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Abusivismo Usa

Il Consolato generale Usa: "I lavori a Niscemi proseguno ma l'installazione delle parabole avverà solo quando saranno resi noti i risultati dello studio sui pericoli per la salute dei cittadini"

11 aprile 2013

Alla fine è il ministero della Difesa a chiarire la vicenda Muos a Niscemi. "Pur proseguendo i lavori di predisposizione, l'installazione delle parabole potrà iniziare soltanto quando saranno resi noti i risultati dello studio indipendente commissionato all'Istituto Superiore di Sanità" afferma una nota da Palazzo Baracchini, nel quale si sottolinea di aver preso atto "di quanto comunicato dal Consolato generale degli Stati Uniti d'America di Napoli in merito alle vicende legate al Muos di Niscemi".
Insomma, gli operai potranno continuare a  lavorare all'interno del cantiere di contrada Ulmo senza nascondersi, ma soprattutto senza subire i blocchi dei cittadini della zona preoccupati per la salute pubblica.
"Il Governo degli Stati Uniti è impegnato ad assicurare la salvaguardia della salute e la sicurezza di tutte le proprie installazioni sul territorio Italiano - scrive il consolato degli Usa a Napoli in una nota pubblicata sul suo sito web - Dal 2005, la Marina statunitense opera per garantire che la stazione di terra del Muos sia conforme a tutte le disposizioni applicabili in materia di salute e sicurezza, inclusi gli studi di sicurezza del sistema e sulle eventuali implicazioni per la salute. Tali studi hanno dato esiti coerenti".

Ma la resistenza dei No Muos continua e stamane, in contrada Ulmo, le "Mamme No Muos" hanno intensificato i presidi per impedire il passaggio di operai e militari americani.
La battaglia contro il Muos di Niscemi domenica approderà anche in Vaticano. Un grande lenzuolo bianco, con la scritta "Anche noi veniamo dalla fine del mondo" verrà esposto davanti alla basilica di San Pietro, a Roma, durante l'Angelus di Papa Francesco. Lo reggeranno, insieme con il gonfalone di Niscemi, il sindaco, Francesco La Rosa, i componenti della sua giunta e i consiglieri comunali, per protestare contro la ripresa dei lavori di costruzione del Muos. "Al Santo Padre - ha detto il sindaco - chiediamo sin da ora solidarietà e preghiere in aiuto della nostra gente, che rischia la vita se il mostro tecnologico entrerà in funzione. L'indomani saremo a protestare davanti a palazzo Chigi per sensibilizzare il governo nazionale a prendere posizione sull'emergenza Muos e sulle altre 46 antenne già esistenti, che per Niscemi è un'emergenza sanitaria, sociale, economica ed ora anche politico-istituzionale".

Ieri il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, rispondendo ai cronisti sulle nuove proteste degli attivisti e dei 'no Muos', ha detto: "Ho compiuto tutti gli atti in mio potere, per ultimo la revoca. Se è vero che i lavori per il Muos stanno andando avanti, l'amministrazione comunale di Niscemi ha tutti gli strumenti in mano per bloccarli". "I no Muos mi vogliono a Niscemi? - ha aggiunto Crocetta - Tutti vogliono me: i precari, i lavoratori della Gesip e quelli della formazione. Se loro vogliono perdere tempo per fare muretti, lo facciano. Sicuramente le parabole non saranno installate fino a quando non avremo i risultati delle analisi sulla salute pubblica e sull'ambiente, come da accordi con il governo nazionale".

Intanto, determinati a far rispettare il diritto alla salute e alla pace, i no Muos continueranno con i loro corpi ad opporsi al passaggio dei mezzi, dei materiali e degli uomini, operai e tecnici, diretti al cantiere abusivo per la costruzione del Muos all’interno della base della marina statunitense.
Gli attivisti dei comitati di Niscemi e dei comuni vicini difendono la salute, la pace, la sovranità popolare e nazionale, la dignità del paese calpestata persino da chi la dovrebbe difendere nelle istituzioni.

[Informazioni tratte ANSA, Lasiciliaweb.it, www.nomuos.info]

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11 aprile 2013
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