A Salemi 43 archeologi provenienti da Stati Uniti, Germania, Canada, Svezia e Spagna
Continueranno il lavoro di studio e catalagozione dei reperti rinvenuti sul Monte Polizzo
Sono arrivati a Salemi (TP) nei giorni scorsi 43 archeologi provenienti da Stati Uniti, Germania, Canada, Svezia e Spagna nell'ambito di una campagna di scavi e studi condotta dalla Stanford University della California e dal Dipartment of Archaeology della Goteborg University sotto il coordinamento della Soprintendenza ai Beni Archeologi di Trapani. Gli studiosi sono ospitati dal Comune di Salemi presso i locali di contrada Sant'Antonicchio trasformati dal comune in laboratorio e foresteria.
''Gli studiosi stranieri - ha spiegato l'assessore ai Beni Culturali ed Archeologici Salvatore Grillo - sono qui per proseguire un lavoro di studio e catalogazione dei reperti rinvenuti nel corso delle campagne di scavi effettuate sul sito elimo di Monte Polizzo. In particolare completeranno il registro di inventario, l'analisi e la documentazione delle varie classi di materiale, la documentazione grafica del materiale e la ricostruzione delle strutture in laboratorio. Questo progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione della Soprintendenza di Trapani, ed in particolare del responsabile della sezione Archeologica, la dottoressa Rossella Giglio''.
Tra gli archeologi attualmente presenti a Salemi ci sono il professor Ian Morris, direttore della Stanford University (Usa), Emma Blake, responsabile per l'analisi dei materiali della Tuft Univesity (Usa), Tara Hnatink della Southampton University (Inghilterra), Trinity Jackman della Columbia University (Usa), Kostis Kourelis della Clemson University (Usa), Martin Perron della Montreal University (Canada), Hans Peter Stika della Universitat Hohenheims (Germania), Jannette Cooper della Buffalo University, Meri Ferrer Martin della Universidad Pompeu Fabra di Barcellona (Spagna)
Lo scorso 12 luglio sono intanto cominciati i lavori di una campagna di scavi sul sito archeologico di Monte Polizzo, ed in particolare nella zona di Portella Sant'Anna, interrotti un anno fa. Lo scavo, coordinato dal professore Sebastiano Tusa, è finanziato con i fondi di Agenda 2000 e riguarda la continuazione delle ricerche sul sito elimo di Monte Polizzo dove è attiva una missione archeologica composta da diverse università europee ed americane. Lo scavo si concentra nella zona di Portella Sant'Anna dove dovrebbero esserci le tracce del limite di una città elima tra il VII e il V secolo, poi abbandonata perché la popolazione si concentrò a Segesta. Gli scavi si concluderanno ad ottobre.