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A Palermo tutti in corsa per la poltrona di sindaco

Uomini e donne di partito, candidati della società e del polo civile, indipendenti ed indipendentissti, in proprio e in società ....

31 gennaio 2012

I candidati sindaco alle amministrative di primavera a Palermo potrebbero essere 19. L'elenco, tuttavia, è destinato ad allungarsi ed a subire modifiche sostanziali. La partita interna alle coalizioni maggiori, il centrosinistra, il centrodestra e il Terzo Polo non si è affatto conclusa. Anzi, sono tutti in alto mare.
Nel Popolo delle libertà e nel Partito democratico si dovranno celebrare le primarie, nel Terzo Polo il candidato designato, Caterina Chinnici, deve ancora sciogliere la riserva. Il Rettore dell'Università di Palermo, Roberto Lagalla, è la prima scelta di Angelino Alfano, ma l’interessato non vuole essere il candidato del Pdl, ma della "società civile" (di fatto una coalizione di centro, con Udc dentro). Di recente è sceso in campo Gianfranco Miccichè, che però potrebbe optare alla fine per la candidatura alla Presidenza della Regione. Dietro le quinte si prepara anche Francesco Scoma, mentre Simona Vicari avrebbe fatto due passi indietro, dopo essere stata per alcuni giorni la probabile candidata del Pdl.

Ci sono poi gli indipendenti, che sono tanti, alcuni dei quali, come Tommaso Dragotto, molto determinati e dotati di risorse cospicue. Alto il numero dei candidati appartenenti alla stessa famiglia politica. Nel Pd il numero più elevato, con Davide Faraone e Rita Borsellino in prima fila. C’è anche Fabrizio Ferrandelli, cui va il consenso di una cospicua area del partito. Il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, ha però affermato che "Rita Borsellino è il Pd". Marianna Caronia (Pid) è già al lavoro da tempo, ma il suo partito non ha ancora dato il suo imprimatur. La Destra di Storace e I Grillini dovrebbero annunciare la loro scelta entro breve. L'Udc non ha ancora deciso se puntare su un proprio candidato, sostenere il candidato unitario del Terzo Polo (Chinnici) o optare per Lagalla, ove dovesse accettare la candidatura.
Insomma, l'inventario dei nomi più gettonati è da prendere con le molle.


Marianna Caronia

Di seguito una lista con i nomi dei possibili candidati: Antonella Monastra (Altrastoria) - Fabrizio Ferrandelli (Movimenti Palermo) - Francesco Scoma e Simona Vicari (Pdl) - Roberto Lagalla (indipendente, proposta Pdl) - Davide Faraone (PD) - Rita Borsellino (Altra Storia, Pd indipendente) - Leoluca Orlando (IDV) - Marianna Caronia (PID) - Tommaso Dragotto (indipendente) - Gen. Antonio Pappalardo (indipendente) - Caterina Chinnici ( Mpa, Fli, Api) - Giuseppe Mauro (Alleanza di Centro) - Toni Rizzotto (Noi Sud)) - Michele Scarfeo (in proprio) - Pippo Enea (attuale vicesindaco) - Pasquale Hamel (PSI) - Gianfranco Miccichè (Grande Sud) - Riccardo Alessi (Palermo Civile).


Caterina Chinnici

Il Terzo Polo ha trovato la sua candidata - Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini avrebbero dato il proprio assenso alla candidatura di Caterina Chinnici, magistrato della Procura dei minori in aspettativa, alla poltrona di sindaco di Palermo per il Terzo Polo. E' quanto trapela da fonti della coalizione dopo una serie di incontri che si sono stati a Roma tra i leader di Fli, Udc e Api. A proporre il nome del magistrato, figlia del giudice istruttore Rocco Chinnici ucciso dalla mafia nel 1983, è stato il leader del Mpa e governatore in Sicilia, Raffaele Lombardo. Ottenuto il benestare dei partiti, a questo punto l'attesa è tutta per la decisione della Chinnici, che ricopre il ruolo di assessore per le Autonomie locali nel governo tecnico di Lombardo.


Gianfranco Miccichè

Miccichè corre da solo - "A Palermo, come altrove mi candido da solo. La mia non è la scelta di chi vuole vincere a tutti i costi. Cerchiamo solo di lanciare il movimento. Non cerco coalizioni". Lo ha detto il leader di Grande Sud, Gianfranco Miccichè. "Se fossero solo tre candidati - ha aggiunto - non avrei speranza, ma visto che sono tanti gli aspiranti sindaci potrei arrivare, con questa legge elettorale, al ballottaggio". Su eventuali apparentamenti col Pdl Miccichè è netto: "Non ce ne saranno. Certo - ha concluso - riuscissi a diventare sindaco qualcuno dovrebbe imbarazzarsi".


