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A Termini Imerese ci saranno più occupati

Si è concluso il tavolo tecnico al ministero dello Sviluppo Economico sul futuro dello stabilimento Fiat siciliano

21 dicembre 2010

"Oggi sono stati presentati i sette progetti per Termini Imerese. Progetti che complessivamente hanno un numero di occupati superiore a quelli attualmente impiegati nell'area", ossia circa 2.200 (1.617 per il solo stabilimento Fiat, circa 300 per l'indotto diretto e altri 300 per l'indotto indiretto).
Ad affermarlo, al termine dell'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico con aziende e sindacati, è il ministro Paolo Romani che ribadisce la volontà del governo "di seguire passo passo questi progetti". "Ho l’impressione - ha aggiunto - che potremo fare di Termini Imerese un caso di scuola su come da uno stato di crisi creare un nuovo disegno industriale, con nuovi investimenti industriali".

Sostanzialmente per il ministro "siamo sulla buona strada" e da parte dei sindacati "ci sono state reazioni positive. Abbiamo la possibilità di fare di Termini Imerese un caso di scuola nella risoluzione delle crisi aziendali". "Tra 15 e il 20 gennaio poi - ha aggiunto il ministro - sarà firmato un accordo di programma con il ministero, la Regione Sicilia, gli enti locali e Invitalia. Poi - ha sottolineato Romani - ci incontreremo nuovamente con i sindacati e con le aziende".
All'incontro erano presenti, tra gli altri, l'amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, rappresentanti sindacali e del Lingotto.

Sette dunque le imprese che potrebbero investire su Termini Imerese e non soltanto del settore auto, ma anche dell'energia, della produzione cinematogafica e dell'agricoltura.
"Siamo moderatamente ottimisti per questo accordo che vedrà sette progetti andare a coprire un numero superiore rispetto agli attuali occupati. Ho molto apprezzato il lavoro fatto dal ministro Romani. Siamo sull'unica strada percorribile che, ci auguriamo, ci porterà ad una soluzione definitiva". Queste le parole del presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, al termine del tavolo sullo stabilimento Fiat di Termini Imerese.
Lombardo ha poi precisato che "entro la prima metà di gennaio firmeremo un accordo di programma che definisca in modo dettagliato le risorse ed i tempi dell'operazione". Il presidente ha pure sottolineato "l'importanza dell'impegno preso dal gruppo Fiat che ha dato garanzie sul passaggio dello stabilimento e delle attrezzature: la Fiat ha comunicato che lascerà lo stabilimento e l'accordo dettagliato dovrà prevedere tempi e unità lavorative impiegate". Insomma, secondo Lombardo, "una buona base per ripartire". "Sembra che queste prospettive – ha affermato Lombardo - possano assicurare più occupazione di quella che si perderebbe con l’uscita di scena di Fiat. Da parte nostra c’é l’impegno a garantire il credito e gli investimenti". "Ritengo – ha concluso il governatore – che si possa guardare con relativa positività all’avvenire di Termini Imerese".
Dal canto suo l'azienda Fiat si è detta su una posizione di "assoluta disponibilità nel mettere a disposizione le aree per le iniziative che subentreranno". Ad affermarlo il responsabile delle relazione del gruppo Fiat, Paolo Rebaudengo. "L’unica condizione - ha aggiunto - è che si dia priorità all’occupazione dei 1.617 che attualmente lavorano nello stabilimento".

Al vertice ha partecipato anche il sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato, che ha così commentato: "E' stato un incontro interlocutorio ma positivo. Abbiamo nuovi importanti elementi di conoscenza: sette manifestazioni d'interesse; un investimento produttivo complessivo di un miliardo di euro di cui 184.000 euro a carico del pubblico; 3.300 occupati". "Siamo fiduciosi - ha puntualizzato Burraffato - ma riteniamo che bisogna fare presto avendo particolare attenzione alle garanzie occupazionali ed ai fabbisogni allocativi di cui necessitano le cinque manifestazioni d'interesse che non riguardano il settore automotive. Ci troviamodi fronte ad uno scenario che tenta di modificare la situazione di crisi che stiamo vivendo, un rilancio produttivo che guarda al settore dell'auto ma va anche oltre".

Il senatore del Pd Giuseppe Lumia, commentando l’esito dell’incontro al ministero ha detto: "Nonostante la Fiat ed il governo abbiano assunto comportamenti irresponsabili e superficiali nei confronti dello stabilimento di Termini Imerese oggi è possibile giungere ad una soluzione positiva. Bisogna essere molto prudenti e valutare con attenzione le proposte in campo, per scongiurare il rischio che le nuove imprese siano attratte più dai soldi pubblici che da un reale interesse imprenditoriale. Se i loro progetti sono credibili allora il governo deve creare le condizioni perché tutte investano a Termini Imerese. Per fare questo è necessario però che l’esecutivo metta a disposizione più risorse, almeno pari a quelle stanziate dalla Regione Siciliana, per innovare l’area industriale e renderla ancora più appetibile sul versante delle infrastrutture e dell’innovazione tecnologica”.

[Informazioni tratte da Ansa, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno, www.giuseppelumia.it]

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21 dicembre 2010
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