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A otto giorni dalla tragedia...

Guido Bertolaso: ''Abbiamo la ragionevole certezza che sono 9 i dispersi sotto al fango e alle macerie''

06 ottobre 2009

Quella trascorsa è stata la prima notte senza pioggia dal mercoledì della tragedia e la giornata calda di sole ha reso ancora più duro il lavoro degli uomini che stanno scavando tra Giampilieri e il comune di Scaletta Zanclea: il fango si solidifica in una massa compatta.
Nella frazione messinese gli uomini impegnati nei soccorsi lavorano contro il tempo nelle zone dove potrebbero essere sepolti i dispersi anche se la marea di acqua e terra ha trascinato le vittime a volte anche a centinaia di metri dai luoghi dove si trovavano, case, strade o auto. E in questa lotta tra l'uomo e la terra si rincorrono le voci sui ritrovamenti. Come quella che avrebbe voluto individuato il cadavere di un bimbo, che potrebbe essere uno dei fratellini Lorenzo e Francesco Lonia, di due anni e mezzo e sei, i figli di Antonio e Maria Letizia Scionti. Il cadavere della madre è stato ritrovato sabato scorso. Il padre si è salvato. Ma da Giampilieri, manca anche Ilaria, una bimba di 4 anni. L'altro ieri è stato ritrovato il corpo della madre. Ma la notizia del ritrovamento, prima confermata da più fonti, è stata poi rettificata: le unità cinofile avrebbero individuato la presenza di un cadavere nella zona indicata dai parenti dei bambini "dispersi". Ma non sono stati finora estratti corpi.
Il bilancio, sempre ufficioso finchè non vengono effettuati i riconoscimenti, quindi rimane di 24 vittime, 35 dispersi, 30 feriti ancora ricoverati negli ospedali cittadini. Dall'inizio dell'emergenza sono state curate 142 persone. Gli sfollati, già assistiti negli alberghi messinesi sono finora 705 e in molti già chiedono di poter avere una casa magari quella di prima.

E sono oltre 300 i militari,  con 13 velivoli e 42 mezzi di esercito, marina, aeronautica e carabinieri, impegnati nelle operazioni di soccorso alla popolazione colpita dal nubifragio nel Messinese. I militari sono impegnati in interventi di rimozione di materiali, ripristino viabilità, recupero di civili in zone isolate, ricognizione e trasporto aereo. Sono pronte per l'impiego anche due unità navali della marina militare.

"Stiamo lavorando con grande attenzione sulla vicenda dei dispersi. Le cifre che noi possediamo parlando di circa 35 dispersi nel senso di persone che in questo momento non si sono fatte vive, non hanno dato comunicazione di se'". Lo ha detto Guido Bertolaso capo della Protezione civile alla trasmissione 'Radio Anch'io' su Radiouno. Bertolaso ha poi aggiunto che "questo non significa che debbano essere tutte e 35 sotto il fango, sotto le macerie o in mare. Alcuni - ha evidenziato - possono anche essersi allontanti senza aver detto nulla a nessuno. Al momento - ha ribadito - i vigili del fuoco hanno 9 indicazioni di persone che dovrebbero trovarsi sotto le macerie o sotto il fango e stanno cercando di accelerare gli interventi per recuperare queste persone". "Penso dunque che quel numero di 35-40 - ha aggiunto - si ridurrà". Il capo della Protezione Civile ha sottolineato che si sta cercando non solo nelle case ma anche nei torrenti e in mare e ha ribadito che "se non si fa nulla" per risolvere i rischi del territorio "è scontato che accadrà di nuovo quello che è successo" a Messina. "Sono situazione che si possono ripetere - ha concluso Bertolaso - se non si fatto attività di pulizia, messa in sicurezza e anche una vera prevenzione".

L'elenco delle vittime identificate - Questo l'elenco delle 20 vittime dell'alluvione (su 24 cadaveri recuperati fino ad ora) identificate dai familiari: Martino Scibilia, di 86 anni; Concetta Cannistraci, di 71; Monica Barascia, di 48; Carmelina Maria Barbera, di 81; Santina Porcino, di 33; Carmela Oliveri, di 47; Roberto Carullo, di 50; Onofrio Sturiale, di 26; Agnese Falgetano, di 44; Maria Letizia Scionti, di 26; Elena De Luca, di 75; Cristian Maugeri, di 22; Letterio Maugeri, di 23; Letterio Laganà, di 72; Teresa Macina, di 40; Francesco De Luca, di 74; Salvatore Scionti, di 64; Pasquale Neri, di 30; Giuseppe Tonante, di 76.
Il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca ha comunicato che i funerali delle vittime si svolgeranno con molta probabilità sabato prossimo.

Una raccolta fondi - Una raccolta di fondi a favore delle popolazioni colpite dall'alluvione nel Messinese è stata avviata dal Comune di Catania. Il sindaco Raffaele Stancanelli ha lanciato un appello a sottoscriverla. "Lo spirito di solidarietà dei catanesi - ha affermato - sono certo che non verrà meno neanche stavolta per sostenere le popolazioni messinesi colpite dal disastro alluvionale. Invito i cittadini a versare una somma, piccola o grande che sia, ciascuno secondo le proprie possibilità, per dare un segnale tangibile di amicizia verso i nostri conterranei colpiti da questa terribile tragedia". È già possibile contribuire tramite bonifico bancario a un apposito conto corrente aperto nel Banco di Sicilia (cc 350350350, intestato a 'Vittime alluvione in Sicilia (Iban I54R0102004600000350350350).

Solidarietà da L'Aquila a Messina: "Ora fate valere i vostri diritti" - Uno dei comitati civici sorti a L'Aquila dopo il terremoto ha inviato un messaggio di solidarietà alle vittime della tragica alluvione di Messina. Molti i punti in comune tra due catastrofi naturali che hanno incontrato sulla loro strada incuria e speculazioni, scrivono i cittadini abruzzesi del comitato 3,32 (dall'ora della scossa che lo scorso 6 aprile ha sconvolto l'Abruzzo). "Vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà alla popolazione messinese - scrivono i cittadini abruzzesi - Ancora una volta la mancata prevenzione e la mala edilizia hanno causato una grave tragedia, che in molti aspetti ricorda ciò che è accaduto qui a L'Aquila. Conosciamo bene quel senso di disperazione, rabbia e impotenza che si prova di fronte a catastrofi che nessuno ha saputo o voluto evitare".
"Sappiamo che ora si tornerà a parlare di ciò che non è stato fatto sul piano della prevenzione e sul piano delle regole e dei controlli sull'edilizia - continua la lettera - Stiamo già assistendo ad uno scarica barile delle responsabilità ma purtroppo l'unica cosa che si può dire è che anche questa volta è già troppo tardi". "Quello che sentiamo di augurare alla popolazione del messinese - conclude il messaggio - è di mantenere la speranza e la forza per far valere i propri diritti, per fare luce fino in fondo su tutte le responsabilità per ottenere verità e giustizia, noi saremo al loro fianco".

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, Adnkronos/Ing, Repubblica.it]

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06 ottobre 2009
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