Giuseppe Castiglione

Il Pdl alle primarie il 18 marzo - La scelta del candidato sindaco di Palermo del Pdl sarà affidata alle primarie. E' quanto è emerso nel corso del coordinamento regionale del partito, riunito ieri a Palermo, che ha optato per la scelta delle consultazioni interne per tutti i centri più importanti della Sicilia coinvolti nel turno di elezioni amministrative di primavera. La data scelta è quella del 18 marzo, a meno che non si arrivi prima a un nome condiviso ed unitario. Per Giuseppe Castiglione, uno dei coordinatori del Pdl in Sicilia, le primarie sono uno "strumento per ampliare la partecipazione democratica". Secondo l'altro coordinatore siciliano, Domenico Nania, "la grande riforma da attuare è quella di mettere al centro la partecipazione popolare".

Nel centrosinistra tutti contro tutti - Nel centrosinistra le amministrative palermitane hanno causato un caos che difficilmente aiuterà la coalizione, se mai coalizione ci sarà. Sembra siano tutti contro tutti, e per quanto riguarda le primarie un giorno qualcuno assicura che si faranno, il giorno successivo qualcuno le demolisce. I candidati sindaco, per adesso sono quattro: Borsellino, Ferrandelli, Orlando e Faraone.
Nella quinta città d'Italia, elettoralmente la più popolosa nella tornata di primavera, le primarie potrebbero saltare, a meno di un miracolo. Uno alla volta, i candidati si sono sfilati, le hanno ricusate come fanno gli imputati nei confronti del collegio giudicante "colpevolista". Poi, in ordine sparso, hanno detto che si sarebbero sottoposti alla volontà popolare molto volentieri, solo che... Solo che, qualcun'altro ha pensato bene di vedere nelle primarie ("istituzione" introdotta in Italia proprio dal centrosinistra) nient'altro che una trappola, infida e velenosa, usata per sbarrare il passo alle candidature ufficiali.


Giuseppe Lupo

Ma come si è arrivati a questo punto? Il segretario regionale, Giuseppe Lupo, con la benedizione del segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, ha invitato Rita Borsellino, icona dell'antimafia (e di Sel), a presentare la sua candidatura a sindaco, alle primarie. L'eurodeputata ha accettato ma ha messo subito le mani avanti: nessuna alleanza con il Terzo Polo né al primo né al secondo turno. E siccome in Sicilia la linea politica prevalente è, invece, l’alleanza con i centristi (il Pd sostiene il governo Lombardo), per il Pd è stato come mettersi la lite a casa. La candidatura Borsellino nasce da una opposizione dura e tenace di Leoluca Orlando, portavoce dell’Idv, al patto di governo che ha mandato all’opposizione il centrodestra alla Regione in Sicilia. Per più di un anno, Orlando e l’Idv hanno inviato ultimatum al Pd: accuse, sospetti, addebiti e insulti. Una opposizione al Pd, più che alla maggioranza che sostiene Lombardo. Anche Orlando, dunque, come la Borsellino, alza barricate contro i centristi, per raccogliere i frutti della sua campagna di delegittimazione dei democratici in Sicilia, come forza alternativa al centrodestra. La Borsellino, dunque, avrebbe dovuto costituire l’antidoto a Orlando. Invece è diventata una spina al fianco del Pd.


Leoluca Orlando

La maggioranza interna al Pd, che promuove l’alleanza con il Terzo Polo, "le larghe intese", non ne vuole sentire di sostenere chi sfascia il patto di governo. Conseguenza? Hanno cercato un contraltare alla Borsellino e a Orlando e l'hanno trovato nel giovane candidato del Polo civico, protagonista di una clamorosa rottura con Orlando, Fabrizio Ferrandelli. Quando Ferrandelli ha annunciato la sua partecipazione alle primarie (alle quali sin dalla prima ora Orlando si è rifiutato di partecipare), è successo la fine del mondo. Presentatosi al seggio delle primarie, lo hanno pregato di tornare indietro con le 1300 firme raccolte.
Sel si è sfilato dalle primarie, perché Ferrandelli, propenso all’alleanza con il terzo Polo (da lui sempre negata, pur dicendo anche che per ricostruire Palermo non chiuderebbe la porta a nessuno) "inquinava" la competizione. I sostenitori della Borsellino non sono stati da meno, anche per loro le primarie sono diventate una trappola. Bocciando la Borsellino al primo turno, si precluderebbe la sua candidatura alle urne. E non finisce qui. Sì perché Davide Faraone, giovane deputato regionale intenzionato dalla prima ora a candidarsi come sindaco, seguace del sindaco di Firenze, Renzi il rottamatore, è andato su tutte le furie, sparando a zero contro quei dirigenti del suo partito che hanno annunciato di sostenere Ferrandelli, ossia il Presidente del gruppo parlamentare all'Assemblea, Antonello Cracolici, e l'ex Presidente della Commissione nazionale antimafia, Beppe Lumia. Più che una coalizione, il centrosinistra si è trasformato in un campo di battaglia.


