A Sambuca di Sicilia è stata inaugurata la Pinacoteca Gianbecchina
Nell'ex Monastero di Santa Caterina una galleria dedicata al Maestro che diede voce alle lotte del mondo contadino
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A Sambuca di Sicilia (AG) - che nel 2016 ha vinto il titolo di Borgo dei Borghi -, nella sede dell'ex Monastero di Santa Caterina (corso Umberto I, n. 119), è stata inaugurata la Pinacoteca dedicata al Maestro Gianbecchina. La nuova galleria d'arte, composta da 11 sale distribuite su tre elevazioni, ospita 190 opere realizzate tra il 1924 e il 1996, che il pittore sambucese aveva donato, il 2 agosto 1997, giorno del suo ottantesimo compleanno, al paese che gli ha dato i natali.
La Pinacoteca, voluta dall'amministrazione comunale, dopo i lavori di restauro, si presenta al visitatore come uno spazio moderno e accogliente, compresa una sala multimediale (arricchita dalle note musicali di Floriana Franchina), una galleria nata per far conoscere a un pubblico sempre più numeroso, colto, ed esigente la storia artistica, ma anche umana, di uno dei pittori del Novecento che ha meglio raccontato, con sentimento puro e occhi attenti, la bellezza della sua terra.
Visitare la Pinacoteca, tra oli, acquerelli, china, studi, bozzetti, incisioni e serigrafie è come fare un viaggio nel tempo. Il percorso, scandito da un rigoroso ordine cronologico, restituisce un profilo di Gianbecchina in tutta la sua interezza pittorica e creativa: dai primi lavori giovanili quando frequentava un gruppo di artisti tra i quali Guttuso, Consagra e Accardi al soggiorno Milanese con il gruppo di "Corrente", dai paesaggi pieni di luce e colori al Realismo Lirico e Sociale, dall'Astrattismo materico alla passione amorosa tangibile nelle opere dedicate agli Amanti, al canto di dolore causato dal drammatico terremoto che colpì la valle del Belìce nel 1968.
E poi i volti, gli sguardi fieri, di terra e di mare, come le contadine e i contadini del Ciclo del Pane o i pescatori della Mattanza. E per finire il ritorno alla natura con i dipinti che si possono ammirare nella sezione dedicata al Grande Paesaggio.
Gianbecchina, pur avendo esposto nelle più grandi città del mondo, ha voluto che il suo patrimonio artistico si conservasse a Sambuca, segno del forte legame che univa l'uomo al suo paese, queste le parole dell'artista in occasione della donazione avvenuta nel 1997: "Ho voluto donare alcune delle mie opere al mio paese natìo perché mi sento profondamente legato da un dolce sentimento di affetto a tutta la comunità sambucese, a tutti i miei concittadini che mi hanno seguito nella vita e nell'arte, e mi hanno sempre manifestato stima e ammirazione. Io vivo in serena sintonia spirituale con ogni uomo, che considero fratello, e auspico per tutti la felicità vera che deriva dall'onesto lavoro e la pace che nasce dalla giustizia".
L'Istituzione Gianbecchina, nata a Sambuca nel 1997, fino ad ora era stata ospitata all'interno della chiesa di San Calogero, in mostra solo una quarantina delle opere del pittore, le rimanenti 150 - a causa degli spazi ristretti del luogo - sono state custodite dall'Archivio Gianbecchina.
Con l'inaugurazione della Pinacoteca si consolida il rapporto di amore e fiducia tra l'artista e Sambuca.
La Pinacoteca Gianbecchina è visitabile dal martedì alla domenica, gli orari: 9:00/13:00 - 15:30/19:30. (Costo del biglietto 3 euro).
L'Istituzione Gianbecchina ha anche un'altra sede a Gangi. La città madonita Borgo dei Borghi 2014, ha ricevuto nel 2001 una donazione da parte dell'artista, le opere sono esposte a palazzo Sgadari.