Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

A Palermo è boom di furti in casa

Le bande criminali si riorganizzano: a banche e uffici postali preferiscono appartamenti e ville...

30 agosto 2013

Da qualche mese i vecchi rapinatori di Palermo - gli specialisti in assalti in banche e uffici postali - sono in carcere. I loro eredi hanno già deciso di cambiare strategia: meglio i colpi in appartamenti e ville isolate, soprattutto la notte. Un boom di furti che crea il panico in città. Nel solo mese di agosto sono stati messi a segno quaranta colpi in casa.
Questa volta, le statistiche del ministero dell'Interno parlano più di qualsiasi altra storia sui giovani rampolli del crimine che arrivano dal Capo, da Ballarò, da Brancaccio. Le storiche bande di rapinatori che negli ultimi anni sono state il terrore di banche e uffici postali di città e provincia sono finite in manette in modo inglorioso: beffati da tutto quell'apparato di sicurezza che ormai avvolge gli istituti di credito. Telecamere, porte scorrevoli, casseforti a tempo, e persino sistemi di accesso con le impronte digitali. Fare un colpo in banca è diventato davvero complicato. Magari il colpo riesce, ma con tutta quella tecnologia sparsa per gli uffici le tracce che rimangono sono davvero tante. Così, negli ultimi mesi, la sezione Antirapine della squadra mobile e il nucleo Investigativo dei carabinieri hanno abbassato in modo vertiginoso le statistiche degli assalti in banca e alle poste. Con decine di arresti.

Ma Palermo è una città laboratorio per il crimine, e chi è rimasto in libertà ha imparato velocemente sugli errori del recente passato. Cambiando obiettivi e vittime. E cosa c'è di più indifeso in una città come Palermo? Le villette di periferia, gli appartamenti abitati da donne e anziani. Dove non c'è neanche l'ombra di una telecamera.
Ecco cosa c'è dietro gli ultimi incubi notturni dei palermitani. Una riorganizzazione del crimine, che ormai è libero dai controlli pressanti delle famiglie mafiose. E come nel mondo dell'economia legale, vige la regola del mercato. Con i suoi costi e i suoi benefici. In questo momento, la nuova strategia - già diventata una strategia della paura - sta dando purtroppo frutti ai nuovi ras della città. Nonostante alcuni arresti degli ultimi giorni, le case dei palermitani sono finite davvero nel mirino del crimine: sono decine gli appartamenti svaligiati nell'ultimo mese.

I nuovi ras degli assalti in casa sono giovani, hanno al massimo 25 anni. Agiscono in bande, spesso composte anche da stranieri incontrati nel sottobosco dei quartieri. E non lo fanno per bisogno, ma perché sono alla ricerca spasmodica di griffe e bella vita. I nuovi signori del terrore sono soprattutto organizzati, questo hanno capito alla squadra mobile. Non colpiscono mai nel mucchio: spesso sono appostati nelle banche, in attesa di donne e anziani che fanno grossi prelievi di denaro; oppure hanno informazioni ben precise da basisti, magari badanti che lavorano in case di anziani. "I controlli per prevenire tali episodi sono stati intensificati - dice il vice questore aggiunto Carmine Mosca, che coordina la sezione Criminalità diffusa della squadra mobile - ma è importante che i cittadini adottino semplici precauzioni, soprattutto non fare mai prelievi ingenti in banca".
L'ultima azione disposta dalla questura prevede un piano integrato di posti di blocco, soprattutto nelle ore serali. Obiettivo, sequestrare quante più moto ai ras delle microcriminalità. Magari, rimasti a piedi, avranno un problema vero da risolvere, e decideranno di cambiare strategia. Allentando la morsa sulle case dei palermitani. [Articolo di Salvo Palazzolo]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

30 agosto 2013
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia