A Torre Macauda arriva Domina, secondo gruppo alberghiero italiano
La trattativa per acquisire la gestione del complesso da 300 camere affacciato sul mare di Sciacca e confiscato per mafia potrebbe segnare lo sbarco di Domina in Sicilia.
Le condizioni sono ancora segrete, ma di certo c'è che in prima fila nell'affare c'è un siciliano, Vincenzo Presti, il numero due di Domina, nato 43 anni fa a Favara.
La sua storia ricorda da vicino quelle dei self made men a stelle e strisce.
Ragazzo determinato e irrequieto, a 18 anni, come tanti sono ancora costretti a fare, lascia il suo paese per la grande città, Catania. Studia Economia e commercio ma non laureandi.
Dopo aver letto un annuncio si iscrive a un corso di formazione professionale per operatore turistico: 600 ore di lezione, duemila lire di "stipendio" all'ora.
Inconsapevolmente inizia così la strada che vent'anni dopo lo porterà ai vertici internazionali dell'industria delle vacanze.
Dopo essere stato fuori dalla Sicilia e dall'Italia, continuando a studiare e a specializzarsi nell'ambito turistico, il grande salto lo compie al ritorno nell'estremo Sud diventando Direttore del Mazzarò Sea Palace a Taormina. Da qui comincia la scalata che lo porta, nel giro di pochi anni, nella realtà di Domina.
L'ex studente del corso di formazione professionale per operatore turistico oggi ha un biglietto da visita zeppo di titoli: amministratore delegato di Domina Vacanze Spa, presidente di Domina Hotels & Resorts, presidente di Domina Travel.
Nella sua Sicilia, ancora, non era riuscito a piantare la bandiera di Domina. Il primo business dovrebbe essere proprio Torre Macauda.