è - ammette - però visti i dati forniti dal vice ministro Fazio dobbiamo considerare che almeno metà degli alunni si ammalerà. È una cosa del tutto normale, non dobbiamo creare allarmismi". "Comunque, appena saputo dell'infezione - ha aggiunto Lo Re - abbiamo fatto disinfettare l'aula frequentata dal ragazzo. In passato abbiamo fatto delle azioni di prevenzione all'interno dell'istituto, distribuendo agli studenti la circolare del ministero, facendo tenere una lezione sul virus dal prof. Ioli e anche facendo affiggere dei cartelli con i consigli su come evitare i contagi". "Più tardi - prosegue il preside - ci sarà un controllo da parte di un dirigente dell'Asp di Messina, noi siamo convinti che non ci siano pericoli, ma se il sindaco che è la massima autorità sanitaria cittadina o l'Asp decideranno di chiudere la scuola per precauzione ci adegueremo".

Intanto le condizione dell'uomo di 43 anni di Partanna (Tp), cui è stata diagnosticata l'influenza A, e ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani (LEGGI), "rimangono serie, anche se stazionarie", ha informato l'ufficio stampa dell'Asp. Dall'altro ieri il paziente è sottoposto a terapia antivirale e i sanitari, che stanno valutando l'evolversi della situazione, sono in contatto con il gruppo di studio sulla pandemia istituito al ministero della Salute. I sanitari, alla domanda se il paziente reagisce alla terapia antivirale, attraverso l'ufficio stampa, hanno ribadito che le condizioni sono "stazionarie". "Il paziente - aggiungono dalla direzione - non è intubato e non soffrirebbe di altre patologie. La presenza del virus è stata confermata dagli esami effettuati".

[Informazioni tratte da Ansa.it, La Siciliaweb.it]

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24 settembre 2009
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