A Natale, sulle tavole siciliane, le pesche si mangeranno con il panettone

La pesca profumata e succulenta è il frutto estivo per antonomasia ma dal prossimo Natale sarà sulle tavole siciliane. Non si tratta di una produzione modificata geneticamente o di un prodotto di serra, ma semplicemente di una coltivazione biologica. In provincia di Ragusa infatti, la Coldiretti siciliana con la collaborazione della Sezione Operativa di Assistenza Tecnica di Ragusa ha perfezionato la produzione allestendo dei campi sperimentali che sono riusciti con successo ad avviare una discreta produzione. Il sapore è un pò meno intenso di quello estivo ma ugualmente piacevole e la polpa dura si presta a una lunga conservazione nella paglia senza il supporto di agenti chimici. Comunque, è consigliabile consumare il prodotto dopo 3 - 4 giorni dalla raccolta per poter sfruttare al massimo le qualità organolettiche.

Dopo un iniziale crescita, tra la fine di maggio e l'inizio di giugno, con l'innalzarsi della temperatura, il frutto va in letargo ma comincia a svilupparsi di nuovo con l'abbassarsi delle temperature.  La pesca invernale inizialmente sarà commercializzata in quantità adeguata per ottenere il riscontro del consumatore e abituarlo al prodotto in un periodo inconsueto. La Coldiretti siciliana ci tiene a precisare che il frutto biologico, proprio perchè cresce in inverno, è resistente agli attacchi degli insetti e non ha bisogno di fitosanitari. Questa varietà di pesca inoltre, non ha bisogno di molte irrigazioni e  matura dopo la raccolta. Si raccoglie dalla seconda e terza decade di dicembre  e ogni frutto ha un peso medio di 184 grammi e un' ottima resistenza alla manipolazione