A Palermo un nuovo Piano per la pubblicità
Finalmente il regolamento elaborato dalla giunta: città divisa in zone e lotti con bandi ad hoc
Otto colori, 81 lotti, 14 raggruppamenti, autorizzazioni per cinque anni, sei milioni di euro di introiti previsti, oltre 60 mila metri quadrati di superficie a disposizione per le affissioni: sono questi i numeri del nuovo Piano per la pubblicità elaborato dalla giunta comunale di Palermo guidata da Leoluca Orlando e presentato dal primo cittadino e dall'assessore alle Attività produttive Marco Di Marco. Un Piano, che fa coppia con un regolamento, che tenta di mettere ordine in un settore tanto remunerativo quanto caotico, come dimostrò la querelle con la Curia e la Soprintendenza per il poster sulla Cattedrale.
Un regolamento già esisteva, ma risaliva all'inizio degli anni Novanta e non ha messo il Comune al riparo da contenziosi e processi decennali. Ecco perché Orlando ha deciso di mettere un punto alla questione e ricominciare da capo, ripescando e modificando un Piano che giaceva da anni a Sala delle Lapidi ma che è sempre rimasto vittima dei veti incrociati. "Siamo di fronte - spiegano Orlando e Di Marco - ad un nuovo straordinario contribuito per mettere sicurezza e ordine in un settore importante della vita della città. E lo facciamo attraverso due strumenti: il piano e il regolamento sulla pubblicità che, tra l'altro, permetteranno di dare avvio alla dismissione sistematica degli impianti abusivi, sviluppando la promozione economica e commerciale della città attraverso una pubblicità regolare e quindi non caotica".
Palazzo delle Aquile prevede di suddividere la città in otto zone, per caratteristiche urbane e vocazione commerciali, e in 81 lotti che verranno messi a gara con 14 bandi: ogni privato potrà partecipare a due o tre bandi al massimo. La ripartizione della superficie degli impianti prevede 12.639 metri quadrati di impianti a gestione diretta dell'amministrazione comunale per le pubbliche affissioni, 34.335 per gli impianti a gestione delle ditte pubblicitarie, 7.353 per impianti di arredo urbano e 6.000 per gli impianti presso le fermate degli autobus e tram urbani. L'amministrazione comunale ha anche deciso di istituire l'ufficio piano generale degli impianti che sarà composto da 25 unità con profilo amministrativo, tecnico e informatico.
Intanto varrà un periodo transitorio fino al 2015, durante il quale il Consiglio comunale dovrà approvare i provvedimenti e il Comune espletare le gare. Dal 2016 ogni titolare di autorizzazione dovrà "vigilare" sul proprio territorio per evitare abusi di cui risponderebbe in prima persona. Non sarà possibile sub-appaltare e le affissioni per l'arredo urbano saranno oggetto di un bando ad hoc. Il regolamento prevederà anche affissioni sui cantieri e sui monumenti, per finanziare in questo ultimo caso il restauro come nel caso della Cattedrale. [Fonte: Italpress - Corriere del Mezzogiorno]
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