A Ragusa ha trovato le sue ''radici'' e la città barocca l'ha voluta come sua cittadina: parliamo dell'attrice Susan Sarandon
Suo nonno materno, Giuseppe Criscione, è nato a Ragusa nel 1901 ed emigrato in America nel 1916, e lei dopo un secolo è andata per la prima volta nel capoluogo ibleo alla ricerca delle sue ''radici''. Stiamo parlando di Susan Sarandon, una delle più brave ed impegnate attrici hollywoodiane, in questi giorni a Ragusa dove ha ricevuto la cittadinanza onoraria e il Premio ''Ragusani nel Mondo'' dal sindaco, Nello Dipasquale, alla presenza del presidente della Provincia Franco Antoci e del critico d'arte Vittorio Sgarbi.
È stata la stessa attrice, che ha 60 anni, a svelare i retroscena di questo incontro con la città da cui nel 1916 partì il nonno materno per cercare fortuna negli States. Fin da bambina Susan ha saputo dalla madre, Leonora Criscione, nata negli Usa, di avere un nonno siciliano, partito da Ibla, quartiere barocco di Ragusa.
Le origini ragusane furono svelate dalla stessa Sarandon nel maggio del 2003, quando l'attrice ricevette da Pippo Baudo il Telegatto. Particolare che non sfuggì a Giovanni Criscione, poi scopertosi cugino dell'attrice, premio Oscar nel 1995 per il film ''Dead man walking'', il quale andò negli States a verificare.
''Un giorno la Colf - ha raccontato divertita e compiaciuta la protagonista di Thelma & Louise - mi diede un biglietto, firmato Giovanni Criscione, il 'cugino italiano', con un recapito. In quel momento capii tutto, gli telefonai, ci siamo incontrati, e insieme abbiamo ricostruito le vicende della famiglia trovando ogni conferma del rapporto di parentela''. ''Di recente - ha detto ancora la Sarandon - ho accettato volentieri l'invito a venire a Ragusa per conoscere personalmente i luoghi in cui è cresciuto mio nonno e, per l'occasione, mi ha fatto piacere ricevere il premio 'Ragusani nel mondo' e soprattutto diventare cittadina di un posto incantevole come Ragusa''.
Durante la premiazione, l'attrice rispondendo a una domanda di Vittorio Sgarbi sulla straordinaria intepretazione nel film ''Dead man walking'', si è soffermata a parlare dei valori del rispetto della persona umana, della sacralità della vita e della libertà: ''Sono contraria alla pena di morte e l'intensità della storia raccontata in quel film, credo sia servita a dare un esempio, come sempre nel cinema dovrebbe essere, di impegno per la giustizia, la pace, i diritti umani''.
Prima di congedarsi dalla platea che si trovava in piazza San Giovanni, per assistere alla consegna del premio, Susan Sarandon ha annunciato di volere tornare ancora a Ragusa, dove già ha deciso di ristrutturare l'abitazione del nonno in via G. B. Odierna, per mantenere i legami con la terra dei suoi avi. Come testimonia un suo pensiero, vergato a mano nell'albo d'oro delle presenze illustri della Provincia: ''Sono molto felice di essere qui oggi con mia madre nella città dei miei antenati. Sono molto commossa della generosità della gente e tornerò qui con tutta la mia famiglia. Porterò una parte di Ragusa con me, nel mio cuore, negli Stati Uniti''.