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Sull'autorizzazione concessa dall'Assessorato alle Risorse Agricole ed Alimentari sulla pesca al novellame

13 febbraio 2013

La Regione Sicilia ha lanciato una "sfida" all'Unione europea sull’autorizzazione della pesca di novellame, vietata da Bruxelles. La Regione, con un decreto a firma dell'assessore Risorse Agricole ed Alimentari, Dario Cartabellotta, ha autorizzato per 40 giorni consecutivi (dall'alba al tramonto), la pesca professionale di "sardine" e "rossetto" per tutto il 2013 nelle acque territoriali siciliane, "con esclusione della zona di mare compresa tra Capo Feto e la Foce del Pantano Longarini, compatibilmente con i periodi di interruzione tecnica dell'attività di pesca già programmati dai Consorzi di gestione della piccola pesca costiera". Una decisione assunta "alla luce del conclamato stato di crisi del settore della pesca e al fine di implementare le conoscenze scientifiche sullo stato della risorsa alieutica, oggetto apposito progetto di ricerca, salvaguardando la tradizionalità, la storicità e la specificità territoriale dlela pesca speciale del novellame da consumo" (LEGGI).

La decisione del governo, però, non è andata giù al presidente della Commissione Ue all'Ars, Francesco Cascio e al capogruppo del Pdl all'Ars Francesco Scoma: "Strumentalizzare i ruoli istituzionali o la pubblica amministrazione a fini elettorali - ha detto Cascio - non è un metodo serio di fare politica ed è assolutamente lesivo degli interessi dei siciliani. Se davvero l'assessore all'Agricoltura e alla Pesca, Dario Cartabellotta, assieme al sindaco di Termini Imerese, hanno promesso nel corso di un incontro con la marineria termitana l'emissione di un decreto per autorizzare la pesca del novellame, attualmente peraltro vietata dall'Unione Europea, si rappresenta un fatto squallido oltre che grave. Questa delicata questione dovrebbe essere affrontata in sede opportuna invece che essere usata come specchietto per le allodole".

"Utilizzare la pubblica amministrazione per procacciare voti e condurre campagna elettorale - gli ha fatto eco Scoma - mi sembra scorretto e inopportuno. Invitiamo l’assessore all’Agricoltura e pesca, il presidente della Regione (e anche altri soggetti a vario titolo coinvolti ed in campagna elettorale) ad assumere un atteggiamento più sobrio, consono alla carica istituzionale che ricoprono. E ad evitare - ha concluso - di fare promesse che non possono mantenere, a meno che non vogliano palesemente trasgredire la legge e le norme europee. Ma questi signori, ancor prima di scrivere atti illegittimi, lo hanno letto il nuovo piano per pesca approvato qualche giorno fa dal Parlamento europeo?"

"Nessuna promessa, visto che il decreto l'ho già emanato - ha replicato l'assessore alle Risorse agricole Dario Cartabellotta - e si tratta di un provvedimento che coniuga il diritto dei pescatori e la tutela dell'ambiente. La pesca infatti - ha aggiunto - è consentita solo alle piccole imbarcazioni, che rappresentano l'unica fonte di reddito per le famiglie. La decisione cade nel periodo elettorale? Il novellame si pesca solo in questo periodo".

Ma le mosse del governo regionale sul novellame ha suscitato anche le critiche di ecologisti e animalisti: "La scellerata ed arbitraria scelta della Regione Sicilia di concedere l'ennesima, vergognosa deroga sul novellame puzza di regali pre-elettorali e soprattutto rappresenta una minaccia per il mare, le sue risorse e il futuro della pesca e dei pescatori". A sostenerlo sono le associazioni Legambiente, GreenLife, Marevivo, WWF e Greenpeace. "Per ogni chilo di novellame, il pesce come il bianchetto e il rossetto pescati ancona neonati - continuano - si perdono fino a 2 quintali di pesce adulto: un vero e proprio scempio di risorse che non solo danneggia il mare, ma che minaccia la sopravvivenza della pesca stessa".
Per le associazioni "la crisi del settore non si risolve attraverso concessioni arbitrarie come quella fatta dalla Regione, ma garantendo la sostenibilità delle attività di pesca e il rispetto delle regole".

"Attorno alla pesca di neonata di sarda in Sicilia c'è troppa disinformazione e forse anche strumentalizzazione", dice invece Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto produttivo per la pesca dopo le critiche al provvedimento emanato dalla Regione. "Si pesca soltanto di giorno - spiega - e per 40 giorni, soltanto con alcuni attrezzi. Inoltre, la pesca del novellame non si può effettuare da San Vito lo Capo fino a Capo Passero. Il Cnr, poi, monitorerà, ai fini di un'attività di ricerca scientifica, la pesca effettuata dalle 120 imbarcazioni autorizzate. In passato i natanti impegnati in questo tipo di pesca erano 300".
Tumbiolo è pertanto intervenuto sul divieto di pesca a novellame imposto dall’Ue: "Quella dell’Ue è una delle tante ingerenze esercitate sulla attività della Regione Siciliana che finalmente adotta uno strumento serio e responsabile finalizzato a salvaguardare il lavoro e l’occupazione in un’area di profondo disagio sociale ed economico. Per i burocrati di Bruxelles è troppo facile non tenere conto delle necessità, anche economiche, della Sicilia e dei siciliani". Infine, "appare irriguardoso - ha aggiunto Tumbiolo - nei confronti della cultura siciliana l’intervento del Commissario Europeo alla Pesca, Maria Damanaki, nei confronti del nostro scrittore Andrea Camilleri e sul suo noto personaggio del commissario Montalbano. Siamo orgogliosi - ha concluso - di Andrea Camilleri che ci racconta il buono e sano cibo di cui è intrisa la tradizione gastronomica siciliana".

[Informazioni tratte da ANSA, LiveSicilia.it, Corriere del Mezzogiorno, SiciliaInformazioni.com]

 

 

 

 

 

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13 febbraio 2013
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