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A Palermo, ad esempio, il ministero dell'Interno...

Le idee del ministro Calderoli sull'ipotesi del decentramento dei ministeri

16 settembre 2010

Il ministero dell'Interno a Palermo o a Reggio Calabria, quello dell'Ambiente a Napoli, quello dell'Economia a Milano o quello dello Sviluppo a Torino. Sono gli "esempi" citati dal ministro della Semplificazione Roberto Calderoli che ieri in Aula alla Camera ha risposto a una interrogazione dell'Udc sull'ipotesi di decentramento dei ministeri avanzata da lui e da Bossi durante dei comizi.
Una posizione che, ha tenuto a specificare Calderoli, è stata avanzata a titolo personale e da esponente della Lega e non da ministro visto anche il contesto in cui è emersa ("io ho parlato da coordinatore delle segreterie della Lega, Bossi da segretario: nessuno dei due ha parlato in qualità di ministro").
"Se il gruppo parlamentare della Lega Nord - argomenta Calderoli - farà una sua iniziativa o se ci sarà una proposta di iniziativa popolare in questo senso, quando la proposta arriverà in questa sede verrà valutata e il governo si esprimerà".
Ma, a titolo personale, Calderoli spiega di ritenere giusto che i ministeri siano collocati nella sede più adatta dal punto di vista territoriale: "il ministero dell'Interno a Palermo piuttosto che a Reggio Calabria - ha detto - a Napoli quello dell'Ambiente, quello dell'Economia a Milano, quello dello Sviluppo Economico a Torino. Sono solo esempi ma penso che correttamente l'Aula possa valutare questa opportunità e su questo si esprimerà l'Assemblea". [ANSA]

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16 settembre 2010
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