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A SICILIAN WALK

A spasso nell'entroterra siciliano, tra paesaggi naturali e suggestioni d'arte contemporanea

01 luglio 2015

S’intitola "A Sicilian Walk", come l’opera di Richard Long al Museo Riso di Palermo, ed è un progetto di mostra diffusa che, dal 3 luglio e fino al 19 settembre, coinvolgerà in Sicilia, in un’inedita sinergia, cinque fra istituzioni pubbliche e fondazioni private impegnate nella promozione dell’arte contemporanea.
Le cinque sedi di Palermo (inaugurazione 3 luglio, ore 19), Gibellina (9 luglio, ore 19), Castel di Tusa (17 Luglio, ore 19) e Agrigento (Parco Archeologico della Valle dei Templi, ore 17.30 e Fabbriche Chiaramontante, ore 19) ospiteranno opere di: Richard Long, Giuseppe Adamo, Filippo Leonardi, Alessandro Librio, Sebastiano Mortellaro, Nuovo Cinema Casalingo, Giacomo Rizzo e Sergio Zavattieri.

"A Sicilian Walk", a cura di Giusi Diana, è un progetto di Riso, Museo Regionale d’arte moderna e contemporanea ed è realizzato in collaborazione con: Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, Agrigento; Fam Fabbriche Chiaramontane, Agrigento; Fondazione Orestiadi, Museo delle Trame Mediterranee, Gibellina-Trapani e Fondazione Fiumara D’Arte, Castel di Tusa - Messina. In mostra installazioni sonore, video-installazioni, sculture, fotografie e dipinti che restituiscono la vivacità della ricerca degli artisti siciliani. Ogni esposizione sarà inaugurata in sequenza, dal 3 al 24 luglio. Si comincia con il Riso di Palermo.


Richard Long, "A Sicilia Walk". Archivio Fotografico Riso (ph. Sgroi)

"L’obiettivo - spiega la curatrice Diana - sarà quello di promuovere la conoscenza delle peculiarità del territorio siciliano, attraverso un focus su alcuni luoghi d’eccellenza legati all’arte contemporanea, valorizzandone le collezioni e favorendo il prestito e la circolazione delle opere d’arte. Ma anche di sostenere e diffondere il lavoro di ricerca dei giovani artisti siciliani, in particolare di quelli inseriti nell’Archivio S.A.C.S. (Sportello per l’Arte Contemporanea della Sicilia) del Museo Riso incentivando la collaborazione tra pubblico e privato".
"A Sicilian Walk" trae ispirazione dall’omonima opera dell’artista inglese Richard Long (Bristol 1945), un textwork su carta del 1997 che fa parte della collezione permanente del Museo Riso.


Giuseppe Adamo, "Landing 06", 2014 - acrilico su tela, 35x30.

Dell’attraversamento a piedi del territorio siciliano, da Palermo ad Agrigento, compiuto dall’artista negli anni ‘90, rimane questa traccia esile: un’opera-testo, contemporanea epigrafe su carta, dedicata alla natura siciliana e al suo paesaggio antropico. Attraverso le parole di Long, riportate nell’epigrafe, viene rievocato il tragitto della sua "passeggiata siciliana": Piana degli Albanesi, Corleone, Prizzi, Bivona, Cianciana, il fiume Platani e per finire la Valle dei Templi, intravista alle prime luci dell’alba. E proprio ad Agrigento sarà esposta l’opera di Long che ha ispirato il progetto della curatrice.
In linea con il tema di Expo 2015, il progetto "A Sicilian Walk" prende le mosse dal rapporto tra la Sicilia e uno dei più importanti protagonisti della Land Art. "E’ un invito a mettersi in viaggio - aggiunge Diana - ad attraversare il suo territorio, nutrendosi di paesaggi unici e fermandosi a scoprire giovani talenti".


Filippo Leonardi, "Meglio un uovo oggi che una gallina domani", 2013 - scritta al neon.

Presentazione del progetto "A Sicilian Walk" di Giusi Diana - La prima ideale tappa di questo viaggio è proprio quella che seguendo l’opera di Long da Palermo porta ad Agrigento, attraverso l’inedita collaborazione di istituzioni culturali quali il Museo Riso e il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, (inaugurazione venerdì 24 luglio) sarà così possibile ammirare il textwork di Richard Long proprio nella Valle dei Templi evocata dall’opera. L’ex Scuola rurale, nuova sede espositiva da poco inaugurata all’interno del Parco, ospiterà infatti l’opera-testo "A Sicilian Walk", insieme ai dipinti di Giuseppe Adamo (Alcamo 1982), che affronta il tema del paesaggio attraverso una pittura che dello sguardo analitico conserva la peculiare messa a fuoco, risolta però in un’astrazione tonale che procede per velature.


