A rischio chiusura i festival cinematografici siciliani
I cronici ritardi nei pagamenti della Regione mettono in ginocchio il settore della promozione cinematografica
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Il Coordinamento dei Festival del Cinema in Sicilia, associazione di categoria che raggruppa 26 tra i maggiori eventi cinematografici dell'Isola (LEGGI), esprime forte preoccupazione per il futuro delle manifestazioni che si svolgono in Sicilia.
La Regione, infatti, non ha ancora liquidato i contributi ad essi spettanti per il 2021, quando già quasi tutti i festival hanno terminato le edizioni dell'anno in corso, ricorrendo a esosi finanziamenti bancari o a crediti verso fornitori privati, sistema questo che ha generato un buco nelle casse degli enti organizzatori (per lo più associazioni senza scopo di lucro) di 450 mila euro.
Da quando si è attivata in Sicilia la Legge Cinema che prevede, tra l'altro, co-finanziamenti per il settore della promozione (festival e rassegne cinematografiche), questo è il ritardo più grave, al quale si unisce anche la tardiva pubblicazione del Bando 2022, avvenuta solo il 5 agosto scorso.
Il Dipartimento del Turismo Sport e Spettacolo che, attraverso il Servizio 9 - Sicilia Film Commission, gestisce i fondi economici per il Cinema, continua a comunicare agli interessati che la "Regione Siciliana non ha ancora definito il riaccertamento dei residui per cui non è possibile procedere ai pagamenti" e i Dirigenti, impotenti di fronte a questa situazione, non azzardano alcuna tempistica.
FCS da anni si impegna a garantire alla Regione una programmazione congiunta degli eventi al fine di coprire un arco temporale di dodici mesi, ma il ritardo nell'erogazione dei contributi sta rendendo sempre più difficile tale azione di coordinamento.
I tecnicismi burocratici che stanno immobilizzando i fondi, rappresentano una minaccia per la cultura, per la promozione del Cinema, ma soprattutto per centinaia di lavoratori del settore e per le loro famiglie che anche su quelle risorse fanno affidamento.