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A volte il cuore della gente...

160 migranti salvati dai bagnanti, in spiaggia a Ferragosto

17 agosto 2013

Nella giornata di Ferragosto, un gruppo di bagnanti sulla spiaggia di Morghella, a Pachino (SR), ha aiutato la Guardia costiera a trarre in salvo circa 160 migranti, tra i quali diverse donne in stato interessante e una cinquantina di bambini, la maggior parte dei quali al di sotto dei tre anni di età.
La segnalazione è stata effettuata, tramite il numero 1530 per le emergenze in mare, da un bagnante che ha avvisato la Guardia costiera della presenza di un barcone a pochi metri dalla riva. Sul posto sono state inviate due motovedette e due gommoni, oltre che una pattuglia da terra. Non appena l'imbarcazione si è arenata, alcuni migranti hanno provato a raggiungere la riva a nuoto, ma la maggior parte è stata tratta in salvo dagli uomini della Guardia costiera e dai bagnanti presenti sul posto che hanno formato una catena umana. I bambini sono stati portati a terra dai gommoni della capitaneria, che si sono affiancati al barcone per evitare che si capovolgesse a causa del vento e della risacca.

Il giorno di Ferragosto è stato giorno di sbarchi anche a Trapani e a Reggio Calabria. A Trapani sono sbarcati un centinaio di persone tra cui tre bambini in tenerissima età, undici donne di cui due in stato interessante e 86 uomini originari di Nigeria, Ghana, Pakistan, Afghanistan.
I migranti sono stati alloggiati le donne e i bambini nel Cara di Salinagrande, gli uomini nella palestra di una scuola elementare nei pressi del Porto peschereccio. Sono in buone condizioni di salute seppure il loro è stato un viaggio lunghissimo, che ha avuto il suo epilogo a 90 miglia a sud di Lampedusa. I cento migranti erano a bordo di un gommone alla deriva quando sono stati avvistati da una petroliera la "Patroclos" battente bandiera Maltese, in navigazione verso la Francia. Allertato il Comando generale delle Capitanerie di Roma, è stato chiesto di prendere a bordo i migranti e proseguire la rotta verso Trapani.

E dicevamo di sbarchi anche a Reggio Calabria, dove giovedì è arrivato un veliero di 20 metri con a bordo 160 immigrati siriani e afgani. Durante le operazioni di soccorso è improvvisamente morto per infarto il comandante dei vigili urbani di Reggio Calabria, Cosimo Fazio. In servizio presso la scuola allievi carabinieri con il grado di Tenente Colonnello, Fazio aveva avuto da 10 giorni l'incarico di dirigere la polizia municipale di Reggio Calabria. Durante le operazioni di sbarco degli immigrati il comandante ha avvertito un malore e si è accasciato a terra. E' stato immediatamente soccorso sia dal personale del servizio 118 presente sul posto e sia da altre persone ma è deceduto poco dopo.

Intanto, dopo quanto successo a Pachino, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha voluto diffondere una nota: "Le immagini trasmesse dalla Tv delle decine di bagnanti, sulla spiaggia di Morghella-Pachino, che si sono spinti generosamente in mare per aiutare profughi provenienti dalla Siria, in gran parte bambini, a raggiungere la riva mettendosi in salvo, sono di quelle che fanno onore all'Italia".
Scene che rendono onore al nostro Paese, prosegue Napolitano nella dichiarazione diffusa dal Quirinale, "perché mostrano come, di fronte alla tragedia, quotidianamente vissuta a Lampedusa e altrove, di quanti cercano asilo fuggendo da guerre e persecuzioni, prevalga negli italiani un senso di umanità e solidarietà più forte di ogni pregiudizio e paura".

Nella stessa serata però è arrivato un post su Facebook di Matteo Salvini, vicesegretario della Lega, pesantemente critico verso il Capo dello Stato: "Napolitano dice che 'la catena umana per i migranti nel mare di Siracusa fa onore all'Italia'. Che palle! Ora li manterrà il signor Napolitano?". "A quando, caro ex comunista - aggiunge - una catena umana per aiutare i 4 milioni di disoccupati italiani?"
Di parere opposto invece il giudizio di Stefania Prestigiacomo, parlamentare del Pdl: "Bene ha fatto il Presidente Napolitano a sottolineare il ruolo della popolazione di Siracusa, il grande spirito civico e la generosità'. Questa è l'Italia di cui andiamo fieri e che vogliamo portare come bandiera nel mondo".

Alla fine, comunque, poco importa quanto e cosa abbiano detto i politici o il Capo dello Stato. Ciò che è più importante è sapere che, a volte, il cuore della gente è grandissimo, capace di eccellenti azioni, adatti a diventare esempi di amore, generosità e fratellanza.

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17 agosto 2013
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