A Villarosa una manifestazione per ricordare a tutti che la diga Morello è un patrimonio da difendere
Una manifestazione per ricordare a tutti che la diga Morello è un patrimonio da difendere, è stata organizzata dall'associazione ''Noi Pescatori''. Oggi, infatti, a mezzogiorno si sono radunate davanti al palazzo comunale decine di persone che hanno richiesto chiarezza sulle attuali condizioni del bacino artificiale.
Il trofeo regionale di pesca ''Memorial Giuseppa Diano'', che si è svolto domenica scorsa presso la diga, ha lasciato spazio alle polemiche sull'attuale situazione dell’invaso che è tornato a svuotarsi dopo essersi riempito grazie alle piogge degli ultimi mesi. A parlare della brutta situazione è Patrizio Puzzangara, presidente dell'associazione, da sempre impegnata a difesa della diga, teatro di gare e manifestazioni sportive. ''Vorrei mettere in evidenza, più di risultati e classifiche sportive, il punto di degrado che ha raggiunto di nuovo la diga a causa dell'apertura delle paratie'' dice Puzzangara. Il livello dell'invaso si abbassa di circa venti centimetri al giorno, e continuerà a scendere fino a raggiungere il livello di sicurezza stabilito, di 3 metri e 76 centimetri, che comporterebbe la morte di numerosi pesci e l'affioramento di terreno fangoso, elementi che favorirebbero l'arrivo di insetti nocivi alla salute del lago.
L'unico bacino idoneo alla pesca sportiva, dunque, è nuovamente a rischio, così come il trofeo nazionale di pesca ''Sarfix'' in programma domenica prossima. Lo spazio disponibile per la pesca si riduce sempre più, e questo potrebbe ripercuotersi sulla già fragile economia del paese. Sono molte, infatti, le attività commerciali che sfruttano la presenza dei pescatori: dalla ristorazione alla vendita di materiale sportivo. Ecco perché l'associazione ''Noi Pescatori'' è scesa in piazza: oltre a molti pescatori della provincia, hanno partecipato alla manifestazione anche i Rangers del nucleo di Villarosa, commercianti e semplici cittadini che sono stati pronti a farsi sentire su quello che è un problema da non sottovalutare. Dopo aver allertato tutti gli enti competenti, senza aver ottenuto risposte chiare, i soci della ''Noi Pescatori'' sono stati costretti a protestare pubblicamente: ''vogliamo solo risposte sulla vicenda - dice Puzzangara -. Abbiamo comunicato la situazione alla regione, al ministero dell'ambiente ed al registro italiano dighe, ma dopo l'iniziale clamore, tutto è tornato come prima. Continueremo a protestare fino a quando non otterremo una risposta soddisfacente sul perché stanno facendo morire lentamente la diga Morello''. [SB]
Fonte: ViviEnna.it
[Foto di Patrizio Puzzangara]