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A Palermo, all'Oratorio di San Lorenzo, riappare la Natività di Caravaggio

La mitica tela, trafugata 35 anni fa, riappare virtuale all'interno dell'Oratorio di San Lorenzo

12 gennaio 2005

L'Associazione Amici dei Musei Siciliani, all'interno delle manifestazioni natalizie del Kals'Art winter, propone un'installazione di arte contemporanea, all'interno dell'Oratorio di San Lorenzo, che ha come tema ispiratore la famosa tela di Caravaggio, raffigurante la Natività, trafugata 35 anni fa. L'installazione ideata e prodotta dall'Associazione è stata elaborata e realizzata da Antonio Venti e dai gruppi ''ma0'' e ''formazero'', ed ha per titolo ''Touch screen 04 - In Quadro, la Natività di Caravaggio''.

L'Oratorio di San Lorenzo a Palermo, decorato all'inizio del '700 dai magnifici stucchi del Serpotta appena restaurati, custodiva dal 1609 la straordinaria natività dipinta dal Caravaggio, trafugata nel 1969 e mai più recuperata.
L'allestimento invita il pubblico a rendersi protagonista della riapparizione del capolavoro attraverso una esplorazione fisica dello spazio che l'ospitava.
L'istallazione gioca quindi sulla sorpresa: i proiettori sono visibili ma non l'immagine che producono, come se questa fosse dispersa nell'aria. E' possibile però visualizzarla intercettando la proiezione con delle tele bianche, dei quadri vergini, semplici dispositivi per esplorare attivamente i dettagli dell'opera, che il visitatore è costretto a cercare muovendosi nello spazio della navata.
Vista da lontano, l'istallazione è come un'opera che gli spettatori creano a loro piacimento, come un quadro dinamico in costante mutamento.
Lo spazio, gli attori, le luci, la musica, l'inquadratura e i movimenti di macchina sono elementi del linguaggio cinematografico che Caravaggio aveva già utilizzato, molti secoli prima dell'invenzione del cinema, e che ci è sembrato opportuno riproporre nell'installazione In Quadro.

La mitologia generatasi intorno all'opera, al suo furto e alle sue ipotetiche sorti, costituisce l'oggetto di una selezione di brevi testi che documentano gli interventi storico-critici, giornalistici, gli atti processuali, attraverso cui restituire spessore alle leggende, alle supposizioni, agli incubi ed alle speranze collettive della città circa la sorte della tela caravaggesca.
La lettura di questa particolare antologia è analogamente possibile ricorrendo al dispositivo utilizzato per la visualizzazione dell'opera.
Una delle ipotesi emerse dalle indagini è quella descritta dal pentito Mannoia che racconta come la natività fosse stata per molto tempo occultata sotto il suo scendiletto. Questo scenario di incredibile profanazione di un bene collettivo, è riproposta come esperienza catartica all'ingresso dell'oratorio: il visitatore è obbligato a calpestare come fosse uno zerbino una riproduzione a grandezza naturale posta davanti all'unico ingresso dell'oratorio.

Il suono di In Quadro è l'elaborazione di un testo di Pietro Bellori preso dalla sua ''Vita di Michel Angelo da Caravaggio'', prima testimonianza pervenutaci della Natività dell'Oratorio di San Lorenzo.
Un attore ha recitato il brano, e la registrazione si ripete per 12 volte, sottoposta ad ogni passaggio ad un diverso processo di trasformazione, di disgregazione e distruzione, metafora della sorte che presumibilmente è toccata all'opera. Ogni rilettura del testo presenta nuovi elementi di disturbo e il senso delle parole diventa sempre meno decifrabile. Parallelamente, dal testo si staccano frammenti di parole, che vagano nello spazio acustico senza meta apparente. Sullo sfondo a sostenere il tutto si sviluppa un bordone, un ''suono primordiale'' ottenuto facendo durare 24 minuti il suono di una sola parola: ''natività''.

L'installazione potrà essere visitata fino al 16 gennaio 2005, dalle ore 18.00 alle ore 20.30, presso l'Oratorio di San Lorenzo, a Palermo.

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12 gennaio 2005
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