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A Palermo, tattiche, giochi e veleni politici...

E poi si lamentano del dilagante odio che la popolazione prova per i partiti e della deriva anti-politica

28 marzo 2012

Lo scontro alle urne per la poltrona a sindaco di Palermo deve ancora cominciare e ci sarebbe chi, preventivamente, pensa già alle alleanze per i ballottaggi. Conversando a margine della seduta dell'Assemblea regionale, il capogruppo del Pd, Antonello Cracolici, parla di voci secondo cui i candidati Leoluca Orlando (Idv, Fds e Verdi) e Massimo Costa (Pdl, Udc e Grande Sud) avrebbero raggiunto un accordo in caso di ballottaggio.

"Se fosse vero - afferma Cracolici - il portavoce di Idv dopo il tradimento delle primarie si appresterebbe a pugnalare ancora una volta i palermitani alle spalle. Evidentemente Orlando continua a ragionare da despota, e pur di saziare la sua rivalsa personale è disposto a massacrare il centrosinistra".
Per Cracolici "l'intesa, che sarebbe stata sottoscritta, prevede il sostegno di Orlando a Costa nel caso in cui il candidato del Pdl arrivi al ballottaggio, con il solo scopo di ostacolare il cammino di Ferrandelli", appoggiato da Pd e Sel. "Si tratta dello stesso Costa - aggiunge - che è tanto amico di Orlando da avergli indicato, alle scorse comunali, un candidato con lo stesso cognome da mettere in lista (Francesco Orlando, ndr), transitato subito dopo il voto nel centrodestra". "Naturalmente - conclude Cracolici - arriverà una smentita che però a questo punto serve davvero a poco: la parola di Orlando ormai vale zero. Tutti ricordiamo il suo comportamento alle comunali del 2001, quando al di là delle dichiarazioni di facciata, sostenne Musotto contro il candidato del centrosinistra, e tutti abbiamo ancora nelle orecchie i suoi giuramenti in aramaico sul fatto che non si sarebbe mai più ricandidato. E sappiamo com'è finita".

"Le dichiarazioni di Cracolici che fanno riferimento ad un presunto appoggio di Orlando nei miei confronti alle elezioni amministrative del 2001 appaiono davvero fuori luogo". A parlare è Francesco Musotto, capogruppo dell'Mpa all'Ars. "Piuttosto che dimostrare un atteggiamento propositivo e concentrarsi sui contenuti programmatici di cui debbono farsi carico i candidati a sindaco, come lo sviluppo urbano, la città a misura d'uomo ed il lavoro, divenuta ormai la prima emergenza, Cracolici si cimenta in dichiarazioni assolutamente senza fondamento che distraggono dai problemi reali di Palermo. In ogni caso, nel 2001 - conclude Musotto - fu davvero una battaglia per il cambiamento, a cui non partecipò certamente il centrosinistra di allora. E le conseguenze di allora sono oggi sotto gli occhi di tutti".

INTANTO...

A Palermo è corsa al consiglio comunale - Tutti alla carica per un posto in consiglio comunale. Tra vecchi e nuovi volti, conquistare un posto non sarà di certo una passeggiata. Nella lista che appoggerà Fabrizio Ferrandelli, il candidato che ha vinto le elezioni primarie del centrosinistra, troviamo Silvia Pennisi, Karen Tona, Marina Marino, Giovanni Palermo, Ferdinando Gattuccio, Giada Dalleo, Salvatore Garofalo, l'ingegnere Stefano Cannioto correrà in quota Partito del Sud.
"Impresa Palermo", di supporto a Tommaso Dragotto, presenta Walter Giannò, Giuseppe Cananzi, Raffaele Parlato, Pietro Minardi, Valentina Parisi, Elio Passarello, Orazio Di Fresco, Rosario Saladino, Zina Barrovecchio.
Per l'Italia dei Valori candidati l'uscente Paolo Caracausi e il giornalista Massimo Pullara. Nel Pdl ci sarà Emanuele Lo Porto, mentre nell'Mpa ci sarà Alessandro Castrogiovanni. In Fli Valentino Amato.
Il movimento "Vizzini riformisti per Palermo" del senatore ex Pdl, presenterà una lista completa di 50 nomi per Sala delle Lapidi e liste in tutte le circoscrizioni. Con Vizzini "corrono" ad esempio Vincenzo Pace, Bruno La Menza, Nunzio Purpura, Milli Giaccone, Manuela Costa, l'ingegnere Pietro Brandi.
Si confermano gli uscenti: il capogruppo uscente, Doriana Ribaudo, Orazio Bottiglieri, Giovanni Di Maggio, Felice Bruscia, Roberto Clemente, Pippo Enea, Patrizio Lodato e Salvatore Cerra. Poi scendono in lizza Giovanni Tomasello, Cinzia Pantano, Francesco Mezzatesta, Sabrina Lo Conte, Francesca Maria Colletti, Lorenzo Ruisi, commercialista; Massimo Rizzuto, Filippo Barbiera, Maria Bellina, Francesco Ruggeri, Antonino Sirchia; Nicolò Cirano, Antonella Iannazzo, Calogero Buffa, Riccardo Sanlorenzo, Pino La Mantia; Maurizio Puleo, Domenico La Barbera.
La "Lista Costa", in favore dell'omonimo candidato schiera Gianfranco Arone, l'istruttore di arti marziali ed ex campione del mondo di Kick Boxing, Sergio Portaro, Federica Sorbello, Daniele Zangla.

