A Salemi le celebrazioni garibaldine nel Bicentenario della nascita di Garibaldi
Ricorre quest'anno il Bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi. Il Comune di Salemi, che già dal 2006 fa parte dell'Associazione nazionale Città garibaldine, ha promosso per oggi, lunedì 14 maggio una serie di iniziative.
Stamane al cimitero comunale si è svolta la cerimonia di commemorazione dei caduti. Da qui è poi partito un corteo che ha sfilato lungo le vie del centro storico.
Lungo la sfilata è stata posta una corona di alloro innanzi la stele commemorativa dei garibaldini in Piazza Alicia dopo di che si è svolto il concerto della Fanfara dei Bersaglieri dell'Esercito Italiano.
Nel pomeriggio all'auditorium dell'ex Chiesa di San Giovanni, con il Patrocinio del Rotary Club di Salemi, sarà presentata la ristampa del libro dal titolo ''Una pagina alla Storia dei Mille o la Dittatura in Salemi'' di Giuseppe Marino Oliveri, con una introduzione del professore Giuseppe Camporeale. Poi l'inaugurazione della mostra ''Garibaldi e i Picciotti a Salemi'' nella Biblioteca Comunale. La mostra è stata allestita con una parte del materiale custodito all'interno del Museo dei Cimeli del Risorgimento, ospitato nell'ex Collegio dei Gesuiti. Il Museo conserva fonti documentarie tratte dall'Archivio Storico Comunale, ma anche quadri, fotografie, armi d'epoca. Conserva documentazione a partire dal 1848 e fino al 1910. Tra gli atti più significativi quelli relativi alla formazione di un comitato provvisorio (presidente Onofrio Favara) che si costituì a Salemi il 26 gennaio 1848, sorto dopo l'insurrezione e la temporanea cacciata dei Borboni dalla Sicilia; alcune lettere del Presidente del Comitato generale di Palermo Ruggero Settimo attraverso le quali loda l'operato dei salemitani dando loro le prime direttive per il ritorno alla normalità; altre lettere e circolari che attestano a partire dal 1849 la repressione borbonica; il decreto di assunzione della dittatura garibaldina (minuta dall'originale) del 14 maggio 1860; la Deliberazione del Decurionato di Salemi del 14 maggio 1860 nella quale si dichiara decaduto il dispotismo borbonico e si aderisce alla causa nazionale e si offre la Dittatura in nome di Vittorio Emanuele II a Giuseppe Garibaldi; decreti di nomina a vari patrioti salemitani fra cui il dott. Ignazio Lampiasi, medico chirurgo reggimentale dell'arma dei Bersaglieri (1860-1862); lettera di Cesare Abba del 27 aprile 1910 al Sindaco di Salemi con la quale annuncia la sua venuta in città. E ancora gli elenchi dei volontari salemitani, sciabole, trizzalore, giberne e fucile d'epoca.
Il sindaco Biagio Mastrantoni ha così commentato: ''Nel 2005 abbiamo ripreso le celebrazioni garibaldine. Ancor più quest'anno che ricorre il Bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi la città rivive con il ricordo e le iniziative di rievocazione un importante evento della Storia che ha portato all'unificazione del Paese. Le manifestazioni garibaldine costituiscono un tratto importante della nostra identità. A Salemi venne proclamata la Dittatura di Sicilia, ma fu anche la prima capitale dell'Italia liberata ed unita. Qui i Mille si fermarono la notte prima che si consumasse la celebre battaglia di Pianto Romano contro le truppe borboniche. Celebrare le battaglie dei garibaldini oggi significa ribadire il valore dell'Unità nazionale''.
Comune di Salemi
Ufficio per la Comunicazione
Telefono e Fax 0924 - 99 1 306
E-mail: comunedisalemi@email.it