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A Milano il 'caso Ruby' si fa doppio

Riprende il processo con udienza doppia per Silvio Berlusconi, Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti

03 ottobre 2011

Caso Ruby su un doppio binario, oggi, al palazzo di Giustizia di Milano. Mentre al primo piano del Tribunale, nell'aula della prima corte d'Assise, riprende il processo immediato a carico di Silvio Berlusconi, accusato di concussione e di prostituzione minorile, al settimo piano del palazzo, in un'aula a porte chiuse, prosegue l'udienza preliminare a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, tutti e tre accusati di induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile per il 'giro' di ragazze 'reclutate' per partecipare alle serate organizzate dal premier nella sua residenza di Arcore.

Si inizerà con il processo a carico del premier nell'aula che ormai da mesi viene, per le cause riferite al Cavaliere, transennata e 'pattugliata'. Terminate le schermaglie procedurali, si dovrebbe 'procedere con l'analisi delle fonti di prova dell'accusa e della difesa, quindi verso un calendario per cominciare a citare il gran numero di testi che le parti hanno già indicato nelle loro liste'. Ma prima di parlare di testi, è molto probabile che la difesa di Silvio Berlusconi presenti nuove richieste. Quasi sicuramente Niccolò Ghedini e Piero Longo, legali del premier, torneranno alla carica con la tesi dell'inutilizzabilità delle intercettazioni perché avrebbero violato le prerogative del 'parlamentare Berlusconi'. Soprattutto la difesa potrebbe chiedere ai giudici della quarta sezione penale di fermare il processo fino alla decisione della Corte costituzionale sul conflitto tra poteri sollevato da Montecitorio nell'estate, per il quale i magistrati milanesi si sono costituiti una decina di giorni fa. La Consulta ha fissato la data della discussione al 7 febbraio del prossimo anno ed è molto probabile che i legali del leader del Pdl cercheranno di ottenere un lungo stop fino a quella data. La decisione, nel caso, sarà tutta nelle mani dei giudici. Tecnicamente il Tribunale può proseguire i lavori senza subire alcuna sosta dal momento che il verdetto della Consulta sospende la sentenza, non il dibattimento. E' vero però che ragioni di mera opportunità hanno suggerito, in alcuni casi, la sospensione dei lavori. Nel recente passato, a Milano, il ricorso alla Consulta aveva suggerito al giudice monocratico Oscar Magi di 'fermare' il processo sul rapimento dell'ex imam milanese Abu Omar. Di certo la Procura si opporrà con tutte le forze a uno slittamento di oltre quattro mesi non fosse altro che per quel carattere di 'immediato' che caratterizza il procedimento a carico di Berlusconi. Prima di parlare di liste testi e di date dove citare testimoni, dunque, è probabile che le parti si ritrovino a scontrarsi su altri piani.

Per quanto riguarda invece Emilio Fede, dell'ex agente dei vip Lele Mora e della consigliera regionale Nicole Minetti il gup di Milano Maria Grazia Domanico potrebbe decidere già oggi sul rinvio a giudizio. In aula è presente solo la consigliera regionale che, prima di entrare, non ha rilasciato alcuna dichiarazione. L'udienza preliminare che si svolge a porte chiuse vedrà protagonista oggi la Procura che dovrebbe replicare alle arringhe dei difensori in materia di competenza. Presente anche Imane Fadil, una delle 32 ragazze di Arcore che potrebbe avanzare la richiesta di costituzione di parte civile così come già fatto dalle due ex miss Piemonte Ambra e Chiara. [Adnkronos/Ign]

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03 ottobre 2011
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