Davide Faraone

Negli ultimimissimi giorni il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, ha proposto un incontro tra tutte le forze del centrosinistra "per concordare una candidatura unitaria". Antonella Monastra e Leoluca Orlando, insieme ai rappresentanti della Federazione della Sinistra, Verdi, dei movimenti Sedievolanti e PiùdonnepiùPalermo, hanno giudicato la proposta di Lupo "inaccettabile, in quanto permangono tutte le ragioni di ambiguità rispetto alle alleanze con l'Mpa e il Terzo Polo e, quindi, priva di alcun elemento di novità".
Secondo Erasmo Palazzotto, coordinatore regionale di Sinistra ecologia e libertà: "In un momento così delicato serve che tutti i soggetti politici del centrosinistra assumano un atteggiamento responsabile nei confronti della città". "Davanti al declino in cui il centrodestra ha abbandonato Palermo - ha aggiunto - abbiamo tutti il dovere di fare un passo indietro per trovare l'unità necessaria a scrivere una pagina nuova della storia di Palermo, altrimenti consegneremo all'oblio la speranza di molti cittadini di poter cambiare".


Antonella Monastra

"Vado avanti con la candidatura" - "Accolgo positivamente la notizia della riapertura del dialogo fra le forze del centrosinistra e proseguo con coerenza nella sfida elettorale". Queste le di Antonella Monastra, candidata a sindaco di Palermo. "L’incontro svoltosi fra i segretari regionali e provinciali di Idv e Sel, che ha di recente abbandonato l’idea di partecipare alle primarie, è ulteriore attestazione – aggiunge – di come fossero inesistenti le condizioni minime per un confronto politico democratico e trasparente, in quelle che in realtà sarebbero state primarie di partito. La mia candidatura nasce e si riafferma dentro quella parte di centrosinistra che ha saputo esprimere rigore e coerenza. Mi auguro che questo nuovo percorso possa far ritrovare un’unità alle forze politiche e ai movimenti senza nessuna ambiguità, per vincere a testa alta, per cambiare Palermo". "In nessun caso – ha concluso – sarò disponibile a fare accordi con il Terzo polo e gli amici del presidente Lombardo, autori dello sfascio cittadino che ha segnato questi dieci anni di governo Cammarata".


Rita Borsellino

"Io vado avanti per cambiare Palermo" - "Prendo atto che le primarie sono state sospese. Per quel che mi riguarda, vado avanti per cambiare Palermo. Oggi ho incontrato coloro che assieme a me hanno lavorato fin dal primo giorno per le primarie e che come me si sono spesi per l’unità del centrosinistra. Lo stesso farò nei prossimi giorni, dialogando con tutti coloro che sono disposti a costruire quel fronte democratico al quale ho sempre lavorato con coerenza e che, ripeto, rappresenta l’unica, concreta e credibile alternativa per questa città. Questo progetto non ha bisogno di aprire la porta agli autori e ai complici del disastro di Palermo. Chi pensa altrimenti, evidentemente, lo fa perché ostaggio della paura di non riuscire a camminare con le proprie gambe e preferisce restare complice di un sistema clientelare al quale resteremo sempre alternativi". Lo ha detto Rita Borsellino.


Fabrizio Ferrandelli

E Ferrandelli non molla: "Il centrosinistra non può sottrarsi al confronto con i cittadini" - "Mi auguro la riapertura del tavolo delle primarie – ha dichiarato Fabrizio Ferrandellicome terreno comune di confronto con la cittadinanza, tornando a palare di programmi e progetti ed evitando penosi spettacoli come quelli che una parte della politica sta mettendo in scena. In un momento in cui persino il Pdl sta seriamente pensando di coinvolgere gli elettori per la scelta del candidato, il centrosinistra non può sottrarsi alle primarie, con argomenti pretestuosi circa alleanze e schieramenti politici poi smentiti dai fatti. Non ho mai avuto contatti con Lombardo – ha ribadito Ferrandelli – che come è ormai noto presenterà a breve un suo candidato alle prossime amministrative. Mi risulta invece che Davide Faraone abbia avuto fino a qualche settimana fa un’apertura nei confronti del Terzo polo, essendo del resto uno dei deputati regionali che sostiene il Governo Lombardo. Così come Lupo, big sponsor della Borsellino, in qualità di segretario regionale, benedice alleanze col Terzo Polo in altri comuni siciliani, come Trapani e Agrigento ed anche Sel alle scorse amministrative di Vittoria (rg) era alleata con l'Udc. Per non riesumare i ricordi di antiche stagioni senza colore e senza partito del portavoce nazionale di IdV". "Il mio lavoro al fianco del Polo civico che mi sostiene - ha aggiunto Ferrandelli - continua ad aggregare persone e ampliare consensi, indipendentemente dalle contraddizioni interne ai partiti, dalle questioni tediose su partigianerie politiche interne alle segreterie, che non ci riguardano. Noi preferiamo concentrarci su questioni più importanti e che riguardano la città, come il disastro delle ex municipalizzate, l’emergenza rifiuti, la mobilità cittadina e tutte le problematiche che sono sotto gli occhi di tutti. I nostri interlocutori non sono le segreterie dei partiti ma i loro sostenitori ed i cittadini".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it, SiciliaInformazioni.com, LiveSicilia.it]

 

 

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31 gennaio 2012
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