Alessandro Librio, "Studio n. 1 Music for the Queen" - stampa al collodio umido.

La tappa agrigentina si fregia di una seconda prestigiosa sede, oltre quella del Parco Archeologico: Le Fam, Fabbriche Chiaramontane, (inaugurazione venerdì 24 luglio) una istituzione privata che si dedica con continuità e passione alla promozione dell’arte contemporanea, con una particolare attenzione per gli artisti siciliani.
Il rapporto tra uomo e natura, viene qui affrontato selezionando artisti di diverse generazioni che nel loro lavoro hanno fatto della relazione tra uomo e regno animale il centro della propria visione poetica. E’ questo il caso di Filippo Leonardi (Catania 1970), presente con il video "Perchè mangiamo gli animali" e l’opera-neon "Meglio un uovo oggi che una gallina domani", realizzata in occasione della residenza presso l’Antonello Colonna Vallefredda Resort a Labico (Lazio) e successivamente esposta presso l’american Academy di Roma. Altre opere a tema sono poi il video "Studio n.1 Music for the Queen" del sound artist Alessandro Librio (Erice 1982), in cui sarà uno sciame di api a "suonare" le corde di un pianoforte; e le opere dei giovanissimi video-makers catanesi del collettivo Nuovo Cinema Casalingo (Francesco Tagliavia, Acireale 1992, Angelo Licciardello, Catania 1990 e Giuseppe Leonardi, Catania 1993), con il poetico cortometraggio home made "La storia di Pica, ovvero come un cane viaggiò dentro il suo padrone".


Sergio Zavattieri, Vitis Vinifera, 2012 - installazione fotografica, stampa archival su carta acquarello con albume e vernice, 261,5x 175,8 cm.

Ritornando a Palermo, al Museo Riso un’installazione fotografica di grandi dimensioni "Vitis Vinifera" di Sergio Zavattieri (Palermo 1970) (inaugurazione venerdì 03 luglio) si collega al tema del paesaggio sottolineando la sua accezione di eco-sistema produttivo. L’opera installata all’interno delle vetrine del Riso che si affacciano su Corso Vittorio Emanuele, viene fruita direttamente dalla strada, caratterizzandosi di fatto come una singolare opera di arte pubblica. Proprio "Vitis Vinifera" proviene da un altro territorio siciliano di grande suggestione, quello trapanese, dove si trova il comune di Alcamo e il suo Museo del vino, delle cui collezioni l’opera fa parte.


Nuovo Cinema Casalingo, "La storia di Pica, ovvero come un cane viaggiò dentro il suo padrone", 2014 - video monocanale.

Restiamo in zona, a Gibellina, presso il Museo delle Trame Mediterranee della Fondazione Orestiadi (inaugurazione giovedì 9 luglio) dove si trova un’altra opera di Richard Long "Circe of Life" (1997-2008) di proprietà del Museo Riso, l’installazione sonora "La possibilità negata" di Sebastiano Mortellaro (Siracusa 1974), anch’essa facente parte delle collezioni del Museo regionale, interagirà con un contesto che gli è proprio per suggestioni e letture molteplici dell’area del Mediterraneo. L’opera è stata realizzata in seguito alla residenza "Others Resident" effettuata a Rabat in Marocco, in essa il cuscus diventa simbolo di una cultura in veloce divenire (efficacemente rappresentata dale paraboliche su cui l’antico cibo viene "servito"). Un’opera più recente "Niscemuos", installazione fotografica sonora, legge il paesaggio dal punto di vista delle sue criticità, connesse all’utilizzo della tecnologia del Muos a Niscemi, in provincia di Caltanissetta.


Sebastiano Mortellaro, "Niscemuos", 2014 - stampa su carta fotografica, 100 cm x 70 cm.

L’ideale viaggio nel territorio siciliano, prosegue poi ad est, e raggiunge un altro luogo-simbolo del rapporto tra natura, arte e paesaggio: la Fondazione Fiumara d’Arte (inaugurazione venerdì 17 luglio). Qui troverà collocazione una scultura di Giacomo Rizzo (Palermo 1977), che coglie perfettamente una delle caratteristiche del Parco d’Arte voluto da Antonio Presti: sottolineare la sacralità della Natura, attraverso le opere d’arte contemporanea che costellano il pesaggio. La scultura "Respiro" coglie l’impronta della montagna sacra ai palermitani: Monte Pellegrino, e la restituisce nella sua imponente ieraticità, sottolineata dal candore della resina.


Giacomo Rizzo, "Respiro", 2014 - gesso, 300 x 200 cm.

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01 luglio 2015
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