E Rita Borsellino disse: "Basta con la politica" - "Basta con la politica, non mi ripresenterò mai più". Rita Borsellino, eurodeputato del Pd, sconfitta il 4 marzo alle primarie del centrosinistra a Palermo, ospite di "Un Giorno da Pecora" su Radio2, in diretta dal Parlamento europeo, ha espresso la sua volontà di chiudere con il mondo della politica istituzionale. "Alle primarie di Palermo - ha detto - partecipavo come indipendente ma in realtà ero molto 'dipendente' perché avevo provato a mettere insieme tutto il centrosinistra e c'ero anche riuscita. Peccato sia durata solo per qualche secondo. Non ci si può distrarre nemmeno un momento...".
Alla domanda per chi voterà alle amministrative di Palermo, se per il vincitore delle primarie o per Orlando, Borsellino ha detto che "c'è tempo per pensarci, ma c'è una buona cosa, il voto disgiunto. In questo momento voglio staccare e non voglio far campagna elettorale". Parlando di Antonella Monastra, consigliere comunale del movimento che fa capo a Borsellino e candidata alle primarie, l'europarlamentare ha detto che "lei adesso appoggia Ferrandelli che le ha promesso un posto da assessore". "Sulle primarie - ha aggiunto - c'è un fascicolo aperto dalla procura e ci sono circa trenta segnalazioni". Dopo aver ribadito che non si candiderà "mai più", ha spiegato che "la politica delle istituzioni mi ha deluso. Preferisco tornare a fare quello che facevo, la politica sui territori".

Invece, Gianfranco Miccichè, vuole "correre" per la Regione... - Il leader di Grande Sud, Gianfranco Miccichè, sceglie un programma di intrattenimento in una tv locale siciliana, per annunciare la sua candidatura al ruolo di successore di Raffaele Lombardo al vertice della Regione Sicilia.
Nel corso della registrazione di "Casa Minutella", che andrà in onda oggi su Tele Sud, Miccichè ha detto: "Ho proposto io l'apertura al Pdl per Massimo Costa perchè ritengo sia necessario tornare a lavorare insieme per costruire quella alleanza tra moderati che in passato, quando vi era la sinergia tra sindaco e governo nazionale, ha saputo ben governare la città". "Tranne qualche uscita iniziale che non mi è piaciuta ma che addebito al peccato di inesperienza - aggiunge l'esponente del movimento arancione - credo che Costa abbia davvero tutte le doti necessarie per essere un problem solver. E sono contento che l'abbia detto in inglese perchè segno che stiamo investendo su un giovane che saprà avere anche ottime relazioni internazionali [...] Ma se qualcuno pensa che abbia barattato la candidatura a governatore con l'appoggio a Costa si sbaglia di grosso. Non mi faccio promettere più niente da nessuno. Mi candiderò comunque alla presidenza della Regione. Ho ricette importanti per la Sicilia, sono assolutamente certo che otterremo risultati di non poco conto".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it, LiveSicilia.it]

 

 

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28 marzo 2012
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