A novembre a Catania il vertice Onu sull'ambiente e il Mediterraneo
Saranno presenti i ministri degli Esteri e dell'Ambiente
Al centro dei lavori ci saranno il Mediterraneo ed il futuro delle sue acque e delle sue coste.
Il vertice è stato presentato di recente ad Acquasparta, in Umbria, dal sindaco di Catania e dell'assessore all'Industria della Regione Siciliana.
Nell'ambito del Meeting di novembre sarà inserita anche l'iniziativa dell'Osservatorio sulla comunicazione per la salvaguardia ambientale e per la sana alimentazione. L'organismo sarà il punto di riferimento e di incrocio della formazione e informazione ambientale e della salvaguardia della salute umana con il miglioramento della qualità alimentare.
"La conferenza del prossimo novembre - ha detto Scapagnini - è il risultato di un'attività lunga svolta negli ultimi anni con le nazioni che si affacciano nel Mediterraneo per realizzare l'equazione per la quale un ambiente sano è uguale a sviluppo economico".
"La globalizzazione di cui tanto si discute - ha continuato il sindaco di Catania - deve essere utilizzata per la comunicazione di questo importante messaggio. Nell'ambito del Meeting di novembre, si inserisce l'iniziativa dell'Osservatorio sulla comunicazione per la salvaguardia ambientale e per la sana alimentazione. L'organismo sarà il punto di riferimento e di incrocio della formazione e informazione ambientale e della salvaguardia della salute umana con il miglioramento della qualità alimentare. In un ambiente sano ci deve essere necessariamente una sana alimentazione. Il che significa prevenzione delle patologie. Qualità ambientale, sana alimentazione e prevenzione delle malattie sono quindi alla base della filosofia che portiamo avanti tutti insieme con gli altri paesi mediterranei".
L'assessore regionale all'Industria Marina Noè, intervenendo alla conferenza stampa, ha detto: "L'ambiente deve essere valutato come opportunità di sviluppo e non come costo aggiuntivo per la collettività e gli enti locali, come vincoli eccessivi che penalizzano il tessuto produttivo siciliano".
"Fino ad adesso - ha proseguito Noè - è prevalsa la logica per cui chi inquina deve pagare. E' il momento di invertire la rotta ed impedire, a monte, che si danneggi una risorsa importante come quella ambientale".