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A Termini qualcosa si muove...

Due delegazione di manager hanno fatto visita allo stabilimento siciliano che la Fiat ha deciso di chiudere alla fine del 2011

07 aprile 2010

Questa mattina una delegazione di manager del gruppo che fa capo all'imprenditore Gian Mario Rossignolo ha visitato lo stabilimento della Fiat di Termini Imerese. Accompagnati da due dirigenti della Fiat, i manager hanno visionato i reparti di montaggio, lastratura e verniciatura, gli uffici amministrativi e la sala mensa della fabbrica, dove 1.500 lavoratori assemblano la Lancia Ypsilon.
Della delegazione avrebbe fatto parte uno dei figli dell'ex dirigente Fiat ed ex presidente di Telecom. La missione rientra nella procedura avviata da Invitalia, advisor del ministero dello Sviluppo, che sta valutando le proposte presentate da alcuni gruppi imprenditoriali interessanti a rilevare lo stabilimento siciliano, che la Fiat ha deciso di chiudere a fine 2011. Il 13 aprile è in programma una riunione al ministero per fare il punto, con Fiat, sindacati e amministratori locali, sulle proposte.

Il lavoro degli emissari di Invitalia è proseguito nel pomeriggio, con l'arrivo a Termini Imerese di dirigenti e manager della Faw, gruppo automobilistico cinese, tra i soggetti interessati alla fabbrica siciliana. Anche i cinesi hanno visitato gli impianti i capannoni e gli uffici.
Ieri la fabbrica della Fiat è stata visitata da rappresentanti del fondo Cape del finanziere Simone Cimino, che ha presentato un progetto per produrre a Termini Imerese auto elettriche (LEGGI).

"E' grave che il sindacato sia completamente escluso e tenuto all'oscuro delle trattative che il ministero dello Sviluppo ha avviato con gruppi che in queste ore visitano lo stabilimento della Fiat a Termini Imerese". Questa le parole usate dal segretario della Fiom di Termini Imerese, Roberto Mastrosimone, per commentare le tre visite in fabbrica delle delegazioni. "Questo metodo è inaccettabile - aggiunge Mastrosimone -. Il ministero e la Fiat hanno poco rispetto per i lavoratori e per la loro storia. Il 13 aprile, all'incontro al ministero, ci devono presentare i progetti in modo che il sindacato e i lavoratori possano esprimersi sui soggetti in campo".
Fim, Fiom e Uilm, dopodomani, riuniranno a Termini Imerese le Rsu della Fiat e delle aziende dell'indotto per fare il punto della situazione e per programmare eventuali azioni di lotta. Dal 14 aprile scatterà la cassa integrazione fino a giorno 30, con rientro in fabbrica il 3 maggio.
La Fiat starebbe valutando l'ipotesi di ridurre la produzione di Lancia Ypsilon nel 2010. A Termini Imerese ne vengono assemblate 80 mila all'anno. Questo sostiene Mastrosimone. Secondo il sindacato, il taglio potrebbe essere di oltre il 50%, con una produzione, a fine 2010, di 35 mila pezzi. Ciò, continua la Fiom, "comporterebbe l'utilizzo massiccio di cassa integrazione, sei mesi circa spalmati nell'anno".

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07 aprile 2010
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